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Il Bea World si schiera contro l’invasione dell’Ucraina e sospende la partecipazione delle aziende e strutture russe al Festival della Live Communication
Quello che sta accadendo in Ucraina è qualcosa che fino a qualche giorno fa era semplicemente impensabile.
Il governo della Federazione Russa sta conducendo nei confronti dell’Ucraina un’aggressione sanguinosa e ingiustificata violando i confini e i diritti di un popolo indipendente e sovrano. Le immagini di morte e devastazione non possono lasciare indifferenti e impongo una presa di posizione chiara e decisa.
Per questo motivo gli organizzatori del Bea World Festival hanno deciso di sospendere la partecipazione al più autorevole premio internazionale dedicato alla live communication delle strutture che hanno sede nei confini della Federazione Russa, fino a quando non prevarranno le armi del buon senso e della diplomazia.

“La nostra è una posizione contro l’attuale governo della Russia e non contro i professionisti della event industry russa – afferma Salvatore Sagone (in foto), organizzatore del Bea Festival - con molti dei quali mi legano anni di collaborazione, di stima e di autentica amicizia. Posso anche dire che la maggior parte della comunità russa degli eventi è contraria a questa assurda guerra. Ho ancora in mente le immagini di gioia e fratellanza che hanno caratterizzato le recenti edizioni del Festival, che ha sempre cercato di costruire ponti tra culture e linguaggi diversi. Oggi è però necessario stare dalla parte di chi sta soffrendo per una guerra ingiustificata e contro chi sceglie le armi e la sopraffazione come strumento di confronto. Ci sentiamo quindi vicini al popolo ucraino di cui condividiamo il dolore e i lutti che lo stanno affliggendo. Siamo inoltre pronti a riaccogliere le agenzie e le aziende russe nel nostro Festival non appena verrà ristabilita la pace e rispettata l’indipendenza dell’Ucraina”.