Magazine e20

e20 n.114. Triumph Group, sostenibilità e internazionalizzazione le chiavi del successo

A parlare dei valori del gruppo e della sua strategia la chairwoman & founder Maria Criscuolo nell'intervista al magazine e20.

È una delle storiche agenzie di eventi italiane, che ha saputo in quasi quarant’anni adattarsi ai continui cambiamenti senza perdere la propria identità: dal 1986, anno in cui nasce a Roma come agenzia specializzata in organizzazione di congressi prevalentemente medici, Triumph (oggi Triumph Group International) si è evoluta in gruppo internazionale con sedi in molte città del mondo e sviluppa progetti di live communication per istituzioni, mondo corporate e associazioni, con un’attenzione particolare alla sostenibilità.

Da sempre protagonista della scena degli eventi in Italia, nel 2023 ha deciso di essere Dmc partner della Live Communication Week di ADC Group.

Dei valori del gruppo e della sua strategia parliamo con Maria Criscuolo, chairwoman & founder Triumph Group International, che, ricordiamo, nel corso del 2023 ha ricevuto due importanti riconoscimenti personali: l’onorificenza di Cavaliere di Gran Croce Ordine al Merito della Repubblica Italiana e l’inserimento nella classifica Forbes delle 100 donne che hanno contribuito alla crescita del nostro Paese.

Innanzitutto, partiamo dalla scelta di essere Dmc partner della Lcw 2023. Cosa rappresenta per voi una kermesse come questa?

Sono convinta che sia necessario mettersi a disposizione di alcuni appuntamenti importanti come il Bea: Adc Group offre al settore credibilità, visibilità e un’occasione non così comune di scambio fra le realtà della industry, perciò credo che sia giusto dare la nostra professionalità al servizio di un evento che è ormai un appuntamento consolidato.

Il confronto è sempre fondamentale e i player dell’events & live industry conoscono bene l’importanza dello scambio in termini progettuali e di visioni, e la forza dei messaggi veicolati da più voci, come fece il Club degli Eventi per la questione delle gare sovraffollate. Ci teniamo a essere promotori dell’unione del settore e offrire i nostri servizi in questa occasione è sicuramente un modo per riconoscere la condivisione di valori e intenti che Adc Group concretizza in tutte le sue iniziative.

Come si è evoluta nel tempo Triumph Group e cosa ha fatto per mantenersi competitiva?

Nel tempo abbiamo allargato le competenze e la tipologia di clienti. Negli anni ’90 ci siamo aperti al mondo governativo e corporate, ma è il 2000, l’anno del Giubileo dei giovani, del concerto di Sinopoli a Terme di Caracalla e del congresso mondiale di trapianti, quello che segna la svolta e afferma la credibilità a livello internazionale. Nel 2002 abbiamo aperto la sede di Bruxelles e nel 2004 quella a Shanghai, che festeggerà l’anno prossimo i primi vent’anni con un evento al consolato italiano. E poi Londra nel 2010, New York nel 2016 (in partenariato), Singapore nel 2019 e Dubai nel 2020, per poi tornare ad investire nuovamente in Italia, con la recentissima apertura della sede di Firenze. Al contempo, abbiamo rafforzato le nostre competenze sul digitale, con l’acquisizione di una società specializzata (prima al 51%, poi di recente al 100%), mentre nel 2021 siamo diventati società benefit, per sancire il nostro impegno nella sostenibilità sia nei confronti dei clienti sia delle persone interne all’azienda.

Il nostro valore competitivo sta quindi nella collaborazione tra le diverse anime e competenze aziendali, grazie soprattutto alla grande professionalità delle risorse che, quotidianamente, accettano le sfide del cambiamento.

Tra gli ‘hot topic’ del settore spiccano: digitale, sostenibilità e gender equality. Qual è il vostro approccio in proposito?

Come ho spiegato, abbiamo di recente concluso l’acquisizione al 100% di un’agenzia digitale che ci permette di essere al passo con la veloce evoluzione di questo ambito. Per quanto riguarda la sostenibilità, siamo stati fra i primi ad adottare la certificazione Iso 20121 sulla gestione ecosostenibile dell’evento, a scegliere di trasformarci in Società Benefit e a scrivere progetti di sostenibilità, premiati più volte negli ultimi anni. Internamente si traduce in una serie di azioni di welfare che rispondono alle esigenze dei dipendenti, per l’85% donne. E poi c’è una continua formazione interna, sia professionale sia sociale.

Cosa c’è nel vostro futuro?

Nel nostro futuro ci sono internazionalizzazione e costante analisi del mercato, per far emergere sempre più il valore del Gruppo. Dal canto mio, voglio agevolare il necessario percorso di spersonalizzazione del marchio rispetto all’identità del fondatore, e rafforzare l’identità di Triumph Group: per questo continuo a dare il mio supporto, facendo però due passi a lato... Perchè TGI ha una personalità e una forza che la rendono unica e competitiva.

(In foto da destra, Maria Criscuolo, chairwoman & founder, Francesca Accettola, vice president e managing director, e Federica Catalucci, integration manager Triumph Group International)

Ilaria Myr