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SarkoTV/3. Sassoli (Upa): ‘Meno pubblicità non fa rima con qualità’

Il presidente Upa commenta ad Advexpressl’ipotesi del presidente Sarkozy di togliere la pubblicità sulle reti pubbliche francesi. “Non è attraverso l’eliminazione degli spot che la televisione pubblica recupera qualità, bensì con un miglioramento dei programmi nel rispetto del pubblico”.

Sassoli de Bianchi, presidente Upa, giudica in modo critico l'ipotesi del presidente Nicolas Sarkozy di un'eventuale eliminazione della pubblicità dalla tv pubblica francese (vedi notizia correlata).

"Credo che l'idea del presidente Sarkozy – dichiara ad ADVexpress Sassoli de Bianchi – si basi su una correlazione sbagliata tra pubblicità e qualità, che porta a considerare la presenza pubblicitaria come elemento che influenza negativamente il livello qualitativo della programmazione. Non è togliendo gli spot che la televisione pubblica recupererà credibilità e un maggior ruolo istituzionale, bensì migliorando la qualità dei programmi nel rispetto del pubblico. In Italia, inoltre, le imprese investitrici richiedono da tempo un livello qualitativo più alto della programmazione televisiva e il rispetto dei limiti di affollamento pubblicitario. Non sono a conoscenza se in Francia esistano o meno problemi specifici legati al finanziamento misto della tv pubblica tra pubblicità e canone, penso tuttavia che in Italia un'ipotesi di una tv pubblica senza pubblicità sia un fatto insensato. Certamente il servizio televisivo pubblico si deve differenziare dalla tv privata, ma non in termini di assenza pubblicitaria, bensì nella crescente responsabilità sulla programmazione e nella garanzia di pluralismo e di programmi di rilievo".

Elena Colombo