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Grandi spazi, centralità della location e innovazione tecnologica continua gli asset strategici di The Studio, che cambia pelle e rivoluziona il set-up

Ne ha parlato ai nostri microfoni Romain Sabella, direttore creativo di Hub Studio, società proprietaria della tecnologia di The Studio che vanta tra i propri partner Clonwerk, STS Communication, Icet Studios e Nexim per lo sviluppo e la massa in onda dei contenuti digitali.

A soli 10 mesi dalla inaugurazione dei Milano City Studios, il cuore tecnologico-produttivo della società The Studio sta cambiando pelle in adeguamanto alle nuove esigenze degli operatori del settore degli eventi e della comunicazione video.  Un importante investimento ne ha ampliato le potenzialità con un nuovo assetto tecnologico che alza la qualità degli eventi in live streaming ma apre anche le porte del The Studio alle produzioni pubblicitarie e cinematografiche, fino alla gestione di format tv

Oggi facciamo il punto su questa evoluzione tecnologica con Romain Sabella, creative director di Hub Studio, società proprietaria della tecnologia di The Studio che vanta tra i propri partner Clonwerk, STS Communication, Icet Studios e Nexim per lo sviluppo e la massa in onda dei contenuti digitali.

"Quello che abbiamo cambiato principalmente è stato il set-up del led. Quello cubico precedentemente installato aveva molti aspetti positivi ma ci siamo resi conto che per alcune produzioni, soprattutto quelle cinematografiche, era preferibile un grande led leggermente curvo ed avvolgente per evitare l’inconveniente dell’angolo visibile in mezzo. Da due pareti da 5 mt per 4 mt di altezza più un pavimento di 5x5, siamo passati a un'unica parete led di 11 metri di larghezza per 3.50 metri di altezza e, conseguentemente, abbiamo allargato anche il pavimento a 11x4 mt di profondità" spiega Romain Sabella.

Un set molto più grande dunque che insieme alle importanti dimensioni dgeli spazi a disposizione dei clienti, rappresenta il cavallo di battaglia della struttura perché come precisa Sabella: "I clienti possono pensare e realizzare eventi più complessi. La grandezza della scena porta il grande vantaggio del rispetto delle normative anti-Covid sul distanziamento sociale, e lo abbiamo visto nell'evento Ducati Lenovo Team 2021 (lanciato in diretta streaming su SkySport e sui canali digital Ducati in vista del nuovo campionato MotoGp), dove a un certo punto avevamo 7 persone sul palco senza mascherina con la corretta distanza tra loro. A questo aggiungiamo l'importanza di disporre anche di grandi spazi intorno alla scena, tutti customizzabili a seconda delle esigenze del cliente e di fianco al The Studio non dimentichiamo il The Theatre e quindi altro spazio aggiuntivo".

Ricordiamo che nel 2019 al The Theatre si è tenuta la Live Communication Week, di ADC Group, che ha ospitato persone provenienti da oltre 40 paesi da tutto il mondo.

Il nuovo assetto tecnologico del The Studio ha inoltre permesso di alzare la qualità di tutto il sistema Virtual Show, che oggi è "un sistema nettamente migliorato perché abbiamo fatto tanta sperimentazione che ci ha permesso di arrivare a un livello qualitativo molto alto dato da una qualità del render in real time maggiore, ma anche dal fatto di non vedere difetti dovuti al set-up della scena e soprattutto un sistema per permetterci uno stacco camera perfetto garantendo una perfetta sincronizzazione tra led e camera, fondamentale per fare trasmissioni in diretta".

Tra le migliorie introdotte anche l'opportunità di lavorare con sistemi meno complessi, come spiega Sabella: "tutti conoscete per esempio watch-out che è un sistema che si usa spesso negli eventi, e questo set-up ci permette anche di lavorare in una maniera un po' meno complessa. Per esempio il Bea Italia è stato fatto con questa tecnica. Una scelta che ha permesso al The Studio di godere di una grande flessibilità".

Caratteristica molto apprezzata dai clienti che in questi primi dieci mesi di attività hanno percepito da subito la location come "uno studio altamente professionale con tante soluzioni per risolvere tutte le esigenze. Per esempio nell'evento Campari, ci siamo trovati ad affrontare la problematica di non poter avere più di una persona sul palco secondo le loro policy e quindi abbiamo allestito delle sale dietro il led con finti collegamenti e tutto questo è stato possibile perché qui lo spazio e le tecnologie che ti permettono di farlo ci sono" ha aggiunto Sabella.

Ultimo ma non per importanza, tra le opportunità offerte da The Studo a coloro che vogliono svolgere qui le loro produzioni la posizione geografica al centro di Milano, nel quartiere di Porta Nuova perché "oltre ad essere facilmente raggiungibile da qualsiasi parte si arrivi, gode di un'estetica particolarmente attraente e lo sappiamo bene anche l'occhio vuole la sua parte" ha concluso Sabella.