Evento non profit
Al via il progetto 'Officine Musicali Freedom Sound'
La Fondazione Antonio Carlo Monzino con Roland e Ibanez insieme per il progetto 'Officine Musicali Freedom Sound'. Successo per la performance dei detenuti del Carcere di Bollate con Cesareo come guest star.
Grande successo per la prima esibizione ufficiale del progetto 'Officine Musicali Freedom Sound': il 5 novembre alcuni detenuti del carcere di Bollate (MI) hanno dato vita a uno spettacolo musicale che li ha visti interagire sullo stesso palco con musicisti professionisti capitanati da Cesareo, chitarrista di Elio e le Storie Tese.
L’evento è stato possibile grazie al contributo della Fondazione Antonio Carlo Monzino, con il supporto di Roland e Ibanez – due marchi simbolo nel mondo degli strumenti musicali, celebri per la qualità e l’innovazione dei loro prodotti – che supportano un importante progetto di crescita e rieducazione incentrato sulla musica, condotto presso il Carcere di Bollate.
Alla Casa di Reclusione, presa a modello in tutta Italia per la formazione e il reinserimento al lavoro dei detenuti, è stata effettuata una donazione di strumenti musicali a sostegno di un progetto educativo innovativo. Innovativo perché totalmente autogestito: l'intraprendenza dei detenuti e il sostegno degli educatori hanno portato alla creazione di uno spazio attrezzato, per fare musica all’interno del carcere per il quale, con l’occasione, la divisione Monsound di Carisch ha donato un impianto XXL di amplificazione per la musica dal vivo.
Attraverso la Fondazione Antonio Carlo Monzino – nata nel 1999 allo scopo di promuovere i valori sociali, formativi e culturali della musica – le due aziende hanno scelto di supportare il progetto, mettendo a disposizione gli strumenti necessari per dare ai detenuti la possibilità di suonare, creando vere e proprie band che spaziano tra generi musicali diversi – dal rock anni ’60 e ’70 al rap, dall’hip hop all’elettro pop. Accanto a questi progetti, cresce ogni giorno la 'scuola di musica': detenuti che insegnano ad altri detenuti a suonare strumenti, a scrivere canzoni, ad esprimere attraverso le note e le parole i propri sentimenti e le sensazioni di vivere in reclusione.
L’evento rientra tra le attività del progetto 'Salva la musica' attraverso il quale, con la creazione di aule di musica, donazione di strumenti ed altre iniziative, la fondazione Antonio Carlo Monzino contribuisce a fornire ai giovani l’opportunità di ritrovarsi, di sentirsi parte di un gruppo, di trovare un’alternativa. L’apprendimento della musica, infatti, attiva, stimolando il lavoro di gruppo, migliora l’apertura al processo cognitivo, genera autostima, dimensiona l’ego, ponendo il ragazzo all’ascolto dell’altro e mettendolo nella necessità del rispetto delle regole, educandolo ai valori positivi della pacifica convivenza civile.
"La musica è sacrificio, è impegno, è rimettersi in gioco – dichiara Marco Caboni, uno dei detenuti che ha dato vita, oltre un anno e mezzo fa, al progetto di rieducazione musicale all'interno del Carcere di Bollate – ed è grazie a questa esperienza che vediamo giorno dopo giorno la gente cambiare, vivere in maniera nuova la propria condizione di detenuto. Il concetto di 'musicoterapia' assume qui una valenza nuova, perché attraverso l'aggregazione e l'interazione siamo riusciti ad esprimere emozioni tenute nascoste per anni. Questo progetto, creato ad immagine e somiglianza dei valori fondanti l'amministrazione della struttura carceraria, ci ha permesso di puntare sulla nostra volontà per realizzare una crescita personale e sociale".
"Siamo grati alla Fondazione Monzino e alle aziende Roland e Ibanez – dichiara Lucia Castellano, Direttrice del Carcere di Bollate – e felici di questa iniziativa, che libera le migliori energie dei nostri ospiti e rende la vita più gradevole per tutti".

