Inchieste

Gruppo FMA esce dalla Consulta. In forse anche It's Cool e Ambrosini

La notizia giunge all'indomani di un confronto già acceso interno ad AssoComunicazione, scatenato dalle dimissioni di McCann Erickson, che mette in discussione il valore rappresentativo dell'associazione. Anche nella Consulta degli Eventi c'è chi ha deciso di non rinnovare la propria iscrizione alla Consulta. A tutto questo si aggiunge - o meglio - fa da sfondo la crisi, che mette in difficoltà tutti i comparti, eventi compresi.

1925017644_de4f2ccbfb344.JPGNiente più squilli di trombe e fanfare celebrative. Anche il settore degli eventi ha subìto una brusca frenata a causa della cattiva congiuntura economica che ha caratterizzato la seconda metà del 2008 e tutto il 2009.

Per tastare il polso del mercato è sufficiente fare un giro nei corridoi di Assocomunicazione, tra le 19 Associate alla Consulta degli Eventi, per capire che l'atmosfera non è quella di festa.

Tutto è cominciato in Italia nel 2003-2004 con la corsa agli eventi, interpretati come la nuova chiave di volta del mercato della comunicazione. Dopo gli anni del boom - la crescita vigorosa del mercato nel 2005 con un investimento globale di 960 mln di , e nel 2006 con 1.100 mln di (+14.5% rispetto all'anno precedente) - il 2007 ha rappresentato un anno di consolidamento con 1.200mln di investiti in eventi [fonte il nostro Monitor sugli Eventi in Italia nel 2007, Astra Ricerche]. Nonostante le previsioni ottimistiche, anche il 2008 si è assestato più o meno sui livelli di crescita dell'anno precedente (+8% nominale e 4% reale, pari a 1.300mln di ). E per il 2009? Le previsioni, pubblicate a giugno da Assocomunicazione nello studio 'Comunicare Domani 2009', davano il mercato degli eventi in Italia sostanzialmente stabile o con un incremento nominale del +3,8%, cifra sicuramente significativa se messa a confronto con la crisi del mercato pubblicitario e persino con gli altri comparti del below [fonte Comunicare domani 2009, Centro Studi AssAPServizi], ma non sufficiente per dare una spinta reale al segmento.

Con tutta probabilità, alla chiusura di quest'anno le cifre andranno lette al ribasso, a causa della crisi che non ha risparmiato nessuno. Già a giugno Marco Gualdi, responsabile ricerche settore marketing integrato di AssoComunicazione, nel presentare i dati, sottolineava come 'il sentiment dei principali operatori [del mercato degli eventi, ndr] fosse caratterizzato dall'attesa di una crescita molto moderata dovuta alla riduzione dei budget stanziati piuttosto che alla numerosità dei progetti realizzati'.

Oggi le agenzie associate alla Consulta, nata nel 2007 per dare voce a un settore di mercato in rapida ascesa, navigano a vista. Sono afflitte da problemi struttuali come, ad esempio, la stretta al credito operata dalle banche (leggi le inchieste sul credit crunch pubblicate da e20express), i ritardi nei pagamenti, la riduzione dei budget da parte delle aziende. Soffrono la concorrenza delle agenzie di pubblicità, di rp e dei centri media, che hanno allargato la loro offerta includendo gli eventi nei servizi proposti. Oppure addirittura penalizzate dall'annullamento degli eventi: lanci di prodotto, convention o quant'altro già programmati e poi revocati all'ultimo minuto.

Il fatturato di quest'anno, per la maggior parte delle associate, è calato con una forbice che va dal -10% al -60% per i casi più gravi. Poche riusciranno a chiudere in pareggio, tra queste le agenzie che diversificano la propria offerta, completandola con la logistica, le promozioni e l'advertising . In controtendenza con il mercato, K-Events, controllata di Filmmaster Group, prevede addirittura di chiudere il 2009 con una percentuale di aumento a due cifre. Ma il mood generale è ben lontano dall'essere ottimista. Dopo People & Partners, uscita dalla consulta a fine 2008 a causa di enormi difficoltà finanziarie che l'hanno portata alla chiusura, alcune agenzie mettono in forse la propria iscrizione per il 2010 alla consulta, altre hanno già deciso di non rinnovarla. Il Gruppo FMA ha già dato disdetta, per motivi che prescindono totalmente da quello economico; potrebbero seguire, stando ai rumor raccolti sul mercato, anche Ambrosini & Associati e It's Cool Events, quest'ultima protagonista di un recente riassetto radicale, che in esclusiva ha spiegato a e20express che "La Consulta rappresenta un’associazione valida e professionale, ma attualmente farne parte non rispecchia uno dei nostri primari interessi”.

Certo, in un momento come questo, in cui l'associazione è stata scossa da un acceso dibattito interno scatenato dalle dimissioni di McCann EricKson - che ne ha messo in discussione il ruolo rappresentativo - anche i rumors provenienti dalla Consulta non consentono all'Associazione di lavorare serenamente sulle tematiche dell'economia reale.

Resta da capire se l'uscita delle agenzie dalla Consulta è riconducibile a questo confronto o è di natura economica - ricordiamo che l'iscrizione ad Assocomunicazione varia da agenzia ad agenzia e si basa sul fatturato. La posizioni delle agenzie di eventi, come ha potuto constatare e20express nel suo giro di microfoni, è variegata, e se da una parte ci si interroga sul ruolo dell'Associazione nei confronti delle istituzioni e del governo, la maggior parte delle associate esprime la propria fiducia verso l'associazione confermando la propria iscrizione.

Viola Venturelli