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e20 n.118. Le professioni della sostenibilità

La sostenibilità è diventata una prerogativa per le aziende e, di conseguenza, anche per il mercato del lavoro. Pubblicata da International Corporate Communication Hub, ecco i risultati della ricerca condotta dalla comunicazione strategica (Cecoms) dell’Università Iulm.

La sostenibilità non è più percepita come un semplice accessorio alle pratiche di business, ma è diventata una colonna portante, una fonte di valore aggiunto e di vantaggio competitivo. In questo contesto, il ruolo delle professionalità interne e della comunicazione risultano di fondamentale  importanza.

Per questo motivo, il Centro di ricerca per la comunicazione strategica (Cecoms) dell’Università Iulm ha condotto la ricerca ‘Le Professioni della Sostenibilità: uno sguardo al mercato del lavoro’, pubblicata da International Corporate Communication Hub (www.icch.it) per proporre un’analisi 
approfondita delle professioni legate alla sostenibilità, delineando le competenze più richieste e suggerendo linee guida per la gestione del personale che soddisfino le richieste del mercato del lavoro orientate alla sostenibilità.

Allo scopo, sono state valutate circa 1.000 offerte di lavoro pubblicate su LinkedIn nel periodo che va da settembre 2022 a settembre 2023. 

GLI HIGHLIGHTS

L’analisi evidenzia una tendenza in crescita nella domanda di competenze verdi, con un incremento medio annuale del 15,2% nelle offerte di lavoro che richiedono tali competenze. 

Ciò conferma che la sostenibilità è diventata un criterio imprescindibile per l’occupabilità nel mercato del lavoro attuale.

Il report ha esplorato in dettaglio le diverse dimensioni lavorative legate alla sostenibilità, delineando un panorama lavorativo diversificato. 

Da una parte abbiamo i manager ambientali e di sostenibilità, che si occupano della strategia di sostenibilità aziendale; dall’altra, ci sono i comunicatori e gli esperti Esg che devono interpretare, gestire e consigliare in merito alle politiche Esg. Gli specialisti della vendita di tecnologie sostenibili e i consulenti della sostenibilità rappresentano figure chiave che connettono l’impegno aziendale con la pratica sostenibile.

Nel nuovo ecosistema aziendale, la comunicazione della sostenibilità ha assunto un ruolo centrale, diventando un veicolo essenziale per costruire la fiducia tra l’azienda e i suoi stakeholder. L’abilità di narrare in modo efficace e coinvolgente gli sforzi sostenibilidi un’organizzazione è cruciale per guadagnare legittimità sociale e per sostanziare la reputazione aziendale. La convergenza tra comunicazione della sostenibilità e sostenibilità aziendale è evidente. 

Le aziende sono alla ricerca di figure professionali che non solo attuino, ma anche comunichino efficacemente le iniziative sostenibili. Questo riflette una comprensione profonda che la comunicazione della sostenibilità non è una semplice trasmissione di informazioni, ma un mezzo per influenzare positivamente la percezione pubblica e favorire un cambiamento comportamentale sia interno che esterno all’azienda.

I SETTORI PIÙ ‘SENSIBILI’

Le offerte sono state selezionate in base all’inclusione di specifici termini chiave associati alla sostenibilità, coprendo un ampio spettro di 36 settori industriali diversi.

Il settore Servizi Professionali e Consulenza domina il campo (22% delle offerte), il che sottolinea un trend in cui le aziende si rivolgono a esperti esterni per integrare la sostenibilità nelle loro operazioni e strategie.

Segue da vicino l’Industria e la Manifattura, con il 20%, a testimoniare come la sostenibilità sia diventata una componente chiave anche nei processi produttivi. Il settore dell’Energia, che rappresenta il 10%, riflette la focalizzazione sulle pratiche sostenibili in un ambito tradizionalmente associato a grandi impatti ambientali, mentre il Settore Pubblico e il Non-Profit, con il 9%, indica l’impegno di queste entità verso la responsabilità sociale e l’etica organizzativa. 

Ict e Tecnologia (8%) dimostrano che la digitalizzazione e l’innovazione tecnologica stanno diventando sempre più legate a considerazioni sostenibili. Seguono i Servizi Finanziari (6%), Distribuzione e Retail e Costruzioni e Infrastrutture, entrambi al 5%. Questa distribuzione conferma una trasversalità della sostenibilità, che si infiltra in diversi settori, trasformandosi da un valore aggiunto a un requisito essenziale per le aziende moderne che mirano a essere competitive e responsabili.

CHI COMUNICA DI PIÙ 

La comunicazione della sostenibilità si conferma un filone strategico all’interno della più ampia narrazione della responsabilità aziendale.

Confrontando la distribuzione settoriale delle offerte di lavoro nella comunicazione con la distribuzione generale delle offerte in sostenibilità, vediamo che entrambe evidenziano una predominanza di alcuni settori chiave. 

Questo indica che la comunicazione non è solo un’appendice, ma un fattore intrinseca mentelegato alle strategie di sostenibilità delle organizzazioni. Questo può essere interpretato come un segno che le imprese stiano cercando di assicurarsi che le loro pratiche sostenibili siano adeguatamente trasmesse e percepite dal pubblico, riconoscendo che la comunicazione efficace è essenziale per il successo delle iniziative di sostenibilità. Anche in quest’area, il settore della Consulenza ha la quota più alta (13,8%) delle offerte di lavoro.

Segue il settore Energia (10,6%), mentre Ict e Commerciosono rispettivamente a quota 6 e 5,5%. Industria Chimica e Farmaceutica e Pubblica Sicurezza si attestano al 5%, seguiti da Beni di Consumo e Ong (4,6%). I Servizi Ambientali, quelli Bancari e Finanziari, di ricerca e il settore del 
Tempo libero, viaggi e Turismo, tutti al 4,1%,
 dimostrano che la comunicazione della sostenibilità è un tema trasversale. Fanalino di coda la PA con il 3,2%.

SOSTENIBILITÀ AZIENDALE, LE FUNZIONI LAVORATIVE RICHIESTE 

L’Ingegneria emerge come il settore più richiesto, con il 21,5%, sottolineando l’importanza delle competenze tecniche per lo sviluppo di soluzioni sostenibili; seguono Strategia/Pianificazione (17,8%), e Project Management (13%).

La Redazione/Revisione (10,7%), riflette la necessità di creare reportistica dettagliata e materiali comunicativi, mentre le funzioni Business Development e Analista, rispettivamente all’8% e 7,7%, indicano un focus sullo sviluppo di nuove opportunità di mercato e l’analisi dei dati. Seguono l’Informatica (7,3%), General Business, Legale, Relazioni Pubbliche e Risorse Umane (dal 3,7% al 2,3%), sottolineano il ruolo multifunzionale della sostenibilità.

I PROFESSIONISTI DELLA COMUNICAZIONE

Per quanto riguarda la comunicazione a primeggiare è la Redazione/Revisione (45,4%). Ciò evidenzia un bisogno di professionalità capaci di generare contenuti pertinenti e di revisionare materiali esistenti per assicurare l’allineamento con i principi di sostenibilità e comunicare efficacemente gli impegni dell’azienda verso pratiche sostenibili.

Al secondo posto, la Strategia/Pianificazione (33,1%) seguita dalle Relazioni Pubbliche (12,4%). La funzione dell’Analista (6,4%) è essenziale per interpretare i dati e fornire insight. Fanalini di coda il General Business (2%) e Formazione (0,8%).