Marketing
Softpeople Group diventa Visiant. Al via campagna da 1 mln. Obiettivo 2007: 173 mln
Softpeople Group, azienda italiana attiva nel campo di
servizi e soluzioni nell'ambito information e communication tecnology, da oggi
cambia brand, diventando Visiant. Il rebranding, realizzato da
Interbrand, è stato
annunciato oggi a Milano dal fondatore e presidente Luciano Marini
(nella foto), insieme all'amministratore delegato
Giuseppe Longo e al direttore marketing Giulio De
Amici. Al nuovo nome della società, ha spiegato il management,
corrisponde una importante evoluzione organizzativa, oltre alla definizione di
nuovi obiettivi.
Softpeople Group, oggi Visiant, nasce nel 2000. Da subito dà vita a business unit focalizzate su differenti segmenti di mercato, facendo dell'ampiezza e flessibilità dei servizi il proprio forte. Partendo dai 33 milioni di ricavi del 2001, i risultati dell'azienda sono stati sempre in sensibile crescita: 44 milioni nel 2002, 53 nel 2003, 75 nel 2004, 96 nel 2005 e 125 nel 2006. Per quanto riguarda gli obiettivi, "Nel 2007 prevediamo ricavi per 173 milioni di euro – ha affermato Marini -, mentre per 2008 e 2009 puntiamo a 233 e 282 milioni".
L'azienda mantiene uno spirito proiettato al futuro e alle tecnologie d'avanguardia, con strutture interne 'a rete' (flessibili e reattive nei confronti di un mercato complesso e con cicliche fasi 'critiche') e con un 'capitale umano' di altissimo livello, al quale, come dichiarato da Marini, "va attribuito l'80% del merito del il nostro successo".
Altri punti saldi del nuovo corso dell'azienda sono il rafforzamento della struttura commerciale, amministrativa e finanziaria, il potenziamento dell'offerta, con maggiore qualità dei servizi, e il potenziamento della politica di acquisizioni già in atto, rivolta soprattutto a piccole-medie imprese e 'start up'. Verso la fine dell'anno, invece, confidando nel contributo di alcuni importanti finanziatori, anche istituzionali, saranno aperte trattative per acquisizioni importanti, in Italia e all'estero, anche in settori chiave come finanza e pubblica amministrazione. Già avviato, inoltre, il progetto di quotazione in borsa, da realizzare entro tre anni, con una ricerca di investitori condotta in partnership con l'adviser finanziario Kpmg .
L'importanza dell'azione di rebranding effettuata, come spiegato dal presidente e ad Interbrand Marco Gualdi, è da valutare alla luce del fatto che il nome di un prodotto, come di un'azienda, è un asset fondamentale del suo valore e del suo capitale intangibile, sostenendo, ad esempio, il pricing, differenziando l'offerta, e addirittura attirando al suo interno persone e competenze, creando senso di appartenenza e facilitando la comunicazione interna.
Il nome Visiant, che attualmente funziona da 'umbrella brand' per oltre 21 società, è stato ideato pensando a due nuclei semantici, vision, e ante, per esprimere il concetto di 'vedere avanti', o 'vedere oltre', insieme a quelli di flessibilità, solidità e dinamismo. Il logo, circolare e di colore chiaro, rappresenta energia, luce che guida la 'visione'. Cambiato, oltre che il nome, il pay off dell'azienda, che oggi recita: IT's Future, ovvero 'noi siamo il futuro', oppure l' 'IT è il futuro'.
Il nuovo brand dell'azienda sarà comunicato al grande pubblico attraverso una campagna realizzata da Connexia e pianificata da Muraglia Calzolari & Associati. L'iniziativa prevede tre flight, con pianificazioni sicuramente su stampa, con tutte le riviste tecniche oltre a quotidiani e testate economiche, probabilmente maxi affissioni in punti strategici e internet. Il primo flight, on air da ora fino a luglio, ha lo scopo di lanciare il nuovo brand. Il secondo flight, da giugno a dicembre, sarà di mantenimento, mentre il terzo, a partire da gennaio 2008, sarà un 'nuovo istituzionale'. Il primo investimento per questa campagna è di circa 1 milione di euro.
Per la cronaca, tra i principali clienti di Visiant attualmente si annoverano autogrill, Btcino, Europe Assistance, Enel, Eni, Poste Italiane, Sky, Telecom, Vodafone.
Matteo Vitali