Interviste
Dotti (Jwt): Interpreti della nuova comunicazione
La nuova strategia ha funzionato?
Dal mio punto di vista il nuovo corso di Jwt ha portato a grandi
risultati. L'agenzia si è distinta molto, soprattutto dal punto di vista
creativo: lo dimostrano i premi ricevuti quest'anno a Cannes. Al festival
internazionale della pubblicità, infatti, abbiamo vinto tre Leoni di Bronzo –
uno con Reactine, uno con le caramelle Halls ed uno nella radio con Svelto - e
siamo stati ammessi a numerose shortlist, sia nella stampa che in radio e in
televisione. Inoltre la campagna sociale di Heineken 'Dont drink and drive' e lo
spot Illy sono state selezionate in shortlist. Da questi dati emerge come Jwt
sia stata una delle agenzie italiane più premiate a livello internazionale, non
solo a Cannes, ma anche al New York Festival. Questo significa che il progetto
di rinnovamento attivato dai vertici a livello internazionale e adottato in
Italia da me e Pietro Maestri ha funzionato.
Che effetti ha avuto
l'utilizzo dei criteri di giudizio nelle campagne?
Sicuramente
l'applicazione alle campagne dei 10 standard creativi ha migliorato notevolmente
il livello e la qualità della creatività ed ha reso più 'aggressivo' il rapporto
con i clienti. Nelle riunioni interne una campagna viene ammessa alla
presentazione al cliente se supera un certo standard qualitativo e questo ha
spinto i creativi a perseguire sempre più l'eccellenza. Uno dei primi effetti di
questo metodo è il fatto che l'agenzia sta ottenendo un appeal molto più elevato
sul mercato. Anche grazie alle campagne che sono state premiate, oggi molti
clienti chiamano Jwt in gara o le affidano direttamente progetti importanti.
Nella maggior parte dei casi ci troviamo coinvolti in una consultazione
soprattutto con agenzie fortemente creative e meno con grandi multinazionali. E'
il segnale che la nostra immagine si è notevolmente svecchiata dal punto di
vista creativo e di questo sono soddisfatto perchè era il mio primo obiettivo.
Il raggiungimento di un
elevato standard creativo ha migliorato anche altri settori?
Una
creatività migliore ha avuto un effetto benefico anche sul business. Il 2005
infatti è stato un anno importante, caratterizzato da una crescita significativa
(in base ai bilanci depositati, nel 2005 i ricavi sono in cresciuti del 18% e
l'utile del 12%, ndr). Anche nel 2006 l'obiettivo è di crescere a due cifre.
Che cambiamenti ha
apportato all'agenzia da quando ne è alla guida?
Quando
sono arrivato in Jwt, ho trovato un ottimo clima. Ho mantenuto tutte le persone
che erano in agenzia, non ho apportato cambiamenti radicali ed ho
razionalizzato soprattutto i costi, prestando maggiore attenzione a una buona
gestione economica. Ho caldeggiato un restyling creativo, che ha visto l'arrivo di
nuovi talenti che hanno apportato idee e proposte innovative. In particolare, ho
chiesto ai creativi di 'osare' di più nelle campagne e con i clienti. La
struttura dell'agenzia aveva già alcuni segni del nuovo corso. Jwt infatti è un
gruppo integrato, che comprende, ad esempio, Hill&Knowlton specializzata in
pr, Promotion Italia che lavora a promozioni ed eventi, Rmg che si occupa di
crm, direct marketing e digitale, e MindShare come centro media. Da sempre il
Gruppo Jwt ha cavalcato l'onda dell'integrazione offrendo ai propri clienti
proposte di comunicazione a 360°. Il mio intento, quando sono arrivato in
agenzia, è stato di favorire una maggiore interazione tra le sue diverse
componenti.
Su quali criteri si basa il
vostro metodo di lavoro?
Stiamo cercando di innovare e di trovare nuove forme
di comunicazione, perché il business tradizionale è statico, gli investimenti sono
fissi o crescono a livello dell'inflazione. Il boom riguarda tutto ciò che non è
tradizionale. Internet quest'anno cresce del 50%, la televisione satellitare
cresce 8 volte la televisione normale, gli eventi hanno superato il miliardo di
euro di investimenti. Sul mercato si alternano diverse opportunità di
comunicazione e le agenzie devono sapersi adattare se voglino cavalcare l'onda.
Come lavorate, nello specifico, in agenzia?
Quando un cliente presenta un brief, convoco
alcune componenti delle varie società che compongono Jwt. A loro volta studiano
ed elaborano proposte creative varigate, che che vanno oltre il semplice
advertising classico. E' questo il metodo di Jwt. Una creatività a tutto tondo,
resa originale, innovativa e speciale anche grazie all'apporto di Chuco, la
nostra struttura che si occupa di progetti creativi particolari.
Ci parla in modo più
approfondito di Chuco?
Chuco è stata una delle prime ad intuire che
il mondo della pubblicità si sta evolvendo verso altre forme di comunicazione
come il direct, la guerrilla marketing, gli eventi... In questo laboratorio
creativo si trovano persone provenienti da settori differenti, dalla moda, al
design, alla musica, ai graffiti. Sono giovani che lavorano in team sia con gli
stategic planner, per elaborare strategie di comunicazione alternative, sempre
nel rispetto della marca, sia con i gruppi creativi di Jwt. Pensano a un'idea
che possa essere declinata su più media e in tutte le forme possibili, per
spingere le persone a trascorrere più tempo con i prodotti e le marche dei
nostri clienti. Un segnale positivo giunge dal successo ottenuto dalle serate
organizzate dall'agenzia a Le Biciclette a Milano, dove proiettiamo le
'Pubblicità strane', cioè le iniziative di comunicazione più originali
provenienti da tutto il mondo. La folla di persone che accorre contribuisce a
rinfrescare l'immagine di Jwt e conferma l'interesse della gente verso formule e
idee innovative.
Qual è, dunque, il vostro
posizionamento?
Ci consideeriamo un network integrato che punta
soprattutto sulla creatività. Uno dei motivi di grande orgoglio, infatti, è il
risultato ottenuto dall'agenzia nella classifica delle 80 agenzie nel mondo.
Quest'anno ci siamo posizionati al terzo posto, dietro a Londra e Parigi che
sono due eccellenze mondiali della creatività. L'anno scorso eravamo in 18°
posizione, questo significa che abbiamo fatto un notevole balzo in avanti e ne
siamo orgogliosi.
Esattamente, in cosa vi
differenziate dalle altre agenzie?
Siamo un'agenzia originale per
diversi aspetti. Da un lato ci distingue uno storico e solido approccio
strategico che è un elemento distintivo dell'agenzia fin dalla nascita.
Brilliamo nella creatività e, terzo aspetto, siamo particolarmente attenti
all'integrazione e alla propensione all'innovazione, che ci porta a presentare
al cliente idee e progetti anche nel caso in cui non ci sia una richiesta
specifica.
Apriamo una breve
parentesi: quante sedi ha l'agenzia e di quante persone si compone?
Jwt Italia, a prescindere dalle società che fanno parte del Gruppo,
ha due sedi, una a Milano e una a Roma. In tutto ci lavorano 160 persone, tra le
quali 50 account, 60 creativi, 13 planner e altri nelle aree
dell'amministrazione e dei servizi. 130 sono attive a Milano e 30 a Roma.
Parliamo dei vostri
progetti più recenti e originali.
Con Chuco, Jwt e Rmg, per esempio,
sono stati prodotti alcuni casi interessanti. Il primo è l'operazione di csr
effettuata per Svelto Piatto Pieno di Unilever. Attorno al concept 'La fame è
una brutta cosa' è stato ideato un progetto che ha invaso la città di Milano con
dei morsi. C'erano panchine morsicate, muri morsicati, addirittura sono stati
diffusi dei morsi anche in affissione, sul sito Rcs e su quello della Gazzetta.
L'idea ha avuto un grande success e in quei giorni sono state effettuate
donazioni 10 volte superiori alla norma. Abbiamo invaso la città di Milano con
dei morsi: le panchine morsicate, i muri morsicati, le affissioni morsicate, il
sito rcs e della gazzetta. E' stato un grande successo in quei giorni infatti
hanno ricevuto le donazioni 10 volte superiori rispetto alla norma. E' stata
un'attività a costi bassissimi e ad altissimo rendimento.
Ce ne racconta altri?
Un'altra operazione realizzata in team da Jwt Chuco e Rmg è quella
di Manzo Scomparso per Simmenthal, un progetto che in un convegno Ipsos è stato
indicato come il benchmark di mercato di come un'agenzia dovrebbe lavorare in
modo innovativo. In quel caso abbiamo movimentato un target irraggiungibile
dalla pubblicità relizzando filmati virali e appoggiandoli poi su Mtv. I
risultati sono stati sbalorditivi. Inoltre abbiamo firmato un terzo progetto per
Maxi Mob Pops di Nestlè chiamato 'Lancing to bok' che ha diffuso in internet i
filmati girati sulle spiagge ed ha avuto un grande successo.
Veniamo ai clienti. Quali
sono i principali acquisiti nel 2006?
Uno dei più recenti è
Antonveneta Bma, acquisita l'anno scorso dal colosso Bn Ambro, per il quale
abbiamo studiato un importante progetto di rebranding e una campagna
istituzionale. Inoltre, abbiamo acquisito le attività di below the line di
Vodafone, di cui si occupa Rmg.
Siete coinvolti in qualche
gara?
Direi di sì, ma non tutte si possono rivelare. Vorrei che
ripartisse quella di Poste Italiane, che potrebbe dare importanti sviluppi alla
nostra sede di Roma.
Ci anticipa alcuni dei
progetti su cui state lavorando?
Innanzitutto siamo al lavoro su
Kraft, uno dei principali clienti dell'agenzia, e in particolare stiamo
studiando delle campagne per Philadelphia, Osella, Sottilette, Simmenthal.
Inoltre è in fase di definizione la campagna istituzionale di Heineken che
vorrei fosse degna di ricevere un Leone a Cannes. Allo studio ci sono anche
progetti per Vodafone, Dtc, due nuovi spot per Kit Kat e un progetto per un
nuovo gelato Nestlè.
Quali traguardi vuole
raggiungere nei prossimi anni?
Il mio intento è fare in modo che Jwt
diventi il principale protagonista nella creatività. A livello quantitativo
quest'impresa sarà difficile, perché non ci sono più grandi budget in movimento
e i principali investimenti riguardano grandi settori in cui l'agenzia è già
attiva, come la telefonia, le automobili, le banche, gli alimentari. Penso
comunque che l'agenzia continuerà a crescere. Il nostro traguardo è la qualità,
dove vorrei che Jwt diventasse protagonista.
Elena Colombo