Interviste

Next Group, esperienza e talento da podio. Jannarelli: "Guardiamo fiduciosi al 2022 prevedendo una crescita del fatturato del 60% rispetto al 2021"

Nel triennio precedente la pandemia Next ha vissuto una crescita importante. Ha chiuso il 2019 con 60 milioni di fatturato, di cui 42 realizzati grazie ai grandi eventi. Numeri che le hanno permesso, anche per il 2020/21, di essere tra le prime 50 agenzie di eventi nel mondo.

Ecletticità. Questo è uno degli aspetti che da sempre contraddistingue Next Group. Una caratteristica che in momenti di difficoltà ha consentito al team di affrontare situazioni complesse, di inventare nuovi schemi e avere sempre la possibilità di una soluzione in più.

Nel triennio precedente la pandemia Next ha vissuto una crescita importante. Ha chiuso il 2019 con 60 milioni di fatturato, di cui 42 realizzati grazie ai grandi eventi. Numeri che le hanno permesso, anche per il 2020/21, di essere tra le prime 50 agenzie di eventi nel mondo.

“Il 2021 - spiega il presidente Marco Jannarelli (in foto)- è stato un anno difficile, con una contrazione di fatturato che però è stata ben affrontata e ben assorbita. Next è una realtà molto consolidata sul mercato, non ha solo le spalle larghe, ma anche tanta esperienza e tanta professionalità, fattori sempre fondamentali per affrontare i periodi meno semplici".

"Abbiamo iniziato il 2022 con ottimi risultati e una previsione di crescita del fatturato del 60% rispetto all’anno appena trascorso. Va da sé, che le attuali contingenze internazionali hanno inevitabilmente fatto sorgere nuove incognite. Proseguiamo nello sviluppo sui mercati esteri, percorso intrapreso negli anni precedenti la pandemia, continuando ad esplorare nuovi orizzonti internazionali in attesa di una ripartenza anche in questa direzione“– prosegue Marco Jannarelli.

“Nel corso degli anni - precisa Jannarelli - il Gruppo è cresciuto non solo innovandosi attraverso investimenti in tecnologia, ma anche mettendo a segno importanti acquisizioni mirate a completare e integrare la propria offerta di consulenza e servizi. Non c’è dubbio, anche in questa direzione si orienteranno le nostre strategie 2022

Il clima che si respira in Next è sempre sereno e collaborativo, grazie al forte senso di responsabilità dei suoi professionisti e alla capacità di condividere le competenze che li caratterizza. Come spiega Piero Durat, creative director Next Group: “In Next, tutti puntano al risultato come un obiettivo di squadra. Questo fa sì che ci sia molta collaborazione e scambio continuo di informazioni. Il tutto crea una buona atmosfera: persone di lunga esperienza lavorano fianco a fianco con colleghi molto giovani, senza preconcetti reciproci”.

Tutte queste caratteristiche hanno consentito al Gruppo di salire più volte sul palco del Bea Italia e del Bea World per ricevere riconoscimenti alla propria creatività. Sono nove, per esempio, i premi vinti quest’anno, compreso l’argento quale ‘Best Event Agency’.

“Siamo sempre alla ricerca di nuovi modi e nuovi linguaggi - spiega Mauro Martelli, executive creative director Next Group -, e mai come
in questi due anni questa caratteristica è risultata determinante per rimanere sul mercato come uno dei player più importanti nel mondo degli eventi. Il riconoscimento, quindi, è per noi motivo di orgoglio, perché vede premiato un approccio al lavoro sempre teso a trovare nuove strade per costruire eventi, in qualunque forma possano essere, di successo”.

“È un premio che ci rende molto orgogliosi - ha aggiunto Simone Coggi, head of business Next Group - e che certamente è tanto più gradito in questo momento ‘particolare’: siamo riusciti a mantenerci su uno standard qualitativo alto rimettendoci al lavoro con grande umiltà e grande impegno, addomesticando nuovi linguaggi e scardinando in alcuni casi vecchie logiche di comunicazione ed evento. E lo abbiamo fatto sfruttando la nostra principale caratteristica: se permettete una metafora calcistica, siamo una squadra fatta da un mix unico di esperienza e di talento, e siamo in grado di andare in gol con tanti schemi diversi e in qualsiasi tipo di partita”.

Quali sono i punti di forza di ‘#Beyond Imagination | SF90 Spider World Premiere’ (Ferrari), vincitore di ben tre premi?

(Coggi) Per il primo evento virtuale di lancio di una Ferrari, abbiamo portato il pubblico in una location digitale ‘oltre la realtà’, in un luogo immaginario e immaginifico, tutto immaginato in Cgi. È stato il primo passo per trasmettere il pathos delle caratteristiche eccezionali dell’auto, che però, al contempo, è stata raccontata da coloro che quell’auto hanno disegnato e creato. Il giusto mix tra vir- tuale e reale, in sostanza. E credo che questa sia un insegnamento importante anche per il futuro.

Tra i riconoscimenti, anche quello per la ‘Digital Transformation’. Quanto è ed è stata fondamentale in questi ultimi due anni?

(Coggi) È un percorso che abbiamo dovuto affrontare tutti. Fortunatamente eravamo, e siamo, ben attrezzati per attingere al nostro bagaglio non solo di conoscenza tecnica, ma anche e soprattutto culturale, per modificare e adattare i linguaggi dell’evento a una realtà diversa e in evoluzione. Le basi solide pagano sempre, e un cambio di paradigma non sarà mai una improvvisazione, se sei preparato. E quindi sotto con il digitale, l’ibrido, il Metaverso, siamo pronti!

(Durat) Non c’era scelta. Abbiamo continuato a esistere e lavorare con successo perché abbiamo imparato velocemente a fare il nostro mestiere in versione digitale.

Un premio italiano e uno internazionale anche a ‘Born To Farm’ (Massey Ferguson - Agco Corp.). Quali elementi ne hanno decretato il trionfo?

(Durat) Capacità di dialogo e comprensione delle dinamiche del cliente, grande lavoro di squadra e una discreta dose di entusiasmo.

‘Nel Tempo di una storia’ (Assolombarda e Museimpresa) vince un oro quale ‘Evento Educational/Formazione’. Quali i suoi plus?

(Damiani) La forza del progetto è aver compreso che i contenuti dei musei d’impresa possono essere assolutamente rilevanti per un pubblico giovane, a patto che si trovi il mezzo, Instagram, la modalità, le Instagram Stories, e il linguaggio, l’occhio di Simone Bramante, per farlo arrivare a loro. Quan- do la scuola fa di tutto per rendersi comprensibile, senza per questo svilire il suo contenuto, compie
la sua missione educativa nel senso più ampio del termine. Ecco in questo caso io penso che abbiamo fatto scuola.

Quali, invece, i motivi del successo riscosso da ‘Xmas Family Day 2020’ (Coca-Cola Hbc Italia) e ‘Centoundici. | Confindustria - Assemblea 2021’?

(Martelli) Il successo del progetto Coca-Cola nasce dall’intenzione di creare un evento che, seppur digitale, potesse trasmettere il calore e la vicinanza di una festa di Natale. Ci siamo riusciti cercando di allontanarci il più possibile dalle logiche digitali e virtuali e dalla spettacolarizzazione tecnica. Siamo andati nella direzione opposta, provando a costruire un format ‘analogico’ con la più ampia interazione live e reale con le persone. Abbiamo regalato 90 minuti di divertimento e di calore a oltre 1.000 persone che in quel momento erano in lockdown.

(Damiani) ‘Centoundici’ è un progetto di grande innovazione, perché strumenti tradizionali, come il cinema, sono stati utilizzati in modo non convenzionale per veicolare un messaggio profondamente politico. Il film vuole portare l’attenzione della politica e dell’opinione pubblica sul comparto della cultura e dello spettacolo pesantemente colpito dalla crisi legata al covid ed è latore di un messaggio sul ruolo che Confindustria si candida, a fianco del Governo e delle parti sociali, a ricoprire nell’opera di ricostruzione post pandemica.

Quanto è possibile ritrovare della vostra filosofia e del vostro modus operandi all’interno dei progetti vincitori?

(Durat) Tutto. Li abbiamo fatti noi e riflettono quello che siamo.

(Martelli) In ogni nostro progetto si riconoscono le qualità di Next. La forza strategica dietro la costruzione del progetto di comunicazione, le scelte creative, e soprattutto la scrupolosa attenzione ai dettagli sia in fase progettuale che nella realizzazione esecutiva. La capacità di pensare progetti importanti unita all’altissima forza produttiva che fa di ogni progetto Next un’esecuzione eccellente.

(Coggi) Il talento o l’esperienza? La creatività o il buon senso? La sperimentazione o la fattibilità? La muscolarità o il l’economicità? Non sono antitesi, anzi. È proprio il nostro modo di essere e di lavorare, in Next, a tenere insieme gli estremi. Tutti i progetti che realizziamo sono frutto di questo approccio, frutto di chi siamo noi. Cervelli, cuori, mani che hanno nomi e cognomi di persone di grande talento, di grande esperienza, di grande intelligenza, di grande dedizione (grazie, ragazzi!).Tutte persone 41 dichiaratamente e appositamente diversissime le une dalle altre, ma al contempo tutte entusiaste e in grado di dare contributi eccezionali. E secondo me questo si vede nei nostri progetti.

Marina Bellantoni