Media
Ricci: “Donelli, per favore, cedi il tuo posto a Tiraboschi"
Antonio Ricci ha incontrato oggi la stampa per presentare la
ventesima edizione del Tg più irriverente della televisione e l'occasione è
stata per l'autore un ghiotta opportunità per esprimere la sua opinione su
argomenti più svariati dell'attualità e della televisione. Su tutti ha
promeggiato il tormentone del comico blogger amico
dell'autore:"Grillo sta semplicemente facendo quello che ha
sempre fatto in tutti questi anni, ovvero raccogliere le istanze del popolo e
darvi voce di fronte ai politici e ai media – spiega Ricci - La politica vive
ormai completamente astratta dalla realtà, per cui è del tutto normale che ci
sia un Grillo a mettere a nudo i problemi e i malcontenti della gente ed è
giusto che sia così. Non credo però che il suo futuro sia la politica: lui è uno
che attacca, che graffia e provoca, è un monologhista e come tale non ha la
capacità (non è fatto per) di mediare o di confrontarsi". "Ho solo un appunto da
fargli- e qui Ricci si fa caustico - in tutto questo polverone rischia di
trasformarsi in un puro oggetto di spettacolo, con il pericolo che poi finisce
per essere identificato con Vanna Marchi o, peggio, con il Gabibbo".
Parlando di Striscia, il suo fautore la definisce un programma "di strada", che nella strada trova il luogo ideale per cercare spunti e contenuti:"Il 90% delle segnalazioni che ci arrivano provengono dalla gente comune e questo perchè noi diamo voce ai problemi veri molto meglio e molto di più di quanto non lo faccia un telegiornale normale. Striscia vuole far ragionare sui problemi, entrare nel cervello delle persone e non nella pancia è il suo motto". Parlando degli altri programmi Ricci ha detto una parola "buona" per ciascuno:" Tra tutti quelli che hanno tentato di imitare Striscia, Le Iene è forse il programma che è riuscito a farlo nel modo migliore", oppure "Non vedo nè Le Iene, nè L'Isola nè Miss Italia. Dormo anche se vedo un film al cinema e la sola cosa che mi tiene sveglio è il motomondiale".
Ricci non irride solo le Iene, ma si scaglia ironicamente anche contro Luca Tiraboschi, che a sua detta ha deciso di prendere di mira Striscia per una questione di frustrazioni personali legate alla carriera:"Se il direttore di Italia 1 vuole diventare direttore di Canale 5 e non glielo permettono, – attacca Ricci - lo scopo della sua vita diventa quello di minare i pilastri portanti della rete che lo rifiuta. Faccio un appello a Donelli: per favore, per favore fate arrivare Tiraboschi che di lui non ne possiamo più"! Il sarcasmo lascia posto a parole di moderato apprezzamento per il Tg 1 di Riotta:"Mi sembra molto ritmato, hanno dato una bella accelerata alle notizie; è cambiato qualcosa e si vede". Non è d'accordo però Ricci con la scelta di sppellire il progetto di un programma di approfondimento firmato dalla testata giornalistica solo per esigenze di audience:"La Rai è pur sempre un servizio pubblico e non dovrebbe farsi schiavizzare dall'audience".
E l'autore più temuto della tv ha paura della concorrenza Rai? "Frizzi e Insinna non mi hanno mai preoccupato. Fanno controprogrammazione, è il loro lavoro. Con Cultura Moderna abbiamo battuto I soliti ignoti, dunque sul target 15-64 anni missione compiuta". Al dubbio se Striscia ha in progetto di andare in prima serata per combattere i tempi sempre più lunghi della controprogrammazione Rai, il padre del Tg satirico risponde che, pur non essendo detto che in futuro ciò possa accadere, per ora non è assolutamente in programma.
Per quanto riguarda il mercato pubblicitario, "il formato commerciale della sponsorizzazione interna da 70''non cambierà perchè risponde perfettamente alle esigenze degli inserzionisti", afferma Marco Manfredi, vicedirettore generale e direttore iniziative speciali Publitalia '80. La prima settimana di Striscia vedrà come sponsor protagonista Mitsubishi Colt, la seconda Tre e la terza Nero Giardini, per un prezzo che a settimana corrisponde all'incirca a 900.000 euro.
Lara Zubac