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Ideal. Partire dall'analisi dei dati per raccontare i brand

Giorgia Tosato, Managing director di Ideal Comunicazione, e Luca Morena, Co-Founder & Ceo di iCoolhunt/Nextatlas, hanno parlato nella seconda giornata di incontri nella 'Sala Giochi' di quanto sia utile disporre di strumenti in grado non solo di immagazzinare dati, ma anche di fornire delle evidenze in merito alle tendenze che questi dati comunicano. Tra questi Nextatlas, che permette di effettuare un monitoraggio automatico dei trend in modo capillare.

(Torino. Dalla nostra inviata Serena Piazzi). Nella seconda giornata di incontri presso la 'Sala Giochi' inaugurata da Ideal Comunicazione a Torino, si è parlato anche di trend e di big data, grazie all'intervento che ha visto protagonisti Giorgia Tosato, Managing director di Ideal Comunicazione, e Luca Morena, Co-Founder & Ceo di iCoolhunt/Nextatlas.

"Grazie agli strumenti disponibili oggi abbiamo la possibilità di raccogliere un'enorme quantità di dati che, se analizzati correttamente, ci consente di costruire strategie creative molto più efficaci attorno ai brand", ha esordito Tosato che, ricordiamo, è anche alla guida della unit di Ideal Comunicazione che pone particolare attenzione alla messa a punto di progetti che abbiano nella strategia il loro fulcro.

Tuttavia gestire e intepretare correttamente queste informazioni non è per nulla semplice. Per questo motivo sono nati degli strumenti in grado non solo di immagazzinare dati, ma anche di fornire delle evidenze in merito alle tendenze che questi dati comunicano. 

Prestare attenzione ai trend è infatti fondamentale per una marca, che deve identificare le modalità più adatte in cui comunicare, cavalcando le abitudini e le preferenze che caratterizzano la propria audience di riferimento. 

"Sottovalutare questo aspetto può avere delle conseguenze molto negative - ha detto Morena - : pensiamo ad esempio a Levi's, che qualche anno fa ha visto crollare a picco le proprie vendite, perdendo ben un miliardo di dollari in un anno, solo per non aver considerato il fenomeno nascente dell'hip hop che portava con sé l'abitudine di indossare i caratteristici jeans larghi a vita bassa".

Se anche ingaggiare coolhunter che vadano a caccia di tendenze in giro per il mondo non basta, si può ricorrere alle macchine. Nextatlas è uno strumento utile proprio a effettuare un monitoraggio automatico dei trend in modo capillare.

"A permettere la nascita di tool di questo tipo sono state tre condizioni fondamentali - ha detto Morena - : la rete, la diffusione degli smartphone connessi a Internet e l'abitudine sempre più diffusa di condividere immagini e contenuti in generale. Naturalmente bisogna sottolineare che le macchine, per quanto efficienti, non possono arrivare a dare un'interpretazione corretta dei dati, ragione per cui l'intervento umano rimane sempre fondamentale per pervenire a dei risultati soddisfacenti". 

Nextatlas funziona in questo modo, prendendo in esame tutti i canali contestualmente: gli individui da ogni parte del mondo condividono contenuti attraverso i loro smartphone, questi contenuti vengono immessi nelle macchine che li analizzano e restituiscono e aggregano informazioni relative a differenti parametri (collocazione geografica, tag, riconoscimento colori, emoticon etc.).

Mettendo in relazione questi elementi uno con l'altro vengono originati dei macro-pattern che possono essere molto utili per i creativi che si trovano a dover costruire una strategia relativa a un determinato brand. 

"Inoltre attraverso i nostri tool cerchiamo di scovare in rete gli early adopter, ovvero i soggetti che per primi parlano di un particolare tema e sono in grado di intercettare un trend prima degli altri - ha affermato Morena - . Ogni trend porta con sétanti contenuti che possono essere utilizzati per creare uno storytelling strettamente connesso. Ad esempio, grazie al trattamento dei dati effettuato da Nextatlas, è possibile valutare quali sono le immagini più efficaci o le emoji più adatte per avvicinarsi a un determinato argomento".

Certo, poi sta al cliente, o meglio ai suoi partner creativi, utilizzare queste informazioni nel migliore dei modi, cavalcando le tendenze del momento, senza dimenticare che più che la singola azione tattica a essere rilevante è la strategia narrativa che viene costruita sulla base dei dati raccolti. "Le evidenze diminuiscono il rischio della scelta creativa ma poi molto dipende con l'uso che viene fatto di questi dati", ha puntualizzato Morena.

"I trend vengono documentati numericamente e i numeri sostengono le idee. Disporre di numeri attendibili e di analitiche permette di mettere a punto delle azioni credibili ed efficaci. Per questo motivo è fondamentale che i clienti pretendano i numeri, senza fermarsi a delle valutazioni qualitative di ciò che sta accadendo in rete", ha chiosato Tosato.