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Trenord vince il premio dell'Editore Innovazione nella Comunicazione Digitale agli NC Digital Awards 2025. Garavaglia: "Parliamo ai giovani e raccontiamo il valore del treno, tra social, nuovi linguaggi e prossimità con il cliente"

Il riconoscimento è stato ottenuto grazie a un progetto di rinnovamento che ha rivoluzionato il modo di comunicare con i clienti, puntando su social media, linguaggi freschi e coinvolgenti, e una strategia mirata alle nuove generazioni. Paolo Garavaglia, Direttore Comunicazione, Relazioni Territoriali e Sostenibilità, racconta come l’azienda abbia abbandonato il tono istituzionale tradizionale per costruire una relazione più diretta e quotidiana con i viaggiatori. Al centro della visione di Trenord ci sono innovazione, prossimità al cliente e valorizzazione del viaggio in treno come esperienza sostenibile e di qualità. L’obiettivo è ambizioso: portare un milione di persone al giorno sui treni lombardi entro il 2030, accompagnati da un brand sempre più vicino, umano e reattivo, anche grazie alle tecnologie emergenti come l’intelligenza artificiale.

Negli ultimi anni Trenord ha avviato una importante operazione di rinnovamento della propria comunicazione, puntando su un cambio di paradigma che va ben oltre il restyling dell’immagine. Un’evoluzione che ha visto protagonista l’apertura ai social media e a linguaggi più accessibili, con l’obiettivo dichiarato di intercettare un pubblico giovane e costruire una narrazione contemporanea attorno al valore del viaggio in treno.

C’era bisogno di un grande rinfresco”, spiega Paolo Garavaglia, alla guida della comunicazione di Trenord,  che agli NC Digital Awards 2025 ha ricevuto il premio dell'Editore Innovazione nella comunicazione digitale. . “Abbiamo scelto di affrontare il mondo dei social con coraggio, parlando a chi oggi frequenta le scuole superiori e domani sarà un utente abituale. Vogliamo che il treno sia percepito non solo come mezzo di trasporto, ma come un’esperienza che restituisce tempo e valore”.

Questa nuova visione ha portato Trenord a rivedere completamente il tono di voce aziendale, abbandonando il registro istituzionale per adottare uno stile più diretto, empatico, quotidiano. Un linguaggio che mira a costruire prossimità con i clienti, raccontando non solo il servizio ma anche il paesaggio attraversato, i territori serviti, e persino “le prossime fermate della vita” di chi viaggia.

Al centro di questo processo ci sono le persone. Non solo i destinatari del messaggio, ma anche chi lo crea. Garavaglia sottolinea l’importanza di circondarsi di innovatori, figure capaci non solo di immaginare il cambiamento, ma di guidarlo. “Gli innovativi sono quelli che vanno avanti, gli innovatori sono quelli che portano gli altri avanti. E noi cerchiamo giovani capaci di farlo”.

Questa filosofia si riflette anche nella scelta dei mezzi e dei partner. Il futuro della comunicazione di Trenord passerà sempre più per le tecnologie emergenti, intelligenza artificiale in primis. “Non ci interessa solo dire che la useremo, ma capire come, quando e perché potrà davvero aiutarci a essere più vicini ai nostri clienti, offrendo risposte rapide e pertinenti”.

Tutto questo con un obiettivo ben preciso: aumentare significativamente il numero di passeggeri giornalieri in Lombardia. Oggi sono circa 800 mila; la sfida è raggiungere quota un milione entro i primi anni del 2030. Un traguardo ambizioso, per cui la comunicazione gioca un ruolo strategico: “Dobbiamo convincere le persone, in particolare le nuove generazioni, che questa mobilità è possibile, sostenibile e vantaggiosa”.

E per misurare l’efficacia del percorso intrapreso, Trenord monitora costantemente i principali KPI legati alla percezione del brand e all’esperienza del cliente. Perché – come ricorda Garavaglia – la reputazione di un’azienda passa inevitabilmente dallo sguardo di chi ogni giorno sceglie di salire a bordo.

Davide Riva