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IF!. I segreti dei video di Branded Content seriali efficaci

Womability, relevance e stati d'animo duraturi sono gli elementi di impatto dei video digitali, come è emerso dalla ricerca di OBE e dalla tavola rotonda che ne è seguita, con professionisti che di serialità si occupano quotidianamente.

I progetti seriali di branded entartainment sul web hanno performance poco efficaci sia a livello di contenuto che a livello di brand, mentre i corti hanno risultati molto più di successo. È quanto emerge dalla ricerca OBE sui video di branded entertainment digitali presentata a If! il 9 novembre da Anna Vitiello (Direttore OBE Academy e CXO Fuse), a introduzione della tavola rotonda 'To B.E. continued: come rendere il branded entertainment seriale efficace' moderata da Anna Gavazzi (Direttore Generale OBE) con Leonardo Fasoli (Autore, Sceneggiatore tv - Gomorra, Zero Zero Zero), Francesco Ebbasta (THE JACKAL) e Vincenzo Piscopo (Head of Branded Content, Ciaopeople).

“Come in Masterchef un piatto per essere vincente deve essere buono e bello, ugualmente un branded content efficace deve funzionare in termini di contenuto, raggiungendo i content kpi, ma deve anche essere efficace sul brand – ha spiegato Vitiello -. Gli elementi di impatto dei video digitali sono: la womability (capacità di creare word of mouth), la relevance e gli stati d'animo che essi suscitano. Su tutti questi fronti i corti risultano molto più performanti delle web series. È dunque importante passare da una logica di adv a una di intrattenimento, non rimanendo ancorati al concetto obsoleto di target, ma considerando quello più complesso di audience. Perché se non ci si converte all'intrattenimento in termini di narrazione nessun contenuto potrà lavorare sul brand”.

Anna Gavazzi ha poi dialogato con gli altri relatori su cosa significhi oggi creare prodotti seriali digitali. Fasoli ha spiegato come a monte ci debba essere una grande ricerca per capire le possibilità da esplorare. “È necessario avere del materiale narrativo importante e creare dei personaggi che si evolvono che hanno un percorso e che siano complessi”.

Ma una realtà come The Jackal, come approccia la scrittura di un progetto web?
“Quattro anni fa avrei risposo che la buona riuscita consiste nel creare un high concept declinabile subito-ha risposto Francesco Ebbasta -.Oggi invece non basta scrivere un buon prodotto perché funzioni ma è necessario sapere fin dall'inizio come verrà veicolato, perché la scrittura è fortemente influenzata dalla piattaforma”.

“Fare un contenuto seriale sul web introduce un nuovo livello di complessità, - ha aggiunto Vincenzo Piscopo (Ciaopeople) -. Per questo èimportante svilupparlo solo se si hanno le condizioni per farlo e capire quando è giusto concluderlo”.

 

Ilaira Myr