Evento musicale

Jova beach Party fa 'volare' 100 mila persone a Linate per la tappa conclusiva di un tour che a Milano ha segnato il record di ricavi con 6 mln di euro

Ci ha pensato il capoluogo lombardo a dare ossigeno a un tour tanto grandioso quanto oneroso con costi di produzione tra il milione e il milione e mezzo a concerto per le 16 tappe su spiaggia, che hanno spostato ogni volta una carovana di oltre 50 tir lungo la penisola per 7mila chilometri ciascuno. Protagonista, la musica, anche quella degli ospiti convocati e in arrivo da tutto il mondo, così come la tutela dell'ambiente e la causa del plastic free.

Un occhio alla musica e uno all'ambiente per il tour che durante tutta l'estate ha portato sulle spiagge, ma anche a Plan De Corones e nell'area dell'aeroporto milanese chiuso per ristrutturazione, qualcosa come 560 mila spettatori.

Per la serata milanese, invece, sono arrivati in 100 mila. Inizialmente la tappa a Linate non era prevista nel tour ed è stata aggiunta dopo la cancellazione di quella ad Albenga, in provincia di Savona, a causa dell’erosione delle spiagge per le mareggiate.

La tappa di Linate è stata quindi organizzata in sei settimane, con un palco raddoppiato a 330 metri di lunghezza e un incasso record di circa 6 milioni di euro a dare ossigeno a un tour tanto grandioso quanto oneroso con costi di produzione tra il milione e il milione e mezzo a concerto per le 16 tappe su spiaggia, che hanno spostato ogni volta una carovana di oltre 50 tir lungo la penisola per 7mila chilometri ciascuno.

Anche a Milano protagonista la musica, quella degli ospiti convocati e in arrivo da tutto il mondo, così come la tutela dell'ambiente e la causa del plastic free. "E' stata un'impresa ciclopica - ha commentato la presidente di WWF Italia Donatella Bianchi - e quando Lorenzo ci ha contattato abbiamo dovuto pensarci bene. E' stata una sfida che abbiamo accettato perché la lotta alla plastica e ai cambiamenti climatici non è qualcosa che può essere discusso solo tra addetti ai lavori, ma deve andare oltre".

Partner del tour fin dalla sua fase di studio, il WWF ha seguito anche la parte delle polemiche a tema ambientale, nate in occasione di alcune tappe del tour. "Sono state diffuse molte fake news - ha commentato Bianchi - che abbiamo smontato dimostrando che si stavano dicendo falsità. Tutto è stato fatto con attenzione e cura. E' anche capitato di lasciare la spiaggia meglio di come l'avevano trovata, come a Castel Volturno. Nelle polemiche ci sono stati anche molti personalismi. Questo tour è stata la più grande campagna sulla plastica mai fatta".

Dai rifiuti prodotti durante il tour, grazie al riciclaggio dei materiali, sono stati realizzati diversi prodotti (panchine, biciclette, piastrelle in plastica che saranno utilizzate per costruire accessi per disabili in un'oasi del WWF, ma anche coperte per la Protezione Civile) che saranno donati ai comuni che hanno ospitato i concerti.

Sul fronte della musica suonata, anche la tappa milanese del Jova Beach Party è stata una festa con molti personaggi coinvolti. Tra i tanti che sono saliti sui palchi all'ombra della torre di controllo milanese, Paolo Baldini, Cacao Mental, Ex-Otago, Takagi & Ketra, Rkomi e Benni Bennassi. Dal Niger è arrivato invece Bombino e dal Mali Fatoumata Diawara. A sorpresa, rispetto agli ospiti annunciati, nella scaletta di ospiti sul palco di Lorenzo sono stati inseriti anche Tommaso Paradiso, l'ormai ex Thegiornalisti, oltre a Salmo.

Jovanotti soddisfatto domenica mattina, post eveno, ha postato: "Mi sono reso conto che nelle foto di ieri ho sempre il sorriso stampato in faccia". Lo show man ha vinto una scommessa che lasciava molte incognite sulla tenuta logistica di un’area che storicamente non si era mai prestata a un evento così mondano. 

MF