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Discovery Restart. Piscopo: “Con forza e resilienza l’impresa italiana pronta a rimettersi in moto. E per le PMI è il momento migliore per comunicare in tv”

In questa intervista che inaugura il progetto con cui ADC Group e Discovery Media intendono offrire idee e spunti che possano ispirare la media business community nella nuova fase di ripartenza, il General Manager racconta la strategia anti-crisi della concessionaria. Dopo un primo trimestre con una crescita a doppia cifra e un leggero calo a marzo, nel bimestre aprile -maggio la company è riuscita a contenere gli effetti pesanti della pandemia grazie a una politica che ha valorizzato audience altissime, campagne di brand e identificato nuovi clienti. C'è grande voglia di ripartire tra gli imprenditori italiani rivela Piscopo, che sottolinea come per le piccole e medie imprese sia la fase migliore per investire in televisione grazie ad ascolti al massimo e prezzi al minimo.

Prende il via con l’intervista a Fabrizio Piscopo, General Manager di Discovery Media'Discovery Restart', un progetto innovativo ideato da ADC Group insieme alla concessionaria per offrire spunti di riflessione, idee e contributi che possano essere di ispirazione per la media business community nell'attraversare la nuova fase di ripartenza, una sfida che tutto il mercato dovrà affrontare .

Discovery Restart si propone come un contenitore di interviste, punti di vista, insight, focus e approfondimenti riguardanti il mondo dei media e tutti gli aspetti ad esso correlati.

Un'iniziativa, come ben indica il nome stesso, che nasce sull'onda di un approccio proattivo della concessionaria che ha immediatamente reagito alla crisi identificando nuove soluzioni di business per far fronte a uno scenario caratterizzato da grandi cambiamenti nella domanda e nell'offerta pubblicitaria, nella fruizione dei media e nei consumi.

Nei mesi più critici il mercato ha mostrato una doppia velocità riflette Piscopo. A fronte di un ottimo andamento degli Alimentari e di una tenuta di Finanza, Assicurazioni e Pharma, c'è stata una flessione della GDO (soprattutto per le difficoltà degli Ipermercati periferici che hanno risentito delle misure restrittive per la mobilità), un calo pesante di Turismo, Ristorazione e Automotive (settore che aveva in cantiere diversi lanci nel passaggio dalla benzina all'ibrido e all'elettrico). Sul fronte dei media, all'exploit del piccolo schermo e della rete ha fatto da contraltare il crollo di OOH e radio.

Dopo un primo trimestre con una crescita a doppia cifra e un calo contenuto a marzo, nel bimestre aprile -maggio anche Discovery Media, spiega il manager, ha subito l'impatto della crisi sanitaria.

Il Gruppo Discovery, leader nell'intrattenimento con un portfolio multipiattaforma di 9 canali in chiaro ( Real Time, Nove, Dmax, Giallo, Motor Trend, Food Network, HGTV - Home & Garden TV, K2 e Frisbee ) e  4 canali pay (Discovery Channel, Discovery Science, Eurosport 1 ed Eurosport 2), tuttavia, è riuscito a 'parare bene il colpo' beneficiando della brillante crescita delle audience televisive e digitali registrata durante il lockdown e della richiesta, da parte degli italiani, di programmi divertenti e di evasione dopo un interesse iniziale per notizie sulla pandemia nella sua fase più acuta. “Il nostro palinsesto non ha mai mollato in termini qualitativi perché abbiamo continuato a produrre da remoto” sottolinea  Piscopo, ottenendo ottimi risultati di ascolto e nuovi clienti in portfolio.

Del resto la concessionaria ha suggerito ai propri inserzionisti nuovi stimoli e possibilità di pianificazione e molte aziende hanno sfruttato l'opportunità di sostituire campagne di prodotto con comunicazioni di brand e con al centro i valori di marca. Contenuti valorizzati peraltro dalle iniziative speciali costruite ad hoc dalla company per i clienti.

La politica anti-crisi di Discovery Media l'ha inoltre portata a cercare nuovi settori e clienti, come le app del web e le marche alimentari meno note, che hanno pianificato in tv beneficiando delle grandi audience dei canali e delle piattaforme Discovery e dei più bassi costi di accesso. Allo stesso modo le assicurazioni hanno lanciato nuovi prodotti e le banche hanno promosso l'home banking.

Questa combinazione di fattori ha consentito al mezzo televisivo, e anche alla concessionaria, di attutire l'impatto della crisi. 

“I budget vanno rivisti da qui a fine anno, non riusciremo a raggiungere l'obiettivo previsto" commenta il manager che però ricorda l'andamento molto positivo nei primi tre mesi del 2020.

Riguardo alla chiusura del mercato pubblicitario, Piscopo si dichiara più ottimista rispetto alle stime di un calo a doppia cifra diffuse da alcuni centri media come, ad esempio, GroupM che prevede una chiusura tra il -17% e il -20% (leggi news)  e, considerando i segnali di ripartenza di giugno, prevede una chiusura d’anno con una flessione single digit in virtù dell’ottimo trimestre iniziale.

Infine Piscopo manifesta fiducia per la ripartenza dell'Italia nei prossimi mesi: c'è grande voglia di rimettersi in moto tra gli imprenditori italiani rivela il manager, ricordando come lavoro, idee, forza e resilienza siano valori portanti del nostro tessuto imprenditoriale ed è convinto che se il Governo riuscirà a rifinanziare in breve tempo quel grande capitale dell'Italia rappresentato dalle piccole media imprese, il bel Paese ripartirà.

Un nuovo corso che passa anche dal coraggio di investire in pubblicità da parte delle PMI: questo è il momento migliore, osserva il manager, per comunicare,  con ascolti al massimo e prezzi al minimo. Le audience, infatti, anche in questa fase 2 si sono mantenute alte visto il perdurare di abitudini e pratiche acquisite durante il lockdown come smartworking, più tempo trascorso in casa e maggiore fruizione dei programmi televisivi.

Discovery, conclude Piscopo, è pronta per affrontare questo nuovo scenario e lo ha dimostrato a maggior ragione durante il momento più difficile dell'emergenza garantendo business continuity, massima efficienza e tutelando i propri lavoratori con misure di sicurezza ed economiche, seguendo protocolli internazionali.