Premi
Si apre la 46^ edizione del Premio Suzzara
Dopo le due ultime edizioni dedicate rispettivamente alla scultura e alla pittura, la 46° edizione del Premio Suzzara, curato da Claudio Cerritelli con la collaborazione di Bruno Bandini e Luigi Sansone, propone una riflessione sui linguaggi creativi dell’attualità considerati dal punto di vista di una concezione sinestetica dell’arte come interazione tra diverse percezioni sensoriali.
Con 'Nuove Sinestesie', questo il titolo del Premio Suzzara 2008 e dell'omonima mostra che rimarrà aperta al pubblico dal 21 settembre al 2 novembre 2008, il Premio Suzzara - nato nel 1948 per volontà di Dino Villani e Cesare Zavattini, e che ha visto nel corso della sua storia partecipare artisti quali Carlo Carrà, Umberto Boccioni, Renato Guttuso, Aligi Sassu - prosegue il suo progetto informativo nei confronti della realtà artistica contemporanea, sia come continuità con lo sperimentalismo linguistico del secondo ‘900 sia come apertura verso nuove forme di comunicazione visuale.
In tal senso, la rassegna propone esempi di ricerca di diverse generazioni di artisti che si avvalgono di molteplici modalità espressive, dalla pittura alla scultura, dall’istallazione all’arte ambientale, dall’uso della fotografia all’immagine digitale. Viene inoltre proposto un omaggio all’artista Lamberto Pignotti che, oltre a firmare la copertina del catalogo, proporrà una selezione di opere del lungo percorso di ricerca, legato fin dagli anni Sessanta alle problematiche pratico-teoriche del concetto di 'sinestesia'.
Il Premio, come da tradizione, prevede l’acquisizione delle due opere vincitrici da parte del Comune di Suzzara, che andranno a far parte della 'Collezione del Premio Suzzara', a oggi la più importante raccolta di opere esistente in Italia in grado di documentare una vicenda artistica, Realista o Neorealista, che insieme al cinema e alla letteratura, ha contrassegnato per un lungo periodo la cultura del nostro Paese.
Gli artisti vincitori, oltre a essere premiati con un assegno del valore di 5.000 euro, riceveranno, come da tradizione, un cavallo e un puledro, a significare simbolicamente la saldatura tra il lavoro culturale e il lavoro del contadino.
Il catalogo, oltre alla documentazione fotografica di opere dei partecipanti al Premio, comprende testi critici dei curatori in cui saranno affrontate le tematiche legate al concetto di sinestesia, dal futurismo fino all’attualità.