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Ideal. La combinazione di parole e immagini produce meraviglia. La comunicazione come ‘mind-game’
(Torino. Dal nostro inviato Mario Garaffa). Senza meraviglia non c’è ricordo. Ecco perché la comunicazione deve, innanzitutto, riuscire a generare sorpresa, stupore e curiosità nel pubblico. Il tema è stato affrontato nel corso della ‘tre giorni’ (28, 29, 30 settembre) organizzata dall’agenzia Ideal Comunicazione nella sua sede di Torino, per presentare la nuova divisione interna di produzione e il nuovo spazio polifunzionale denominato ‘Sala Giochi’ (leggi news).
Per andare dritto al cuore delle persone, ha spiegato Francesca Valente, copywriter Ideal, la comunicazione deve saper fa leva su contaminazioni e saperi cross-disciplinari, elaborando un approccio ‘ludico’ e curioso nei confronti dell’alterità, capace di sorprendere e meravigliare. Approccio cognitivo ludico o ‘mind-game’, fondato sul divertimento e sulla messa in condivisione delle conoscenze che, non a caso, contraddistingue proprio la nuova ‘Sala Giochi’ di Ideal.
Ne è convinto anche lo scrittore Gianluigi Ricuperati, autore di opere come ‘La produzione di meraviglia’ (Mondadori, 2013) e ‘Il mio impero è nell'aria’ (Minimum Fax, 2011), il quale ha evidenziato il potere creativo della comunicazione, capace di costruire mondi ed evocare scenari. Perché non c’è nulla che produca meraviglia come la giusta combinazione di parole e immagini.
Come esempio di un approccio ludico nei confronti dell’altro e della vita applicati al marketing, Ricuperati ha citato, in particolare, il caso Nike ‘Open the box’, un esperimento creativo in cui il brand ha coinvolto dei giovani studenti inviando loro delle scarpe, e chiedendo in cambio che rimandassero indietro le scatole, dopo averle trasformate in piccole installazioni (‘micromusei’ li ha definiti Ricuperati) rappresentative delle loro vite. Il progetto, concluso da poco, sarà comunicato dal brand tramite i canali digitali nei prossimi mesi.
A evidenziare la capacità delle immagini di sorprendere, emozionare e informare sono stati anche Andrea Frediani, art director Ideal Comunicazione, e Irene Opezzo, photo editor La Stampa. Quest’ultima ha evidenziato, in particolare, l’ultima tendenza di realizzare fotografie attraverso i droni, per offrire punti di vista nuovi e alternativi a scene e momenti della vita quotidiana. A sperimentare questa particolare modalità fotografica è, per esempio, il collettivo di professionisti internazionali ‘RiverBoom’.