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Mobile World Congress. Paolo Roncaglia (Gruppo Roncaglia): "Dalla live communication all'IOT, all'IA, al machine learning, pronti alle nuove sfide, senza dimenticare intelligenza emotiva e creatività"
“Il 4G sulla luna avrà per noi lo stesso significato economico, politico e culturale che ebbe la Compagnia delle Indie nel ‘600”, così Paolo Roncaglia (nella foto), azionista del Gruppo Roncaglia, commenta in un intervento esclusivo su ADVexpress l’annuncio fatto da Vodafone al Mobile World Congress 2018, il più rilevante evento mondiale dedicato all’universo delle tecnologie mobili, in corso a Barcellona fino al 1 marzo. (Leggi news su ADVexpress).
Ma perché una agenzia di comunicazione partecipa ad una manifestazione così marcatamente tech? “Una costante attenzione all’innovazione, sia sotto il profilo tecnologico, sia più in generale dei processi produttivi e della comunicazione, è da sempre un nostro tratto distintivo”, spiega Paolo Roncaglia, che è anche general manager della Roncaglia Digital Marketing, l’azienda del Gruppo dedicata alle strategie per connettere brand e clienti con l’ingaggio sui touch point digitali. Roncaglia è appena uscito da una conferenza del Mobile World Congress su “Live Events and Fan Engagement”, a cui hanno partecipano diversi importanti player, fra cui IBM, INTEL, MediaPro, ma anche i portavoce de LaLiga e Wimbledon.
“È interesse notare come ora Wimbledon si definisca una media company – osserva Roncaglia - dato che produce contenuti 365 giorni l’anno rendendo la sua audience infinitamente più ampia delle due settimane di torneo. Oppure la strada tutta digital già imboccata da LaLiga (il corrispettivo spagnolo della nostra serie A), per cui il 99% dei tifosi del Barcellona, che risiede fuori città, può vivere la partita anche se non è fisicamente sugli spalti: visione in 3d, soggettiva
dei giocatori, immagini a 360° dell’azione, ologrammi visibili da casa attraverso telecamere dedicate in ogni punto del campo, hanno trasformato le ultime tre partite Barcelona-Real Madrid in un incredibile evento interattivo e personalizzato, che rende ogni tifoso parte dell’esperienza e dei valori del
club”.
“Si è discusso di una dimensione digital ed immersiva che ci è molto congeniale”, spiega Paolo Roncaglia. “La live communication è una delle attività per cui realizziamo diversi progetti dove dimensione fisica e digitale si integrano e si amplificano a vicenda ed è fondamentale l’engagement dei tifosi a supporto dei valori di una squadra o di un brand. Così è avvenuto in
#GoMB per Mercedes-Benz, che ha ingaggiato con creatività i supporter della Formula 1 trasportando per la prima volta le emoji dai social al mondo reale, in una innovativa interazione fra digitale ed evento. Oppure #BestMBfan, contest digitale in cui i tifosi di Formula 1 si sono prima sfidati sui social e poi dentro la Mercedes-Benz Supporter Home, una showcase di vetro con una parete di 10 metri interamente ricoperta di led semitrasparenti, che ha permesso al pubblico in piazza di interagire con i contenuti generati online e onsite, seguendo inoltre il racconto live di quanto accadeva dentro e fuori la home”.
“Le sperimentazioni del Barcelona hanno altre interessanti ricadute”, evidenzia Roncaglia. “Il club sta infatti trasferendo queste tecnologie a tutti gli sport ‘minori’ della società (pallamano, hockey, basket, ecc.) In questo modo si è creato l’embrione di una “smart city”, che attraverso l’utilizzo e la condivisione di dati a velocità enormi consente di gestire al meglio le risorse e la vita delle città stesse. Questo è il futuro delle nostre città e già oggi in tutto il mondo ci sono un trilione di punti di contatto, digitali e non, che richiedono computer importanti per elaborare la gran mole di dati”.
“Da questo MWC, che continueremo a seguire nei prossimi giorni – prosegue Roncaglia - stanno emergendo altre importanti indicazioni su temi come le reti del futuro, il 5G, l’Internet of Things, lo sviluppo della AI e del machine learning, tutti sviluppi che per noi è vitale seguire attentamente. Dobbiamo però tenere sempre a mente che l’aumento degli strumenti e degli stimoli non è una garanzia di rilevanza per il consumatore, che rischia invece di disporre di un’attenzione sempre più limitata. Per questo l’intelligenza emotiva e la creatività saranno sempre elementi essenziali per il nostro Gruppo”.
“In definitiva, sta a noi capire se questa nuova ‘Compagnia delle Indie’ sarà portatrice di valori positivi o negativi. Sicuramente quella del 600 fu uno strumento di colonizzazione. Spetta a noi, nel nostro presente, fare sì che le innovazioni possano diventare invece uno strumento di arricchimento reciproco. In ogni caso, anche nell’immediato avranno un effetto disruptive. Per
quanto ci riguarda – conclude Paolo Roncaglia - noi siamo pronti ad accettare la sfida”.