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Cagnetta (Media Italia): “Con la nuova suite di tool predittivi per l’analisi dell’audience e la pianificazione media, basata su I.A. e Machine Learning, acquisiti 17 nuovi clienti nel 2022”

Non ha ancora un nome ufficiale ma ha già conquistato il mercato: oltre alle nuove acquisizioni, infatti, anche altre 7 aziende e 8 editori/concessionarie hanno scelto la nuova suite di strumenti previsionali messa a punto dall'agenzia per l’analisi delle audience e la pianificazione media. Ai margini dell’incontro con la stampa presso l'headquarter torinese del Gruppo Testa, Valentino Cagnetta, amministratore delegato del centro media, ribadisce ai microfoni di Advexpress Tv come sono nati e come funzionano i tool sviluppati internamente.

Ai margini dell’incontro con la stampa di oggi pomeriggio presso la sede torinese del Gruppo
Testa, (leggi news), Valentino Cagnetta, amministratore delegato di Media Italia, ha ribadito ai microfoni di Advexpress Tv come è nato e come funziona la nuova suite di strumenti per l’analisi e la pianificazione basati sull’Intelligenza Artificiale.
“Abbiamo pensato che fosse giunto il momento, anche in ambito media, di avere strumenti di
nuova generazione – esordisce Cagnetta –. Non trovando particolare soddisfazione nell’offerta
delle software house, sostanzialmente invariata da ormai molti anni, abbiamo utilizzato il periodo pandemico e post-pandemico per ragionare sugli strumenti che avremmo voluto avere a disposizione.

E li abbiamo realizzati da soli utilizzando i linguaggi ‘R’ e ‘Python’ che ci hanno consentito di lavorare su delle grandissime basi di dati – che noi preventivamente omologhiamo e rendiamo ‘digeribili’ – sia sullo storico degli investimenti pubblicitari o delle audience televisive e non solo, sia soprattutto, e questo è l’aspetto più interessante, per interloquire con le macchine e la loro capacità previsionale”.

Media Italia aveva già presentato uno strumento dedicato all’Audience Forecasting, ricorda
Cagnetta, ma poiché, come si dice, l'appetito vien mangiando, “Abbiamo sviluppato in casa
un’ulteriore serie di strumenti basati su Artificial Intelligence e Machine Learning. La suite
completa comprende infatti sia tool di analisi delle audience, dalla parte social ai media più
tradizionali come radio, affissione o televisione, sia di quella degli investimenti pubblicitari,
rivalutati – avverte però Cagnetta – secondo concetti e metodologie completamente diverse
da quelle che solitamente il mercato utilizza”.

Messo a punto il tool previsionale delle audience Media Italia è andata avanti: “Ci è sembrato
opportuno completare il passaggio successivo e abbiamo sviluppato un software di
pianificazione interamente automatizzato, alimentato appunto dai dati di audience. In totale
parliamo di oltre un migliaio di break su base settimanale, per 31 target differenti per altre 40-50 tipologie di formati pubblicitari all'interno del sistema video. Moltiplicando tutte queste variabili è chiaro che ne deriva una mole di dati che nessun umano riuscirebbe a gestire, tanto meno tutte le settimane”.

L’output del sistema arriva in pochissimi secondi, sgravando in modo incredibile il lavoro dei
planner, televisivi in particolare, consentendo quindi l’abbattimento dei tempi di lavorazione e di
conseguenza dei costi. Cagnetta esprime chiaramente la sua soddisfazione non solo in
termini di semplificazione del lavoro ma anche dal punto di vista del business: “Da gennaio
a oggi abbiamo acquisito 17 nuovi clienti – spiega l’AD di Media Italia – che appartengono
sostanzialmente a una tipologia atipica per il mercato come lo conosciamo, dal settore insure-tech alle versioni ‘2.0’ di un'ampia gamma di aziende, e che sono rimaste colpite dal nostro nuovo approccio e dalla sua capacità di analisi previsionale molto trasparente”.

Ma non solo, perché anche la soddisfazione da un punto di vista economico è arrivata
praticamente immediatamente: “Siamo infatti in grado di customizzare il più possibile questi
strumenti sulle esigenze specifiche e dei clienti, e altre 7 aziende, che per contratti in essere o
determinati dall'internazionale non possono o non potranno mai venire a lavorare con noi nel
planning & buying, questi strumenti se li sono comprati. Così come hanno fatto 8
concessionarie/editori. Questo certifica la bontà del lavoro che abbiamo fatto e continuiamo a
fare”.