Magazine e20
e20 n.109. PRIMO PIANO. Ega, quando la passione si fa evento
Quest’anno i servizi Dmc della Live Communication Week sono stati affidati all’esperto know-how di Ega, società che, grazie all’impegno e alla lungimiranza della fondatrice, Emma Golinelli Aru, è fin dalla sua nascita, nel 1965, un’azienda leader nel mercato congressuale e a partire dagli anni ’70 anche in quello degli eventi governativi.
“Nel tempo - spiega nell'intervista rilasciata ad e20 Claudia Maria Golinelli, vice president & partner - abbiamo attivato altre due unità di business legate al mondo dello sport, del corporate, e degli Expo e live show. A oggi, abbiamo una struttura composta da circa 100 professionisti in Italia e all’estero. Il cuore pulsante di Ega è ancora nel nostro headquarter di Roma, ma i nostri uffici di Milano, Cortina, Lecce, Matera e Dubai operano con grande autonomia”.
Alla manager chiediamo di raccontarci i punti di forza della società e quali servizi offre alla event industry. Qual è la vostra specializzazione? Quale contributo date al mondo degli eventi in termini di creatività e soluzioni innovative?
Dal format alla consulenza, dal potenziamento delle dinamiche di engagement al cerimoniale e protocollo, dalla logistica alla progettazione e realizzazione di migliaia di mq di allestimento, dalla comunicazione fino alla certificazione sostenibile. La spinta a dare sempre quel quid in più a ogni evento ci ha condotto a essere i primi a proporre soluzioni innovative, come l’introduzione nel mondo dei congressi di tutte le nuove tecnologie e la creazione di accordi con le Università per riconoscere crediti formativi agli studenti. Ma quello che più ci contraddistingue è la passione con cui lavoriamo.
Può sintetizzare in tre aggettivi i vostri punti di forza?
Passionali, ottimisti, coraggiosi.
Qual è il vostro approccio a temi di attualità come la sostenibilità e la gender equality?
Crediamo fermamente nella sostenibilità. Oltre 10 anni fa abbiamo ottenuto la certificazione Iso 1400, a seguire la Iso20121 e la Ethical MedTech Europe. Una società fondata da una donna e femminista, poi, non può che avere a cuore anche il tema della gender equality, che abbiamo affrontato nella sua evoluzione sin dalle fasi embrionali. Nella selezione del personale oltre alle skill ed esperienze scegliamo le persone soprattutto per ‘attitude’ e i temi della sostenibilità e della gender equality sono prioritari in tale ricerca.
Il digitale sta ridisegnando l’approccio dell’intera filiera degli eventi. Come avete modificato la vostra offerta per rispondere alle nuove esigenze digital di mercato?
Abbiamo due dinamiche parallele: da un lato il digitale e, più avanti, i metaversi sempre più presenti negli eventi. Dall’altro assistiamo a una voglia fortissima di eventi in presenza. Per questo abbiamo lavorato innanzitutto sui format e poi sulle tecnologie creando eventi più brevi, interattivi, con mostre virtuali e un continuo lavoro sull’interazione con gli sponsor. Nel mondo corporate abbiamo creato soluzioni su misura facendo interagire gli stakeholder con artisti, registi, enologi, divulgatori, ecc., in ambienti digitali o ibridi.
A quante gare partecipa l’agenzia in un anno? Ci sono, invece, clienti con i quali portate avanti un rapporto duraturo ed esclusivo?
Dalle 30 alle 50 gare l’anno. Soprattutto PA. Abbiamo clienti del mondo associativo e corporate con cui il rapporto è di fiducia e dura anche da oltre 10 anni.
Può parlarci dei vostri obiettivi futuri?
Riprendere il percorso di crescita internazionale avviato prima del Covid; continuare la gestione del cambio generazionale (sono alla terza generazione, ndr) e continuare gli investimenti in innovazione e tecnologie.
Marina Bellantoni