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Il designer Antonio Pio Saracino per il trofeo Eni

Il giovane designer ha ideato e realizzato il nuovo trofeo Eni per i vincitori della tappa di Sachsenring (Germania) di Moto GP e di quella di Budapest (Ungheria) del Campionato Mondiale Piloti di Formula 1.

Antonio Pio Saracino, protagonista di numerose installazioni e performance artistiche in campo internazionale, ha realizzato il nuovo trofeo Eni della tappa di Sachsenring (Germania) di  Moto GP e Budapest (Ungheria) del Campionato Mondiale Piloti di Formula 1.

saracino copia.JPGProtagonista di primo piano nel mondo racing, impegnata nella valorizzazione della ricerca tecnologica e in linea con la propria strategia di comunicazione, che valorizza giovani talenti under 30 provenienti da tutto il mondo offrendo loro inedite modalità di collaborazione, Eni, con TBWA\Italia, ha affidato al designer italiano, che attualmente vive e lavora a New York, il compito di rappresentare in chiave dinamica e contemporanea  il proprio tradizionale logo del cane a sei zampe. Opere d’arte e progetti di Saracino sono stati esposti in gallerie d’arte e musei in tutto il mondo, tra cui Roma, New York, Bruxelles, Mosca, Cordoba e Sydney.

Antonio Pio Saracino ha saputo trasformare, attraverso un software di alta tecnologia, il corpo del cane, le gambe e la fiamma che esce dalla bocca in linee di forza, accentuando il movimento e la veloce dinamica dell'animale a sei zampe, il cui corpo del cane viene fuso insieme agli altri elementi in flussi energetici che avvolgono l'intero trofeo. Il lavoro concettuale di Saracino è stato quindi tradotto in stereolitografia nella sua realizzazione tridimensionale dall'azienda belga Materialise.
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I flussi di forza che presentano il movimento del cane celebrano la velocità dei piloti del Campionato Mondiale di Moto GP e Formula 1. Questi stessi flussi e linee di forza sono sinuosi ed energici come le geometrie liquide del petrolio e del gas naturale distribuiti da Eni

Il marchio ideato da Luigi Broggini nel 1953 è chiamato oggi a confrontarsi con una pluralità di significati ben più ampia rispetto al passato, ma dimostra tuttora, grazie anche alla reinterpretazione artistica di Saracino, di saper mantenere il filo rosso con una storia di oltre sessant’anni, fatta di sfide e successi.