Premi
Alla campagna Enel di Saatchi & Saatchi il Premio San Bernardino
La campagna Enel
"L'energia va oltre", realizzata da Francesco Taddeucci e
Luca Albanese
per Saatchi & Saatchi e interpretata
da Giancarlo Giannini, ha vinto il Premio San
Bernardino 2006, riservato alla migliore campagna di comunicazione
sociale dell'anno. Il riconoscimento, promosso dalla diocesi di Massa
Marittima-Piombino in collaborazione con l'Università Cattolica di Milano, è
stato attribuito ad Enel con questa motivazione: "lo spot promuove l'energia
intelligente con una campagna che contiene elementi creativi non tradizionali
che utilizzano il linguaggio del racconto e della favola. Con tale messaggio,
anche le nuove generazioni vengono sensibilizzate alle problematiche del
futuro".
A ritirare la scultura d'argento, simbolo del premio, é intervenuto il direttore della comunicazione di Enel Gianluca Comin, il quale ha tra l'altro presentato in anteprima il prossimo spot di Enel Cuore. Riconoscimenti speciali sono stati assegnati anche a Nike per la campagna "Joga Bonito", Sorgenia per "Energia si trasforma", Consorzio Nazionale Acciaio per la campagna "L'acciaio è oro" e alla Gioielleria Belloni di Milano per lo spot "E' questo il diamante che vuoi?".
I premi sono stati consegnati dal Vescovo di Massa Marittima-Piombino, mons. Giovanni Santucci, che ha ricordato la figura di San Bernardino, patrono dei pubblicitari e nativo di Massa Marittima "che agiva con determinazione e metodo, parlando 'chiarozzo chiarozzo', pur di toccare il cuore degli uomini". La giuria era composta tra gli altri, dal consigliere di amministrazione Rai Marco Staderini, dal giornalista Luciano Regolo, dal presidente dell'Istituto di Autodisciplina Pubblicitaria Giorgio Floridia e dall'esperto di comunicazione Lillo Perri.
Nella tavola rotonda che ha preceduto la consegna del premio, intitolata "Cosa c'è dietro la facciata?", Marco Staderini, membro del Consiglio d'Amministrazione della Rai, ha puntato il dito soprattutto contro il dilagare dei reality: "Il Consiglio d'Amministrazione della Rai è determinato e compatto nel non voler una certa programmazione che va in onda. Stiamo tutti tifando perché i reality falliscano, perché certi spettacoli cadono talmente in basso che poi sarà necessario rifondare una programmazione diversa".