Evento sportivo
Milano Cortina 2026. Maria Laura Iascone: “Racconteremo l’Italia attraverso emozione, talento e bellezza”
Nel percorso di avvicinamento ai Giochi Olimpici e Paralimpici Invernali di Milano-Cortina 2026, cresce l’attenzione sul nuovo format delle cerimonie 'diffuse', un modello innovativo che unisce tradizione e sperimentazione, nel segno dell’identità italiana.
A parlarne in occasione della presentazione della Cerimonia di apertura delle Olimpiadi, è Maria Laura Iascone, Direttrice delle Cerimonie, che ha sottolineato il valore culturale e simbolico del progetto.
"Stiamo raccontando una complessità reale, fatta di migliaia di persone che da anni lavorano per questo evento. Le cerimonie diffuse non sono solo una novità tecnica, ma un nuovo format culturale che potrà essere applicato anche in futuro. Ancora una volta, come italiani, stiamo innovando lo spirito stesso delle cerimonie olimpiche", ha dichiarato Iascone.
Le cerimonie saranno un racconto corale che coinvolgerà territori, volontari e grandi talenti italiani, per trasmettere al mondo l’orgoglio e la passione del Paese.
"Sarà un racconto di emozione che dovrà far sentire l’orgoglio degli italiani. Racconteremo i nostri territori, il valore dello sport e dell’Italia intera, grazie al lavoro congiunto di migliaia di persone e volontari che contribuiscono con passione a questo obiettivo comune", ha spiegato.
Fulcro del progetto sarà la celebrazione dell’eccellenza italiana, concetto cardine della narrazione delle cerimonie.
"Eccellenza è un termine che stiamo usando perché è nel cuore del nostro racconto, legato strettamente al concetto di armonia, che è il tema centrale della cerimonia. Raccontare la nostra eccellenza significa raccontare l’essenza dello spirito italiano. L’Italia è un luogo dove arte, musica, cultura, persone e natura convergono in una grande armonia, creando un’atmosfera costante di bellezza senza tempo", ha sottolineato Iascone.
Il racconto, ha aggiunto la manager, attraverserà la storia millenaria del Paese, rendendo omaggio ai suoi protagonisti e ai simboli che ne rappresentano l’anima creativa. "Ripercorreremo la nostra storia, racconteremo figure come Leonardo da Vinci, i grandi esploratori come Colombo, e daremo spazio ai pilastri del Made in Italy: la moda, il design, il patrimonio artistico e l’artigianato. Sarà un racconto estremamente emozionante, che mostrerà al mondo come l’Italia ha sempre saputo trasformare la tradizione in avanguardia".
Infine, Iascone ha ribadito che le cerimonie saranno un manifesto del talento italiano: "Metteremo in risalto il talento e la creatività del nostro Paese, la nostra capacità di creare bellezza e di emozionare. Racconteremo al mondo ciò che da sempre rende l’Italia un punto di riferimento: l’armonia tra arte, cultura e umanità".
Con questa visione, Milano-Cortina 2026 si conferma non solo un evento sportivo di portata mondiale, ma anche un progetto culturale e simbolico, capace di raccontare l’Italia attraverso emozione, innovazione e bellezza.
Maria Ferrucci