
Marketing
Kantar amplia il suo portfolio di soluzioni per la sostenibilità per aiutare i brand a guidare l’azione climatica
Kantar ha ampliato la sua offerta sulla sostenibilità per aiutare le marche a rispondere alla sfida climatica e garantire una crescita nel lungo periodo.
Innanzitutto c’è BrandSustainability che supporta i professionisti del marketing nel comprendere come il pubblico percepisca il loro brand in termini di sostenibilità e come ciò contribuisca alla crescita della marca. Basato sul framework “Meaningful, Different and Salient” di Kantar, BrandSustainability è il primo strumento sul mercato in grado di valutare come il marketing sulla sostenibilità influisca sulla brand equity. Supporta i brand manager a individuare i gap nel posizionamento della marca e a dare priorità alle azioni che generano il maggior impatto.
La multinazionale del beverage Diageo sta utilizzando BrandSustainability per valutare l’impatto sul brand delle sue azioni in ambito sostenibilità. Sam Elliott, Consumer and Cultural Insight, Brand Strategy and ESG Specialist di Diageo, ha dichiarato: “In Diageo, siamo continuamente alla ricerca di approcci innovativi per costruire brand più forti e sostenibili. BrandSustainability rappresenta un cambiamento significativo nel modo in cui l’industria possa connettere sostenibilità e crescita del brand. Ciò che lo contraddistingue è la capacità di andare oltre le percezioni ESG generiche, offrendo metriche validate e direttamente collegate alla brand equity: una guida strategica e basata sui dati, specifica per ciascun brand e al contempo realmente attuabile, in un modo che non avevamo mai visto prima nel settore. Questo approccio innovativo porta maggiore chiarezza a una sfida complessa e riteniamo che possa diventare un nuovo standard nel ruolo della sostenibilità nella costruzione del brand nella industry”.
A complemento di BrandSustainability c’è Bridging the Gap, lo strumento che aiuta i marketer a capire come incentivare i consumatori ad adottare comportamenti più sostenibili.
Bridging the Gap segmenta le persone in sette profili, sulla base del loro percepito e convinzioni che li ostacolano nell’adottare comportamenti sostenibili.
Da un lato, questo favorisce cambiamenti sostenibili su scala globale, utili per affrontare le sfide ambientali. Dall’altro, permette ai brand di attivare la vasta “movable middle” di consumatori che, pur interessati alla sostenibilità, non riescono sempre a compiere scelte coerenti con i propri valori.
Inoltre, la Sustainable Transformation Practice di Kantar ha aggiornato il suo dataset Sustainability Sector Index 2025, arricchendolo con nuovi insight sui temi di sostenibilità che contano maggiormente per i consumatori. Giunto al suo quarto anno, l’indice 2025 si basa su una survey condotta su oltre 20.000 consumatori in 22 mercati, con le due ultime edizioni estese a 31 mercati. Questi insight permettono ai brand di orientare i propri programmi di sostenibilità verso le tematiche più care ai consumatori e quindi costruire fiducia. Ciò è fondamentale, soprattutto alla luce delle ricerche più recenti, secondo cui il 52% delle persone ritiene che le aziende diffondano informazioni fuorvianti o false sui loro sforzi di sostenibilità.

Commentando, Cristina Colombo, Head of Sustainability di Kantar (in foto), ha dichiarato: “Una percezione positiva della sostenibilità può migliorare la brand equity, incrementare le vendite e consentire ai brand di applicare un prezzo premium. Nonostante la sostenibilità aggiunga fino al 10% del valore ai primi 100 brand mondiali, le aziende stanno comunque lasciando sul tavolo circa 600 miliardi di dollari. Per le imprese, la necessità di adattarsi ai cambiamenti climatici non svanirà, così come la domanda da parte dei consumatori di alternative sostenibili. I nostri clienti hanno bisogno di risposte su come sfruttare la sostenibilità per generare crescita aziendale e del brand.”