Media
Pala: "Chiarezza e trasparenza nei dn"
Il presidente Ernesto Pala in una lettera inviata ad ADVexpress descrive la posizione della Consulta Media di AssoComunicazione sul ddl di riforma dell'editoria.
Il presidente Ernesto Pala in una lettera inviata ad ADVexpress
descrive la posizione della Consulta Media di AssoComunicazione sul ddl di riforma
dell'editoria.
"Esiste un principio di fondo assolutamente condiviso da tutti noi: premesso che non abbiamo 'sposato' i diritti di negoziazione, accettiamo senza remora alcuna la richiesta di massima trasparenza e chiarezza invocata da più parti; ma tale principio, nel disegno di legge, così si evidenzia
• Art 10: gli Editori devono organizzare la propria attività nel rispetto della trasparenza delle politiche commerciali, della correttezza ed attendibilità delle indagini di rilevazione e dei dati relativi alla lettura e alla diffusione
• Art 11: ci sono 6 commi ma è il quarto che merita attenzione perché afferma "gli esercenti attività di intermediazione (le Centrali Media) non possono ricevere alcuna remunerazione o vantaggio da parte di soggetti diversi dai committenti"
Vorrei soffermarmi sulla parte che più mi coinvolge come Presidente della Consulta Media; forti sarebbero le conseguenze dell'applicazione tout-court del disegno, poiché una buona parte dei nostri ricavi proviene dalle attività di intermediazione svolte dalle Centrali Media e remunerate, attraverso i diritti di negoziazione, dalle Concessionarie.
A questo punto due potrebbero essere gli scenari
1. tutte le medie e piccole Agenzie Media muoiono, poiché non in grado di continuare a fornire un servizio a costi ampiamente superiori ai ricavi; le grandi Centrali si adeguerebbero, faticosamente ma sopportate dai network internazionali a cui appartengono, diminuendo però la propria professionalità ed i servizi e la qualità forniti ai Clienti. Scomparirebbe poi il ruolo di garanzia che abbiamo fin qui svolto all'interno degli istituti di ricerca e di indagine sui mezzi, nel momento in cui la inadeguatezza di alcune ed il bisogno di adeguamento di altre si sta evidenziando
2. i Clienti rivedono le remunerazioni delle Centrali Media, con un
conseguente aumento dei loro costi ma con un'immediata e più forte ri
negoziazione dei costi della pubblicità con le Concessionarie stesse. Rimangono
invariati il nostro ruolo, la qualità e i servizi forniti ma non è difficile
pensare che andranno in crisi le piccole e medie concessionarie e gli editori
che non abbiano una sufficiente massa critica.
Il punto di vista delle
Centrali Media è invece quello di mantenere i diritti di negoziazione propri
dell'attività di intermediazione (che esistono e sono riconosciuti in ogni
attività, non solo in quella del media!) ma portarli definitivamente in un
ambito di assoluta chiarezza e trasparenza
• Attraverso contratti tra
Editori e Centrali Media, da queste allegati trasparentemente ai contratti
esistenti con i propri Clienti
• Attraverso una profonda chiarezza dei
diritti di negoziazione, magari riducendo drasticamente la sproporzione tra gli
estremi attuali, riducendo al minimo ogni alea di dubbio sulle motivazioni che
possano portare alle scelte del media mix
Questa è la nostra proposta ed il
contributo alla trasparenza ed alla chiarezza che proponiamo al legislatore e
portiamo all'attenzione dei Clienti e del mercato; nel frattempo chiederei a
tutti di mettere la giusta attenzione ed affrontare con serietà la parte della
legge che parla della non meno significativa trasparenza e chiarezza dei listini
e delle indagini chiesta agli Editori".
Ernesto Pala