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Cavit: focus su stampa, eventi e attività in Trentino. Budget 2007 di 2 mln

In occasione del restyling del sito www.cavit.it, Advexpress ha fatto il punto su obiettivi e attività di Cavit con Alessandro Rosso, direttore commerciale Italia. On air su stampa la campagna Muller di Cavit Spumante firmata Goettsche.

Cavit ha recentemente rinnovato, secondo un progetto studiato dall'agenzia Netech, il suo sito Internet www.cavit.it sia nella struttura, sia nella veste grafica. In occasione del restyling del sito, Advexpress ha fatto il punto sull'azienda con il direttore commerciale Italia Alessandro Rosso (nella foto).

Parliamo di Cavit. Cosa rappresenta l'azienda in Italia e nel mondo?

Cavit è nata nel 1950 come consorzio di cantine con l'obiettivo di creare e di diffondere la cultura del vino in tutta la regione, assistere le associate e contribuire alla formazione dei viticoltori trentini. Oggi conta 75 milioni di bottiglie l'anno (nei diversi formati), 11 cantine associate con un totale di 4.500 viticoltori, rappresenta il 65% della produzione trentina con oltre 5.700 ettari di coltivazione. Cavit è per il terzo anno consecutivo il primo marchio italiano preferito nella ristorazione americana – secondo la classifica annuale redatta da Restaurant Wine Magazine - e si è aggiudicata il titolo  di Produttore Europeo da parte di MundusVini la prestigiosa competizione internazionale di vini. Presente ai concorsi enologici internazionali più rinomati e prestigiosi, Cavit ha ottenuto, dal 2000 ad oggi, più di 300 tra premi e riconoscimenti.

Qual è il piano di comunicazione di Cavit per il 2007?

Nell'attività di relazione con l'esterno la cantina utilizza diversi mezzi a seconda dei target di riferimento e il tipo di comunicazione. Quando è importante trasferire messaggi alla comunità trentina, ad esempio, utilizziamo i mezzi classici quali le pagine stampa dei principali quotidiani trentini. La maggior parte delle risorse sono invece destinate alla campagna di prodotto Muller di Cavit che dura ormai da anni con successo e ha come obiettivo la comunicazione dello spumante come aperitivo. In questo caso scegliamo mezzi efficaci per raggiungere il nostro pubblico: ad esempio utilizziamo la Gazzetta dello Sport in quanto è il quotidiano più presente nei Bar / wine bar, oppure Repubblica per ottenere una copertura omogenea del territorio nazionale.

Riguardo agli altri prodotti?

Per quanto riguarda gli altri prodotti del nostro portfolio, utilizziamo testate di riferimento del panorama del settore ristorazione e Bar o periodici prevalentemente enogastronomici.

In Italia quali sono i canali di comunicazione che presidiate maggiormente?

In Italia organizziamo numerose attività di comunicazione: dal ciclo di degustazioni nei migliori ristornati d'Italia, alle sponsorizzazioni in campo sportivo come la Marcialonga e altri eventi legati al mondo trentino sulla neve per approdare alla nuova attività, inaugurata quest'anno, che ci legata anche al mondo artistico attraverso la partnership di WellNetwork, un progetto di promozione culturale trentino legato ai teatri presenti nel territorio.

Puntate molto anche sul web?

Abbiamo rinnovato da poco il nostro sito Internet che già nella sua veste precedente aveva raggiunto importanti traguardi: era stato segnalato tra i migliori siti da www.bereilvino.it, il portale specializzato del settore e si era piazzato tra i primi 12 nella classifica stilata da Winenews.it. Crediamo molto nel mezzo in quanto è il nostro biglietto da visita sia in Italia sia all'estero. E' in 4 lingue e questo ci permette di dialogare con tutto il mondo. E' stato profondamente rinnovato e arricchito di nuove e inedite sezioni.

State definendo la programmazione di nuove campagne pubblicitarie?

Il nostro prodotto di punta, il Muller di Cavit Spumante, sarà protagonista per diversi mesi sul mezzo stampa, in particolare quotidiani con soggetti ironici creati dalla Goettsche, la nostra agenzia che segue la creatività e che propone sempre nuove soluzioni. A Marzo partiranno invece le altre campagne di prodotto sulle testate di trade e del settore enogastronomico. La pianificazione è curata internamente dall'azienda con la consulenza di Barabino & Partners, advisor di comunicazione per il corporate e per il prodotto.

Parliamo di investimenti...

Il budget che Cavit quest'anno ha destinato per le attività di comunicazione si aggira intorno ai 2 mln di euro.

Gli obiettivi della vostra strategia di comunicazione?

Gli obiettivi sono numerosi: fortificare il legame con il territorio attraverso le sponsorizzazioni, incrementare la brand awarness sul panorama nazionale con i quotidiani più letti e consolidare l'immagine con le testate di riferimento del nostro settore.

Qual è il vostro target di riferimento?

Il nostro target è caratterizzato da un range molto ampio, con diversi gusti e approcci al mondo del vino. Grazie alla nostra ampia produzione e alla grande qualità dei nostri prodotti siamo in grado di accontentare le diverse fasce. E' difficile identificare il nostro consumatore tipo ma è certo che questo ricerchi il buon vino trentino. Nella GDO c'è un ottimo rapporto Qualità / Prezzo mentre in enoteca / ristorante si trova la migliore espressione di vitigni tipici della nostra regione. Abbiamo più di 100 etichette e oltre 300 tra riconoscimenti e premi dei più prestigiosi concorsi nazionali e internazionali. 

Pensate di lanciare nuovi prodotti?

Le novità Cavit verranno presentate al Vinitaly. Si tratta della Linea Mastri Vernacoli che viene ristilizzata interamente. Robilant ci ha accompagnato – come per tanti altri nostri importanti prodotti - nel restyling delle bottiglie che ha richiesto un delicato lavoro per mantenere il concetto di tradizione da una parte ed introdurre quello di innovazione dall'altra. La linea ha numerose referenze, espressione dei migliori vitigni trentini. In particolare, verranno presentati i nuovi prodotti Spumante San Vigilio e San Vigilio Liquoroso (0,50) e novità assoluta il Muller Frizzante Mastri Vernacoli.

Bilancio del 2006 e previsioni nel 2007

Il 2006 ha visto la nostra realtà migliorare la propria performance sia sul mercato domestico sia su quello estero. Ciò che desideriamo per il 2007 è che venga rafforzata la nostra identità e specificità. Avvertiamo inoltre anche la necessità di trovare nuove soluzioni per riproporre al meglio i nostri vini già commercializzati e forse non totalmente valorizzati.

Elena Colombo