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Premio Arete 2010, al via le iscrizioni per la settima edizione

Aperte le iscrizioni, che si chiuderanno il 22 ottobre 2010. La settima edizione del premio alla comunicazione responsabile si propone al massimo livello istituzionale e d’impresa. La premiazione si terrà il 15 novembre nelle sede ABI a Roma.

Giunto alla settima edizione, il Premio Aretê (in greco un percorso virtuoso di pensiero, sentimento e azione) segnala alla business community in particolare e all’opinione pubblica in generale, i soggetti che si sono distinti per l’efficacia della comunicazione nel rispetto delle regole della responsabilità. 

stef.JPGIl premio, promosso da Pentapolis insieme a Confindustria, da quest’anno vede anche la partecipazione della Commissione Europea e dell’ABI - Associazione Bancaria Italiana - in collaborazione con associazioni, fondazioni e istituzioni attive nel sociale (tra gli altri Sodalitas, Anima, Legambiente, Manageritalia, Fondazione Pubblicità Progresso, Cittadinanzattiva, Ascai, Alta Scuola Impresa e Società dell’Università Cattolica di Milano, Monza Research Institute). Presidente della giuria è il Ministro dell'Ambiente Stefania Prestigiacomo (nella foto).

L’evento di premiazione, che si terrà il 15 novembre 2010 a partire della ore 9,30 presso la sede ABI a Roma, si colloca nell’ambito della Settimana della Cultura d’Impresa di Confindustria che quest’anno celebra il centenario dalla sua fondazione. Tema della giornata sarà la Missione Educativa delle imprese.  

Il Premio Aretê sarà consegnato dal Ministro dell’Ambiente, Stefania Prestigiacomo e dal Presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia. Alla presenza del Vice Presidente della Commissione Europea Antonio Tajani e del Presidente dell’ABI Giuseppe Mussari.

Le iscrizioni si chiuderanno il 22 ottobre 2010. Regolamento e modalità di iscrizione sono disponibili all’indirizzo www.premioarete.com

Enzo Argante, Presidente di Pentapolis/PremioAretê commenta: “Il Premio è indirizzato a aziende pubbliche e private, editoriali e finanziarie, enti e associazioni, agenzie di pubblicità e case di produzione, chiunque e a qualsiasi titolo si relazioni con i consumatori/utenti attraverso tecniche e tecnologie di comunicazione, di informazione, di intrattenimento ha l’opportunità di proporre forme e contenuti che abbiano una reale funzione educativa e che contribuiscano alla definizione di nuovi format. Perché l’elemento strategico chiave della comunicazione - informazione - intrattenimento non può più essere unicamente l’aspetto creativo fine a stesso, ma la capacità di rendere responsabile il messaggio. La comunicazione responsabile non è una comunicazione di solidarietà o di funzione sociale, ma si ascrive alle attività correnti di una azienda che veicola informazioni chiare, concrete e di valore, sia nell’ambito delle iniziative editoriali e di intrattenimento che sui prodotti e sui servizi che vende. L’azienda che comunica in modo responsabile contribuisce ad accrescere il proprio valore economico, rafforza il rapporto con i portatori di interesse, svolge un ruolo diretto nella formazione della coscienza collettiva per un futuro sostenibile”.