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Premi

Branded Entertainment, un fenomeno da 350 milioni di euro. ADC Group pronta a lanciare la terza edizione del premio dedicato

Contenuti pensati per il brand e caratterizzati da un alto tasso di intrattenimento. Il Branded Entertainment ha, oggi, una forza tale da indurre le aziende a ripensare i propri investimenti in adv, rendendo sempre più vivo e ricco di significato il messaggio di comunicazione. Al tema, di cui l’OBE - Osservatorio Branded Entertainment è portavoce, è stato dedicato l’ultimo incontro del Club della Buona Comunicazione. Alle porte, la terza edizione del premio dedicato.

Il Branded Entertainment come leva di comunicazione. La forza, il valore e le potenzialità di questo mezzo sono state illustrate dall’OBE – Osservatorio Branded Entertainment all’ultimo incontro del Club della Buona Comunicazione, l’iniziativa di ADC Group che riunisce le maggiori aziende di tutti i settori per creare occasioni di networking e formazione, favorendo la nascita di idee, stimoli e sinergie.

L’incontro si è tenuto mercoledì 13 dicembre presso la sede di ADC Group, in Via Copernico.

Il presidente di OBE Laura Corbetta e il direttore generale Anna  Gavazzi hanno presentato il Branded Entertainment come leva strategica per la comunicazione integrata di marca. L’associazione, il cui obiettivo è quello di sostenere il BE sul mercato italiano, monitora e studia questo mezzo dal 2013 e ogni anno conduce una ricerca mirata a comprendere il fenomeno, il sentiment delle aziende e l’andamento degli investimenti.

Lo scenario nel quale si inserisce il Branded Entertainment è uno scenario di progressiva e continua frammentazione dell’offerta, dei canali e delle audience, e nel quale il contenuto e l’intrattenimento acquisiscono un peso sempre più rilevante nella comunicazione con i target di riferimento.

A seconda dell’originalità o integrazione dei format, il BE si divide in due tipologie: Brand Integration e Original Production. Nel primo caso si parla dell’inserimento del brand in format già esistenti, con modalità narrative originali e rilevanti, mentre nel caso dell’Original Production si parla di sviluppo di format originali ideati e realizzati ex novo per il brand.

A seconda del media e della tipologia di progetto, poi, il BE può assumere diversi formati: Tv (show/series), Web (video, game, app),  Publishing (magazine, book), Radio (show), Event (Live).

Le aziende ricorrono in modo sempre più massiccio all’ideazione e realizzazione di progetti  (originali o integrati all’interno di format già esistenti) caratterizzati da una forte componente d’intrattenimento, di cui il brand è produttore o co-produttore, per costruire e consolidare la relazione con le audience.

A confermarlo, l’ultima ricerca OBE, basata su un questionario diffuso a 143 realtà italiane selezionate nei settori della comunicazione, publishing ed entertainment, attive nel BE e censite nel 2015 dall’associazione.

Secondo tale ricerca, il mercato del Branded Entertainment vale oggi circa 350 milioni di euro. Il 91% delle aziende prevede una crescita negli investimenti BE nei prossimi anni. Il 51% delle aziende campione ha affermato, inoltre, di utilizzare il BE come leva alternativa all'ADV e il 56% di fare ricorso a questo mezzo per consolidare l'immagine di marca.

Sulla scia di questa evoluzione e trasformazione del mercato, torna quest’anno il Premio Brand for Entertainment all’interno degli NC Awards. A giorni sarà pubblicato il bando della terza edizione del Premio dedicato proprio ai progetti di Branded Entertainment. Sono previste novità in merito alle tipologie in concorso, in linea con la fotografia del fenomeno rilasciata dall’OBE, che patrocina il premio e di cui ADC Group è partner per questa e altre iniziative nel corso dell’anno.

In foto due case history di Branded Entertainment: 'Barbie VLogger' (Mattel su YouTube, dal 2015) e 'Bullying Junior' (Burger King su Youtube, ottobre 2017)

Chiara Pozzoli