Evento non profit

Wind scende in campo con il torneo dell’Integrazione

Il torneo dell’Integrazione Wind Cup prevede la partecipazione di 64 squadre miste di italiani e stranieri per un totale di circa 800 iscritti. La manifestazione si svolgerà nei mesi di giugno, luglio e settembre a Firenze, Genova, Milano, Parma, Reggio Calabria, Roma, Torino e Udine.

Wind, in collaborazione con il  patrocinio del Comitato Olimpico Nazionale Italiano, “scende in campo” con la Wind Integration Cup, un torneo di calcio a 5 squadre, miste, oreg.JPGtra italiani e stranieri. La manifestazione si svolgerà nei mesi di giugno, luglio e settembre a Firenze, Genova, Milano, Parma, Reggio Calabria, Roma, Torino e Udine. (nella foto, Mauro Accroglianò, Direttore Marketing Mobile Consumer di Wind)

Il torneo dell’Integrazione Wind Cup prevede la partecipazione di 64 squadre per un totale di circa 800 iscritti. La fase finale, sarà disputata nel centro sportivo Giulio Onesti all’Acqua Acetosa di Roma, e si concluderà con l’assegnazione della Wind Integration Cup. Per l’occasione è prevista una cena multietnica aperta a tutti i partecipanti e alle loro famiglie e amici, animata da gruppi musicali delle diverse etnie. Un momento di festosa e concreta vicinanza tra i popoli.
Wind sostiene numerose iniziative a favore delle comunità straniere presenti in Italia, confermando la sua attenzione verso le tematiche sociali e contribuisce all’integrazione tra i popoli di diversa etnia e religione.

Per Mauro Accroglianò, Direttore Marketing Mobile Consumer di Wind: “L’azienda è stata la prima compagnia telefonica mobile italiana ad intuire le reali potenzialità del mercato etnico, proponendo tariffe semplici e trasparenti per chiamare i propri cari sia in Italia sia all’estero e offre servizi dedicati di customer care in lingua  madre e la diffusione di materiale informativo fino a dodici lingue”. “In particolare - continua il manager -Wind, in linea con la strategia rivolta al segmento etnico, ha realizzato una partnership che consentirà di effettuare il trasferimento internazionale del credito in mobilità”.