Premi
Bea Italia. Tre società associate Assorel sul podio
Importanti affermazioni per tre società associate Assorel che hanno conseguito riconoscimenti al BEA Awards 2010, consolidata manifestazione italiana e internazionale di eventi di comunicazione.
(evento 'Principe di Savoia. The Place To Be')
FiloComunicazione ha infatti vinto il Premio nella Categoria ‘Miglior Notorietà e Ritorno Stampa’ con 'Principe di Savoia. The Place To Be' per il cliente Principe di Savoia - Dorchester Collection, mentre MSL Italia ha ottenuto il riconoscimento per la Categoria ‘Low Budget’ con 'MSL Italia si sposta, spostiamo MSL Italia', relativa al trasloco dell’agenzia stessa.
(evento 'MSL Italia si sposta, spostiamo MSL Italia')
Premiata anche Conca Delachi, secondo classificato nella Categoria ‘Ricorrenza’ con 'The Values of a Family Watch Company' per Patek Philippe.
Secondo il Presidente Assorel, Beppe Facchetti, si tratta di un fatto che merita riflessioni più generali sullo sviluppo attuale del mondo della comunicazione, alle prese con una forte crisi globale, cui singole aziende o interi settori rispondono in modo diverso, in molti casi in netta controtendenza.
"È il segno – secondo Facchetti – che si fa strada una nuova comunicazione integrata, in cui il fattore relazionale assume sempre maggiore rilievo. Al di là della soddisfazione per i successi dei nostri soci in ambiti significativi, si è notato – nei risultati del Premio ma ancor prima nei dibattiti della due giorni milanese - l’importanza di una sempre maggiore integrazione tra azienda e cliente, agenzie di eventi e agenzie di comunicazione, soprattutto per l’aspetto consulenziale strategico delle RP".
(evento 'The Values of a Family Watch Company')
Secondo Assorel, prevale in sostanza, in questo nuovo mix di generi diversi di comunicazione, un dato caratteristico: la ricerca da parte dei committenti di un risultato non effimero e transitorio, ma di lungo periodo. “E che questo sia accaduto nell’ambito di una grande rassegna di eventi, un tempo legati solo all’emotività e alla spettacolarità – ha concluso Facchetti – è un dato ancor più significativo”.