
Eventi
Love the value of tv. Scaglioni (Università Cattolica): "Nell'era della 'Tv della diversity', il contenuto si propaga sui vari schermi e convivono più modelli di produzione e distribuzione. Gli editori? Hanno l'opportunità di riguadagnare ascolti"
'La tv della Diversity: i tempi, i generi, il valore', questo il titolo dell'intervento di Massimo Scaglioni, Professore Ordinario in Storia ed Economia dei Media all'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano al convegno 'Love the value of tv' organizzato questa mattina, 22 novembre, a Milano, da FCP-AssoTV (leggi news).
Sviluppando il tema della diversity e della varietà di offerta di contenuti in tv, che è anche il tema centrale del World TV Day 2019, Scaglioni ha illustrato come la tv oggi offra una varietà di 'modelli di circolazione del contenuto' quasi inimmaginabili fino a solo pochi anni fa.
Attraversando tutti i generi televisivi - dalla fiction al talent, dalla satira al reality, dall’informazione al talk - sono state raccontate case di 'propagazione del contenuto TV' attraverso i vari schermi, esplodendo il concetto di 'spreadability' del contenuto. La vita lineare del contenuto tv nei palinsesti rimane la legacy centrale, quella che offre un volume di contatti e l’esperienza della simultaneità della co-visione che solo la tv lineare sa generare.
Però a questa dimensione si aggiunge una dimensione di 'tempo esteso' per cui il contenuto TV ha un ciclo di vita che si allunga nel tempo e si espande nello spazio, tra full episode visti on demand nella settimana successiva alla messa in onda, clip di programmi fruite il giorno dopo in mobilità ed extra contenuti pensati e distribuiti per una fruizione pure digital.
L’aspetto interessante esplorato da Scaglioni è che, accanto alla diversity di generi e programmi, convive la diversity dei modelli editoriali di produzione
e distribuzione dei contenuti. Si parte dalla TV della Sincronia, incentrata sull’Evento e la Diretta che raggiunge il suo acme nella TV Iper-Sincronizzata
dell’Evento Globale che può evolvere nella TV dell’Anticipazione con l’Extra Promo e l’Alfabetizzazione digitale o prolungarsi nella TV De-Sincronizzata
della Catch-up e della Clip spalmabile fino alla lunga vita della TV A-sincrona dell’Archivio e del Frammento.

I broadcaster TV italiani in questo senso stanno esplorando modelli diversi, in concorrenza tra loro ma che contribuiscono in un 'gioco a somma positiva' alla creazione di valore per il sistema dei media.
"La tv è senza dubbio il mezzo più innovativo tra i media tradizionali - ha spiegato Scaglioni - : è di massa, ma allo stesso tempo tempo di nicchia perché in grado di intercettare nuovi target omogenei, offre l'opportunità di personalizzare i tempi di consumo, produce numerose occasioni di storytelling e di branding e genera engagement su social media e second screen, basti pensare che un miliardo e mezzo di minuti di tv sono consumati ogni mese tramite device digitali, complementari al tempo di consumo della tv tradizionale".
La 'Tv della diversity', come ha sottolineato Scaglioni, offre numerose opportunità sia a livello editoriale che commerciale. "Agli editori consente di riguadagnare ascolti significativi, sfruttando la diffusione di modelli di fruizione VOD - ha affermato Scaglioni - , ma anche di rinforzare la visibilità, il brand, la spalmabilità dei format cross e trans-mediali, monetizzandoli nel mondo digitale. Inoltre si può sfruttare il potenziale promotional e di marketing dei contenuti grazie alla creazione di clip ad hoc da veicolare in modalità diverse".
Tutto questo richiede un nuovo modo di pensare il lavoro editoriale . "Per cogliere appieno le opportunità derivanti dalla nuova natura della tv serve un'evoluzione delle attività che contempla anche l'emergere di nuove figure professionali - ha sottolineato Scaglioni - . Inoltre è indispensabile adottare uno sguardo sempre più olistico".
Serena Piazzi