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Art Talk ADCI. Rankin: "Con la fotografia racconto la verità in un mondo dove si condividono bugie. Le aziende? Dovrebbero puntare su una comunicazione sincera"

L’artista inglese, insieme a Giuseppe Mastromatteo, Chief Creative Officer Ogilvy e Karim Bartoletti, Partner/Executive Producer Indiana Production, nell'evento di apertura dei talk dell'associazione presso la sede di Google Italia, ha affrontato tematiche come la pubblicità, la fotografia e l’arte. Un’occasione per anticipare la prossima mostra del direttore di ‘The Full Service’, che si svolgerà a febbraio 2020 durante la Milano Fashion Week.

Fotografo, direttore, artista, influencer ed editore. Sono state queste le parole scelte per
descrivere un personaggio come Rankin, al talk dell'ADCI che si è svolto venerdì 15 novembre presso la sede di Google Italia in via Confalonieri 4, Milano. All’incontro dal titolo ‘Rankin between art and commmerce’ hanno partecipato Giuseppe Mastromatteo (Chief Creative Officer Ogilvy) e Karim Bartoletti (Partner/Executive Producer Indiana Production).

L’incontro è stato un’occasione per ripercorrere i punti salienti della carriera dell’artista inglese, che ha fotografato personaggi dal calibro di David Bowie, passando per Kate Moss, fino ad arrivare alla regina Elisabetta. Rankin ha infatti dichiarato: “Sono un provocatore, in particolare sono fatto dal 50% di ego e dal 49% di autocritica. Cerco sempre di raccontare la verità in un mondo dove vengono condivise solo bugie. Ecco perché sono affascinato dal raccontare le storietramite la fotografia. Per me fotografare un soggetto significa immortalare la sua essenza.”

Il fotografo, in particolare, è il fondatore del magazine ‘Dazed and Confused’ e anche il direttore dell’agenzia creativa ‘The Full Service’, composta da un ampio team di esperti nei settori della pubblicità, della fotografia e del cinema. Il loro scopo è quello di realizzare dei lavori che possano veramente ‘cambiare il mondo’, come afferma il motto riportato all’interno del loro sito ufficiale. La squadra ha quindi realizzato dei veri e propri lavori artistici per realtà come Dune,Samsonite, Belstaff, Coco de Mer, Versace e Rolls Royce.

Durante lo svolgimento del talk è stata data la possibilità a Rankin di approfondire il suo punto di vista nei confronti dei brand. Il fotografo ha affermato: “Copiare i lavori di altre agenzie, artisti o fotografi, non attirerà sicuramente il pubblico verso le aziende. All’inizio per la mia agenzia creativa è stato difficile trovare dei clienti soprattutto per due ragioni: i brand tagliavano sempre di più i costi ed erano convinti di riuscire a realizzare progetti completamente in autonomia. Secondo il mio parere le aziende dovrebbero puntare di più su una comunicazione onesta e sincera, perché soltanto in questo modo riusciranno ad attirare il proprio target di riferimento. Ormai le persone sono stanche di essere bombardate dalle bugie.”

A conclusione dell'incontro, Giuseppe Mastromatteo e Karim Bartoletti hanno anticipato il prossimo lavoro di Rankin dal titolo ‘Rankin: From Portraiture to Fashion’, ospitato dalla 29 Arts In Progress Gallery di Milano, in occasione della Milano Fashion Week di febbraio 2020. Sarà una mostra dinamica e in continua evoluzione, perché verranno aggiunti sempre nuovi scatti durante lo svolgimento della manifestazione dedicata interamente alla moda.

 

Sofia Valente