Marketing
Lara Croft, nascita di un'icona amata anche dalla pubblicità
Da protagonista di un videogioco a icona globale dal mix inconfondibile di
grinta e fascino. Questa la parabola di Lara Croft,
riassunta
oggi, 20 febbraio, da Ian Livingstone, ideatore e
produttore del celebre videogioco Tomb Raider, nel corso di un
seminario allo Iulm. Livingstone, attuale product acquisition director presso la
società Eidos di Londra, alle spalle una carriera tutta spesa
nell'entrtainment interattivo, ha mostrato come l'eroina ha presto varcato gli
angusti confini del videogame, arrivando a far sentire la sua influenza in
ambiti quali il cinema e la pubblicità.
Nata nel 1996, la Lara Croft delle origini non poteva ancora contare sui vantaggi forniti dalle nuove tecnologie, che oggi assicurano alle sequenze un realismo quasi cinematografico: eppure ha conquistato da subito schiere di fan, arrivando a vendere, dalla sua comparsa sul mercato, 30 milioni di copie. In questi anni il personaggio ha conquistato una vasta eco anche sui media, come dimostrano le numerose copertine ad esso dedicate. Le stesse modelle che nel corso degli anni le hanno prestato voloto e corpo sono diventate a loro volta delle celebrità, soprattutto nei paesi anglosassoni.
La consacrazione arriva con l'interpretazione di Angelina Jolie, che al personaggio ha prestato non solo le famose curve ma soprattutto grinta e determinazione. Un incontro felice, che è riuscito a fungere da moltiplicatore della notorietà tanto dell'attrice quanto del personaggio. Il film prodotto dalla Paramount ha incassato 430 milioni di dollari al box office in tutto il mondo, e vanta due parchi a tema dedicati negli Usa.
Inevitabile, quindi, anche l'incontro con la pubblicità. Livingstone ha mostrato un elenco di marchi che hanno chiesto di poter sfruttare l'immagine di Lara Croft nella loro comunicazione: si va da Visa a Pepsi, da Ericsson a Land Rover, e altri. E Lara Croft è diventata anche protagonista di spot come quelli di Visa, Seat Cordoba in Francia, G4, Lucazade (bevanda gassata). Dalla sua nascita, l'eroina ha generato un business che ha consentito di registrare 1 miliardo di dollari di fatturato, che sale a 1,5 miliardi se si considerano i proventi derivanti dal merchandising.