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A Roma giornalisti e comunicatori a confronto
Ieri mattina a Roma, presso l’Auditorium dell’Enel, si è tenuto il convegno “Informazione ed Energia”, promosso ed organizzato da Wec Italia.
Durante la tavola rotonda sono state affrontate ed approfondite le tematiche dell’informazione nell’ambito delle questioni energetiche.
Al fine di poter meglio interpretare il rapporto tra aziende e media i protagonisti della comunicazione delle industrie e i protagonisti dell’informazione si sono riuniti per discutere insieme dei nuovi linguaggi dell’energia, delle crisi energetiche nel panorama internazionale e di molto altro.
Gilberto Callera, Presidente di Wec Italia, ha introdotto il convegno.
Alessandro Lanza, Direttore Esecutivo della Fondazione Eni Enrico Mattei, ha presentato lo studio dell’Osservatorio sulla Percezione delle Questioni Energetiche, istituito al fine di accertare il grado della conoscenza da parte dell’opinione pubblica sulle problematiche energetiche. Sono stati presentati i risultati emersi dall’indagine svolta dall’Osservatorio su un campione rappresentativo della popolazione italiana, di età compresa tra i 25 e i 55 anni. È stato chiesto agli italiani in che modo cerchino di contenere i consumi di energia: il 58% dichiara di lasciare meno luci accese in casa; il 37% utilizza gli elettrodomestici nelle fasce serali; il 24% utilizza meno gli elettrodomestici, mentre solo il 6% dichiara di accendere il condizionatore solo se necessario.
Alla tavola rotonda hanno partecipato Gianni di Giovanni, Direttore Comunicazione Eni; Vittorio Meloni, Direttore Relazioni Esterne Banca Intesa; Gianluca Comin, Direttore Comunicazione Enel; Roberto Napoletano, Direttore de Il Messaggero ed infine Pierlugi Magnaschi, Direttore dell’Ansa.
Gianni di Giovanni ha affrontato il tema della comunicazione energetica in tempo di crisi sottolineando come sia cambiato lo scenario energetico dagli anni ’90 ad oggi e come aumenterà la domanda globale di gas. La conseguenza di tale aumento potrebbe far nascere situazioni problematiche come quella che si è verificata l’inverno passato quando la Russia ha diminuito la fornitura di gas all’Italia.
Vittorio Meloni ha esposto il progetto di Banca Intesa e Fondazione Cariplo “Project Malawi”, piano a lungo termine che vede coinvolte quattro organizzazioni umanitarie per portare medicinali gratuiti ai malati di Aids del Malawi. A tal fine sono stati stanziati 9 milioni di euro da spendere nel corso di tre anni per combattere una piaga che sta decimando le popolazioni africane.
Gianluca Comin ha osservato come, al giorno d’oggi, uno dei migliori veicoli della comunicazione sia il blog, ovvero il diario telematico cui si può accedere solo attraverso la rete Internet. Ha inoltre proseguito commentando le difficoltà che le aziende incontrano nel tentativo di comunicare i propri contenuti, mentre ci sono blogger che riescono ad accendere facilmente l’interesse di media e pubblico.
Il comune denominatore di tutti gli interventi è stato la “sindrome” NIMBY, acronimo che sta per not in my back yard, ovvero non nel mio giardino. La sigla NIMBY rappresenta l’atteggiamento di coloro che si oppongono all’insediamento territoriale di impianti ed infrastrutture nelle vicinanze della propria area di residenza, di qui non nel mio giardino. Sono ben 139 gli impianti progettati o in corso di realizzazione in Italia che nel 2005 sono stati oggetto di contestazione da parte delle comunità locali.
Chicco Testa, Presidente del Comitato Organizzativo di Rome2007, ha moderato la tavola rotonda e ha ricordato che nell’ambito del Congresso Mondiale dell’Energia verranno approfondite queste ed altre tematiche da relatori del calibro di Bill Gates, magnate dell’informatica, a cui sta particolarmente a cuore lo sviluppo di fonti di energia alternativa e pulita.