Marketing
A-Tono lancia KeRadio!, musica e social network sul cellulare
Si apre all'insegna dell'innovazione il 2009 di A-Tono: la
società di cui è amministratore delegato Orazio Granato lancia
infatti importanti novità, con cui vuole ribadire l'alto livello di expertise
raggiunto nel Mobile Marketing e nelle soluzioni per la Comunicazione Digitale,
dopo otto anni sul mercato vissuti per lo più da pioniere. Una radio esclusiva
per il cellulare, completa di news e di chat, un Osservatorio sulla
telefonia cellulare e una ricerca realizzata da Enrico
Finzi, presidente Astra Ricerche, sul rapporto fra gli
italiani e i device mobili, che dell'Osservatorio è il primo frutto, sono la
'tripletta' messa a segno da A-Tono.
La radio promette di cambiare radicalmente volto grazie alla prima delle nuove iniziative: nasce infatti KeRadio!, che trasmette la sua musica esclusivamente sul cellulare, e si distingue per la capacità di sintonizzarsi sullo stato d'animo di chi l'ascolta. All'apertura del programma, infatti, l'utente è chiamato a scegliere fra due 'mood', 'Energy' e 'Feeling', modulabili a diversi livelli, quindi a indicare le annate e i generi musicali preferiti. Riceve così una playlist personalizzata, che non necessita di essere scaricata perché si fruisce in modalità streaming, e che è libero di accettare o di sostituire con un'altra. Oltre ad ascoltare le canzoni, poi, può vedere anche i relativi video; inoltre può avere accesso alle news più aggiornate sul mondo musicale, con segnalazioni di concerti, eventi, nuove uscite e interviste ai personaggi. Ma KeRadio! è anche una porta d'accesso alla dimensione dei social network: consente infatti di entrare in contatto con altri amanti della musica sintonizzati sullo stesso profilo emotivo, e online nello stesso momento.
"Siamo partiti con questo progetto 18 mesi fa e siamo pronti per presentarlo ufficialmente al GSMA Mobile World Congress di Barcellona, che avrà luogo dal 16 al 19 febbraio – dichiara Granato -. Elementi chiave dell'iniziativa sono la chiarezza e la trasparenza dei costi, che la ricerca di Finzi ha rivelato essere esigenze primarie per gli utenti: questo grazie a una flat fee settimanale che consente una fruizione illimitata, compresa l'attività di messaging. Si tratta di un 'unicum' nel panorama attuale del mercato, un'offerta destinata a rompere gli schemi. Stiamo partendo con Tim (il contributo previsto è di 3 euro a settimana, ndr), ma presto coinvolgeremo anche Vodafone, 3, Wind, mentre prosegue la sperimentazione con Siae, Scf e le major".
Dal progetto possono scaturire nuove opportunità di comunicazione anche per le aziende: "KeRadio! si presta a essere declinata diversamente per differenti tipologie di prodotto – ha spiegato infatti Giuseppe Caspani , Direttore Generale di A-Tono - e le aziende possono utilizzarla per veicolare contenuti originali e advertising. Si può così applicare una logica di personalizzazione a un servizio mass market, coerentemente con la filosofia di A-Tono che vuole trasformare il business one-to-one in one-to-one-to-everyone". Hanno già deciso di sperimentare questa opportunità un'azienda dell'automotive, una del largo consumo e una della finanza. Il numero tre, insomma, si conferma numero perfetto per la società, che già struttura la propria attività secondo un triangolo dato dall'unione di tecnologia, marketing e creatività, per offrire alle aziende soluzioni complete, dalla strategia all'operatività, nella Comunicazione Interattiva.
Forte di un portafoglio clienti in cui figurano fra gli altri Unilever, Unieuro, Mondadori, Il Sole 24Ore, Sammontana, Seat Pagine Gialle, Thun, Fornarina, MSC Crociere, Bottega Verde, A-Tono si prepara dunque ad affrontare il 2009 con l'obiettivo di "diventare punto di riferimento per il Digital Marketing e la Mobile Communication", come spiega ancora Caspani. Anche per questo la società, che ogni anno destina il 15% del proprio fatturato alla ricerca e all'innovazione tecnologica, si è fatta promotrice di Faro Mobile, il primo Osservatorio sul mondo della tecnologia mobile, che si propone come centro di ricerca e spazio di approfondimento, coinvolgendo esperti di sociologia, tecnologia, comunicazione, editoria, per promuovere una crescita dell'intero settore. Dall'iniziativa ha visto per prima la luce la ricerca 'Gli italiani, l'uso del cellulare e il mobile marketing' , realizzata da Enrico Finzi.
Mobile, la via italiana a internet
I dati della ricerca evidenziano che la penetrazione del cellulare riguarda ormai l'88% dei 15-65enni, e che i non user, pari al 12%, appartengono a profili marginali (età elevata, basso titolo di studio, basso reddito). I modelli di cellulare più diffusi sono tecnologicamente avanzati: ben il 68,8% è dotato di fotocamera, il 68,1% è abilitato a invio e ricezione di sms e mms, il 55,8% è dotato di bluetooth, il 50,3% si collega a internet. Fra le attività più popolari spiccano in cima gli sms, che l'87% degli utenti riceve e l'82,4% invia; il 52,7% scatta foto e fa filmati, il 44,3% riceve mms, il 41,8% li manda. Quasi un utente su 5 (18,3%) usa il cellulare per navigare in internet.
Negli ultimi 8 anni l'uso del cellulare è drasticamente cambiato, e promette di farlo ancora in futuro: se nel 2000 il 52% degli utenti ricorreva ai soli servizi voice, oggi questa percentuale è solo del 9% e dovrebbe scendere al 5% in ulteriori 8 anni, nel 2016. Al contrario, quelli che fruiscono anche di web e mail, e che erano solo il 2% nel 2000, sono balzati oggi al 21% e secondo Astra triplicheranno entro il 2016, raggiungendo il 60%. Impennata anche per quanti associano la voce a sms e altre attività: dall'11% del 2000 al 59% del 2008, all'84% previsto fra otto anni. "Questi dati – ha commentato Enrico Finzi – mostrano che la via italiana a internet è il mobile".
I trend 2000-2016 delle attività svolte col cellulare
(Legenda:
rosso: voice+sms
verde: voice+sms+altre attività
blu:
web+mail
giallo: solo
voice)
Chiamati a esprimersi sulle caratteristiche richieste ai servizi erogati via mobile, gli intervistati mettono al primo posto la chiarezza, requisito auspicato dal 71,2%; seguono, per il 65,5%, i prezzi chiari e certi, e la gratuità o i prezzi contenuti per il 64,7%. La percentuale di quanti mostrano un'alta intensità di utilizzo è destinata, secondo il sociologo, a passare dall'attuale 28% al 53%: se oggi il 67% degli 'high intensity user' si colloca nella fascia tra i 15 e i 17 anni, il cellulare sta in realtà già guadagnando quote tra i 30-50enni, le donne, nella classe media e nei comuni medi e piccoli.
Tra gli utilizzatori di servizi avanzati, il vissuto emotivo nel complesso è positivo: il 44,2% associa al cellulare una sensazione di utilità e concretezza, il 35,9% un senso di autonomia, il 26,6% un senso di modernità e innovazione. Un 37,2% è semplicemente indifferente, mentre un senso di fastidio e irritazione è espresso solo dal 15,2%.
Uno sguardo al futuro rivela che l'utenza di servizi avanzati è destinata ad ampliarsi: se infatti il 60,5% degli italiani preferisce di solito aspettare un po' di tempo prima di acquistare prodotti o servizi, e un altro 5,2% preferisce acquistare solo dopo un lungo periodo, per godere di prezzi più bassi, è facile ipotizzare che gli attuali innovatori saranno nel tempo affiancati dai circa due terzi di popolazione più 'attendista', allargando così le opportunità per il mobile marketing.
Claudia Albertoni