Interviste

Le pubbliche relazioni viste da MN - Gruppo Mediante

Intervista ad Andrea Scrosati, co-fondatore e presidente di Mn.

MN è una realtà che opera nel mondo delle relazioni pubbliche dal 1997 quando Andrea Scrosati e Umberto Maria Chiaromonte hanno dato vita a una piccola struttura nella capitale.

Dopo nove anni e dopo l'apertura di due sedi a Roma e a Milano, MN è cresciuta per fatturati e collaboratori, collocandosi tra le prime aziende italiane del settore.
Ne è prova il recente risultato presente nella classifica Assorel pubblicata il 14 novembre: secondo tale classifica MN, facente parte insieme a Eprcomunicazione del Gruppo Mediante, si colloca al quarto posto dopo solo  Barabino & Partners, la stessa Eprcomunicazione e Cohn & Wolfe. L'incremento registrato rispetto al 2004 e di 5,5 punti percentuali.
 
andrea_scrosati copia.JPG
e20express ha sentito il co-fondatore e presidente, Andrea Scrosati (nella foto), per  un commento su tali risultati e, più in generale, sul lavoro dell'agenzia romana.

Dottor Scrosati, è soddisfatto, fuori da ogni retorica, del posizionamento di MN nella classifica Assorel?
Direi di sì anche se devo precisare, per una questione di onestà intellettuale, che in questa classifica, non compaiono i dati di fatturato di alcune aziende che hanno deciso di non partecipare all'analisi Assorel: dunque  il secondo e il quarto posto sono solo indicativi.
Ciò detto, siamo soddisfatti di un trend  più in generale che premia il fatto di essere un gruppo italiano completamente indipendente nato nove anni fa.
Rispetto alla storicità di alcune grosse agenzie di relazioni pubbliche, MN è decisamente giovane, e nonostante questo ogni anno siamo cresciuti e abbiamo prodotto lavoro.

Quali, secondo lei, i fattori che hanno determinato il successo del vostro lavoro?
Innanzitutto credo che il mercato si stia evolvendo e che le aziende cerchino soluzioni tailor made, soluzioni, cioè, pensate e costruite su misura. Si guardi, per esempio, alla gestione di crisi che è uno degli aspetti più rilevanti e recenti del mercato: l'agenzia preposta a questo tipo di compito dovrebbe “mangiare bere e ragionare” con e come il cliente. Ecco, riteniamo che MN sappia lavorare pensando a ogni specifica situazione con un'attenzione commisurata alla realtà con cui si interfaccia.
Certo, nei primi due anni il mio socio ed io pensavamo a una struttura che avesse una limitato campo di azione ma il dato territoriale, cioè il fatto di aver scelto la città di Roma, è stato fondamentale e ha favorito il nostro sviluppo. A Roma, infatti, si trovavano quelle aziende pubbliche che alla fine degli anni '90 hanno avviato un processo di privatizzazione (si pensi a Enel) e che si sono dovute confrontare, anche attraverso la comunicazione, con criteri di mercato.
Sempre a Roma è stanziato tutto il comparto delle Tlc con aziende come Telecom, Vodafone e Wind che hanno investito costantemente in comunicazione.
Ultimo, ma non ultimo, Roma è la città delle istituzioni politiche e della pubblica amministrazione. Da oltre un  decennio la comunicazione politica è stata investita da un profondo cambiamento: in questo senso non si può non  pensare alla figura stessa di Silvio Berlusconi da una parte, o dei Ministri Visco e Bersani dall'altra, tra i primi ad avere dato importanza delle pubbliche relazioni.
Ecco, l'essere riusciti a cogliere queste opportunità offerte dai cambiamenti in corso, ha permesso alla nostra agenzia di crescere e di acquisire una competenza riconosciuta.

Tra i vostri clienti si contano aziende internazionali come Sky, Fox ed Eurosport.  Che cosa chiedono a un'agenzia di pubbliche relazioni interamente italiana?
Effettivamente il fatto che 50%  dei nostri clienti siano internazionali è un notevole dato di conferma: oggi, a differenza di ieri, le multinazionale straniere cercano da parte di un'agenzia pr italiana una competenza e un know-how locale. Solo dieci anni fa le aziende straniere arrivavano in Italia con contratti già stipulati dalla casa madre magari situata dall'altra parte del mondo.

MN detiene la maggioranza dell'agenzia di comunicazione visiva 2BCom e il 23% dell'istituto di ricerche di mercato, Coesis s.p.a. In che termini queste due partecipate hanno contribuito al valore di MN?
Innanzitutto  preciso che il 31 dicembre 2005 l'istituto di ricerca Coesis è stato venduto.
In ogni caso nel bilancio Assorel 2005 pubblicato due settimane fa compaiono i dati di fatturato di Coesis , non sarà ovviamente così per quello del 2006.
Tuttavia, per rispondere alla domanda, posso dire che in termini di fatturato sia Coesis che 2BCom non hanno mai inciso in maniera significativa, mentre si sono rivelate fondamentali in termini di sistema in quanto ci hanno permesso di costruire un intero percorso coi nostri clienti.
Partiamo da 2BCom. L'idea che un'azienda affidi a un'agenzia di relazione pubbliche il piano strategico di media relation e, disgiuntamente, demandi a un partner grafico esterno se non addirittura a un'agenzia pubblicitaria con cui magari ha un contratto sul below, è, secondo la mia esperienza, un grande errore strategico.
Viene meno, infatti,  quella coerenza  necessaria tra il contenuto e il contenitore della comunicazione.  Se la qualità delle relazioni pubbliche  deve essere alta, altrettanto vale  per ciò ne è  “cornice”. Quindi avere inglobato 2BCom rientra nella volontà di offrire ai nostri clienti un  percorso completo che non trascuri la produzione di materiale grafico e di tutto quello che sositene il discorso comunicativo.
Analogo discorso per quanto riguarda Coesis, con cui  continuiamo a collaborare. All'origine di questo rapporto c'è l'intento di porre rimedio a un problema storico delle pubbliche relazioni in Italia come all'estero: la misurabilità dell'efficacia.
Con Coesis, MN offre al cliente un percorso di ricerca quali-quantitativo durante e dopo la campagna sia in ambito commerciale che istituzionale.
In questo senso, proprio per avvalorare maggiormente il contributo apportato da Coesis e per non incorrere in una sorta di conflitto di interesse, non ci sembrava corretto mantenere la nostra partecipazione societaria.

Che risultati vi aspettate al termine del 2006?
Alla fine di quest'anno ci attendiamo un'ulteriore crescita, che senza l'apporto di Coesis,  sarà a questo punto  interamente supportata da MN.

Margherita Baroni