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NC Digital Festival. Di Benedetto (The Trade Desk): “Gli utenti trascorrono moltissimo tempo sull'open web. I brand devono prenderne atto, investire e dotarsi di strumenti capaci di gestire l'omnicanalità dell'adv”

‘Trusted journalism’, ‘premium streaming Tv’, ‘one-click commerce’: tutte queste esperienze online prosperano in un ambiente digitale aperto, quello che viene definito ‘open Internet’, sostenuto da un advertising sempre più rilevante, pertinente in contesti premium e safe. Cosa chiedono le aziende ad una media buying platform oggi per deliverare campagne pubblicitarie omnicanale e ‘intelligenti’? Mariano Di Benedetto, country manager, The Trade Desk, è stato uno dei protagonisti delle tavole rotonde degli NC Digital Awards 2022. Con il suo contributo ha fatto chiarezza dietro le dinamiche e gli strumenti necessari per gestire al meglio la pubblicità multicanale.

L'attenzione di una delle tavole rotonde degli NC Digital Awards ha riguardato gli strumenti attualmente presenti sul mercato in grado di gestire l'acquisto di spazi adv all'interno dell'internet libero, universo frequentato dal 69% degli utenti globali e dall'88% degli utenti italiani (fonte Nielsen); cifre superiori alla comune idea che vede i social network egemoni nel vissuto digitale della popolazione.

Il tema è stato approfondito da Mariano Di Benedetto, country manager The Trade Desk, la principale piattaforma globale di advertising technology che con i suoi 2300 dipendenti a livello globale e i suoi 29 uffici consente di gestire in tutta libertà e monitorare le campagne omnicannel all'interno dell'internet libero.

Trusted journalism’, ‘premium streaming Tv’, ‘one-click commerce’: tutte queste esperienze online prosperano in un ambiente digitale aperto, definito appunto ‘open Internet’, sostenuto da un advertising sempre più rilevante, pertinente in contesti premium e safe.

Ma che cosa chiedono le aziende ad una media buying platform oggi per deliverare campagne pubblicitarie omnicanale e ‘intelligenti’? “Richiedono valore per i consumatori, per gli advertiser, e per gli utenti.” sottolinea Di Benedetto.

The Trade Desk ha aperto il proprio ufficio milanese nell'ottobre 20221, con 2 dipendenti. Dopo sei mesi erano già 10 e i piani di business futuro prevedono una forte espansione. La piattaforma ha costruito partneship con le principali associazione che operano nel settore, al fine di costruire assieme innovazione e qualità del servizio con un focus sulla buy side, per meglio sviluppare una tecnologia che abiliti performance e acquisto degli spazi pubblicitari (DSP).

Si tratta di una realtà, quella di The Trade Desk, che sostiene il giornalismo di valore e tutti quei settori che generano qualità, consentendo inoltre di "Non concentrare la ricchezza nelle mani di pochi bensì di essere ridistribuita per fare evolvere il mondo digitale." ha sottolineato il manager nel suo intervento.

“I nostri algoritmi non devono privilegiare inventory proprietarie – sottolinea Di Benedetto – Questo ci consente di essere connessi con tutte le tecnologie disponibili (Amazon, Adobe, Disney e molti altri), e siamo in grado di sviluppare per partner e clienti algoritmi specializzati per i settori specifici desiderati.”

La piattaforma è interamente basata sull'internet aperto, permette di abilitare l'acquisto via programmatic e di poter dialogare liberamente con tutti i pubblisher e broadcaster del mondo.

Attualemnte The Trade Desk risulta essere l'unico strumento che consente di gestire campagne omnicanale, integrando connected tv, digital OOH, audio, desktop, mobile ecc. su contenuti “iper” qualitativi.

“Cerchiamo di costruire rapporti di fiducia elevata, anche a livello video – continua il manager – E garantiamo la possibilità di qualsiasi misurazione unita alla costante innovazione, anche per dimostrare la necessità di far valutare ai clienti strade alternative, offrendo loro la possibilità di riequilibrare i budgett destinati all'adv sull'open web per efficientarne i risultati.”