Premi
BEA ITALIA 2015 - Primo premio Evento Non Profit / Sociale a 'Ferite a Morte' di Mismaonda
Sensibilizzare il grande pubblico sul dramma del femminicidio attraverso la lettura dei monologhi scritti da Serena Dandini da parte di noti personaggi del mondo dello spettacolo e della cultura. Obiettivo raggiunto.
Organizzatore: Mismaonda
Data: 30 giugno 2014 - 30 giugno 2015
Target: uomini e donne di ogni età, estrazione sociale e culturale
Location: Milano (Expo 2015), Tunisi, Istanbul, Città del Messico, Lisbona, Tbilisi
Budget: fino a 50.000 euro

Produzione Audio/Video/Luci: un set up di grande impatto, che si avvale di una videoproiezione verticale (16:9 invertito) e di un solo leggio in scena. La scena buia è illuminata da un cono di luce, che cade sulla lettrice per fornire risalto alla sua figura.
Allestimenti/Scenografie: la scena si compone di un grande schermo verticale videoproiettato, che come un libro animato sfoglia le storie protagoniste di ciascun reading. Ogni ingresso in scena è visto come un capitolo. Sul video appare il titolo della lettura tratta dal romanzo di Serena Dandini e il nome della lettrice che la porta in scena.
Media Mix: 'Ferite a Morte' è un blog che raccoglie e diffonde notizie sul tema della violenza alle donne, informazioni sui centri di accoglienza, segnalazioni, storie, appuntamenti, iniziative nate sulla scia dei testi di Serena Dandini.

Risultati: avere cultura significa possedere consapevolezza di sé e del proprio mondo. ‘Ferite a Morte’ ha richiamato l’opinione pubblica, dei media e delle istituzioni sul tema del femminicidio perché la protezione della vita e della libertà delle donne non può essere dimenticata o disattesa.
Credits: Carlo Gavaudan (producer), Olga Merlin (direttore tecnico), Martina Malaisi (segreteria organizzativa), Mariangela Pitturru (ideazione), Serena Dandini (regia, testi), Mikkel Garro (video).
Data: 30 giugno 2014 - 30 giugno 2015
Target: uomini e donne di ogni età, estrazione sociale e culturale
Location: Milano (Expo 2015), Tunisi, Istanbul, Città del Messico, Lisbona, Tbilisi
Budget: fino a 50.000 euro
PER VEDERE IL VIDEO DELL'EVENTO, CLICCA QUI
Obiettivi: fare cultura, avere coscienza, far conoscere il dramma del femminicidio per sensibilizzare.
Idea creativa e descrizione: il termine cultura deriva dal verbo latino colere ‘coltivare’. Fare cultura per ‘Ferite aMorte’ significa coltivare una speranza: fermare il femminicidio.
Obiettivi: fare cultura, avere coscienza, far conoscere il dramma del femminicidio per sensibilizzare.
Idea creativa e descrizione: il termine cultura deriva dal verbo latino colere ‘coltivare’. Fare cultura per ‘Ferite aMorte’ significa coltivare una speranza: fermare il femminicidio.
Donne del mondo dello spettacolo, della cultura e della società civile si sono mobilitate nel progetto che ha inteso sensibilizzare il più possibile l’opinione pubblica sul dramma del femminicidio. Emma Bonino, Nan Golin, Lidia Ravera, Lella Costa, Claudia Cardinale, Christy Turlington, Nona Hendryx, Valeria Golino, Cherie Blair, Nicoletta Mantovani, regina Noor di Giordania (per citare solo alcuni nomi) hanno dato voce a un immaginario racconto postumo delle vittime leggendo sui palchi del mondo i monologhi scritti da Serena Dandini.

Produzione Audio/Video/Luci: un set up di grande impatto, che si avvale di una videoproiezione verticale (16:9 invertito) e di un solo leggio in scena. La scena buia è illuminata da un cono di luce, che cade sulla lettrice per fornire risalto alla sua figura.
Allestimenti/Scenografie: la scena si compone di un grande schermo verticale videoproiettato, che come un libro animato sfoglia le storie protagoniste di ciascun reading. Ogni ingresso in scena è visto come un capitolo. Sul video appare il titolo della lettura tratta dal romanzo di Serena Dandini e il nome della lettrice che la porta in scena.
Media Mix: 'Ferite a Morte' è un blog che raccoglie e diffonde notizie sul tema della violenza alle donne, informazioni sui centri di accoglienza, segnalazioni, storie, appuntamenti, iniziative nate sulla scia dei testi di Serena Dandini.
Al blog sono associati una pagina Facebook e un profilo Twitter, utili da un lato a rendere virale la diffusione dei contenuti, dall’altro a concentrare in quel luogo virtuale una comunità di uomini e donne uniti dalla necessità e dall’urgenza di questa battaglia di civiltà.

Risultati: avere cultura significa possedere consapevolezza di sé e del proprio mondo. ‘Ferite a Morte’ ha richiamato l’opinione pubblica, dei media e delle istituzioni sul tema del femminicidio perché la protezione della vita e della libertà delle donne non può essere dimenticata o disattesa.
Credits: Carlo Gavaudan (producer), Olga Merlin (direttore tecnico), Martina Malaisi (segreteria organizzativa), Mariangela Pitturru (ideazione), Serena Dandini (regia, testi), Mikkel Garro (video).