Inchieste

Eventi, si riparte?/14. Colombo e Iop (AADV Entertainment): "Le aziende vogliono ripartire con gli eventi fisici già dall'autunno 2020, a patto che si tratti di format dai contenuti rilevanti e pertinenti"

Nella quattordicesima puntata dell'inchiesta di e20express sullo stato dell'arte della event industry post lockdown, l'intervento dei soci fondatori della sigla. Secondo i manager "gli eventi a carattere installativo rappresentano una soluzione interessante per far fronte alle limitazioni imposte in questo momento storico. Progetti di intrattenimento dal grande impatto visivo ed interattivi, concepiti per coinvolgere un pubblico ampio, ma poco per volta in un arco temporale più lungo, al momento rigorosamente outdoor".

"Nonostante l'interesse verso le nuove piattaforme virtuali sia elevato, la maggior parte di aziende, soprattutto quelle legate a certi settori, restano convinte che gli eventi in presenza offrano sempre una grande possibilità di costruzione di valore, attraverso appunto l’esperienza live, la condivisione di un momento memorabile e quindi l’interazione diretta tra il brand e il pubblico di riferimento". Lo hanno dichiarato sulla base di quanto osservato fino a questo momento, i soci fondatori di AADV Entertainment, Matteo Colombo e Erica Iop, rispettivamente CEO e Chief Strategy Officer dell'agenzia, interpellati per il quattordicesimo appuntamento di' "Eventi, si riparte?", l'inchiesta di e20express che intende far luce su quanto sta accadendo alla event industry nell'era della ripartenza post lockdown.

"Delle aziende con le quali siamo entrati in contatto nell’ultimo trimestre abbiamo notato le risposte ricevute in brevissimo tempo, a testimonianza del fatto che questo tema è sicuramente molto sentito. Queste si sono dette disposte a supportare, in qualità di sponsor, eventi e format, purché ovviamente dai contenuti rilevanti e pertinenti, già a partire da questo autunno 2020. Ci riferiamo principalmente a brand dei settori automotive, food&beverage, nonchè ai telefonici e ai tecnologici - continuano i manager -. Si tratta di realtà non disposte a rinunciare agli eventi come asset chiave e, al di là della sponsorship, che continuano a manifestare interesse anche verso le cosiddette formule ibride, un modo di fare eventi non nuovo, ma che ha conosciuto decisamente una notevole diffusione durante il lockdown".

Relativamente alla tipologia di eventi per i quali è più indicata in questo particolare momento storico l'organizzazione in presenzaMatteo Colombo Erica Iop commentano: "Senza ombra di dubbio per i lanci di prodotto. Iniziative sul territorio permetterebbero loro di ampliare le proprie quote di mercato andando a rafforzare, con progetti di visibilità, la presenza della marca in aree geografiche nelle quali sono deboli o presso nuovi target di pubblico. In questo caso gli eventi a carattere installativo rappresentano una soluzione interessante per far fronte alle limitazioni imposte in questo momento storico. Progetti di intrattenimento dal grande impatto visivo ed interattivi, concepiti per coinvolgere un pubblico ampio, ma poco per volta in un arco temporale più lungo, al momento rigorosamente outdoor. Una discreta domanda l’abbiamo rilevata anche dal mondo Mall e Retail, alla ricerca di nuovi contenuti per poter  attrarre ed intrattenere i propri clienti".

Ed è proprio la tipologia di eventi a carattere installativo che sta impegnando AADV in questo momento. "L’unico progetto che possiamo citare è quello già prodotto per Citylife Shopping District nelle scorse settimane (leggi news). Un’installazione oversize impattante e personalizzabile con il coinvolgimento del pubblico. Un’opera artistica che ha presidiato il piazzale di CSD a lungo, per poter gestire, in ottemperanza alle prescrizioni, i flussi di pubblico diluiti in un arco temporale più ampio. Lo sforzo più importante ha riguardato sicuramente le numerose, benchè giuste, prescrizioni da rispettare; se la pianificazione dell’evento non avviene con tempistiche adeguate, queste possono diventare un ostacolo" hanno spiegato Matteo Colombo Erica Iop

Parlando di eventi in sicurezza i manager hanno aggiunto: "Le misure anti-contagio ci hanno costretto a rivedere le procedure consuete per la salvaguardia dei partecipanti, pertanto la decisione stessa di partecipare o meno a un evento potrebbe dipendere da quanto siamo in grado di raccontare cosa è stato fatto per metterlo in sicurezza. Ecco che una comunicazione preventiva adeguata, magari anche attraverso un sito web dell’evento può rivelarsi uno degli strumenti più immediati ed efficaci per comunicare le misure adottate e descrivere le modalità di partecipazione".

Il digitale la fa ancora da padrone in questa fase dell'emergenza sanitaria in cui sono ripresi gli eventi dal vivo? In caso non sia così, quale il ruolo che il digitale continuerà ad avere per la event industry?

"Crediamo che il digitale sia un alleato fondamentale degli eventi live e sicuramente l’esperienza del lockdown ci ha permesso di esplorare più approfonditamente le potenzialità che possono essere messe al servizio della creazione di un’esperienza live di maggior valore. Costruire un percorso che porti all’evento live (che rimane comunque il culmine, la tappa finale, di una progettualità molto più ampia), condividere informazioni funzionali ad una partecipazione più completa e ad una fruizione più coinvolgente, generare contenuti utili a rafforzarne il ricordo positivo sono solo alcune delle opportunità che il digitale offre al live. Nessun padrone dunque, ma una sinergia sicuramente strategica."

Il 2020 sta volgendo al termine. Quale la prospettiva di chiusura per AADV e per la event industry in generale? "Qualcosa, come anticipato, si sta già muovendo, ma crediamo che i grandi numeri debbano attendere (purtroppo) la metà del prossimo 2021. Questo 2020 richiederà per noi, come per tanti, uno sforzo creativo e strategico ulteriore per ripensare, evolvere e costruire nuove opportunità. Stiamo lavorando comunque a due progetti natalizi (2020) sulla città di Milano e sviluppando un format legato al mondo food, che unisce il digital all’esperienza live “consegnata a casa”. Per il 2021 abbiamo in cantiere altri 3 progetti molto ambiziosi, tutti finalizzati alla produzione di format proprietari, mondo nel quale ci stiamo muovendo già da qualche tempo e che costituisce il nostro nuovo core business" hanno concluso Matteo Colombo Erica Iop.

MF