Ricerche
Future Watch 2010: fiducia nella ripresa
Cauto ottimismo degli operatori interpellati come di consueto da MPI e American Express: con un pricing competitivo, progetti sobri e tagli alle spese di viaggio il settore potrà avviare il cammino di ricrescita, che si prevede a regime entro il primo semestre 2011.
È uscita l’edizione 2010 di Future Watch, l’annuale ricerca realizzata da MPI in partnership con American Express. L’indagine è condotta sulla base delle risposte date da 1832 soci MPI (di cui 967 organizzatori di eventi e 813 fornitori) in 39 Paesi e 70 fra Capitoli e club.
I risultati
Future Watch rivela segnali di cauto ottimismo sulle prospettive dell’industria nell’anno corrente.
Gli intervistati infatti ritengono che:
• il pricing competitivo sia la principale base per ricostituire il giro d’affari antecedente la crisi;
• sia gli organizzatori sia i fornitori debbano tornare alle 'origini' della professione, depurandola dei troppi orpelli assunti negli anni della prosperità e concentrandosi su valore e qualità;
• gli eventi si terranno sempre più vicini a casa, così che il minor numero possibile di partecipanti debba affrontare viaggi lunghi (e costosi);
• il Roi (Return on investment) che i promotori (aziende, associazioni ecc) riceveranno dai propri eventi continuerà a essere la principale preoccupazione per i meeting planner;
• la CSR (Corporate social responsibility) sarà sempre più una leva vincente sia per i promotori sia per gli organizzatori di eventi;
• i fornitori di tecnologia avranno molte commesse sia per accessi convenienti a Internet all’interno dei Centri congressi sia per strumenti virtuali e/o web-based, che stanno assumendo crescente importanza nel meeting mix.
Uno sguardo alla storia di Future Watch mostra come le previsioni, di anno in anno, si siano riferite ai trend economici più grandi.
Dal 2004 al 2007, durante il periodo di boom, le risposte evidenziavano sempre aspettative di crescita, talora anche enormi, in tutti gli indicatori: partecipanti, budget, spesa, numero e lunghezza degli eventi.
Nel 2008, con l’economia ancora prospera ma le prime fosche nubi ben visibili all’orizzonte, gli intervistati espressero dubbi sulla tenuta del sistema, pur prevedendo il più alto aumento medio della spesa mai registrato dal 2003 al 2010 (23%).
Future Watch 2009 testimoniò il cambio di rotta: il peggioramento dell’economia, seguito dagli attesi tagli dei budget, dominò le risposte, che diedero segno negativo ovunque.
Tra il 2009 e il 2010 un confronto tra i dati di Future Watch e del Business Barometer di MPI (una raccolta di indicatori aggiornata a cadenza bimestrale e pubblicata sul sito internazionale dell’associazione, www.mpiweb.org) documentò una drammatica perdita di fiducia di tutti gli attori del comparto, con pesanti riflessi sulle performance e sui fatturati. Nel 2010 un po’ di questa fiducia è tornata, malgrado i tagli nei budget siano sempre una consapevolezza diffusa. Si crede, quasi per reazione, che si potrà fare “di più” con “poco”, concentrandosi appunto sulle tecniche di base.
Nella seconda metà del 2010 o al massimo durante il 2011 la maggioranza degli intervistati prevede l’inizio della ripresa: si considera che il numero degli eventi aumenterà del 2,8% e quello dei partecipanti crescerà del 4,5%. Positive le impressioni anche sulla spesa per evento e sui budget complessivi, ma su questi due indicatori ancora nessuno azzarda previsioni precise.