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Arnold Italy firma la campagna tv, stampa e affissioni di Flux

Responsabili del progetto multimediale di Telecom Italia Media Broadcasting realizzato in collaborazione con MtvItalia, sono i vicedirettori creativi  Paolo Troilo e Alessandro Sabini che hanno lavorato sotto la supervisione del direttore creativo e Ceo Maurizio Maresca.

E' l'agenzia milanese Arnold Worldwide Italy a occuparsi della campagna di comunicazione per il lancio di Flux, il nuovo progetto multimediale di Telecom Italia Media Broadcasting realizzato in collaborazione con MtvItalia.

La campagna, molto ricca di spunti, si è articolata in tre fasi distinte. La prima, partita la settimana scorsa, ha avuto come epicentro il mezzo televisivo (dove sono stati utilizzati anche misteriosi teaser e messaggi concettuali), la seconda, che ha invece preso il via da questi giorni, ha invece prediletto un media di ancor più forte impatto come l'affissione. Infine, la terza, prevista per maggio, coinvolgerà la carta stampata.

Responsabili dell'intero progetto sono i vicedirettori creativi di Arnold Italy Paolo Troilo e Alessandro Sabini che hanno lavorato sotto la supervisione del direttore creativo e Ceo Maurizio Maresca (nella foto a destra).

Per quanto riguarda il piccolo schermo gli spot relativi al lancio di Flux hanno toccato prima di tutto le reti del Gruppo Telecom Italia - Mtv, Flux, La7, Brand:New, Hits, Paramount Commedy e successivamente anche Sky.

Il lancio era già stato preceduto da due settimane di misteriosi teaser sulle stesse reti di Telecom Italia Media con tre spot da 10'' secondi che avevano incuriosito a tal punto da quintuplicare gli accessi al sito yos.it. Poi, il segreto del nuovo canale è stato svelato da una campagna con formati da 45" e 30".
"Welcome to your open source" è il concetto attorno al quale è ruotata la comunicazione. La narrazione ha messo in scena il continuo divenire di mondi che si intrecciano e si trasformano per tornare infine a una metafisica sorgente, "the open source" appunto, in un flusso senza fine.

Curiosa ma coerente la scelta di produzione: per rispettare il concetto di "open source" è stato utilizzato solo materiale audio-video disponibile in rete, ricostruito in 3D o acquisito attraverso videocamere e videofonini e montato utilizzando software professionali, ma utilizzabili da chiunque. Con l'idea di proporre il follow-on della campagna agli stessi spettatori di Flux.

Da qualche giorno la neonata cross platform Flux si è anche "insinuata" in maniera interattiva con affissioni e "Station domination" a Milano, Napoli e Roma.
La mega affissione di via Torino, (20mtx10mt), per esempio, vive e comunica con i suoi utenti. Una enorme headline dice: "I am contagious" e la sua grafica, fatta di brulicanti macchie rosse, nel giro di pochi giorni esce dal supporto e sconfina sul muro e sulla strada. Un effetto visivo per introdurre il vero e proprio contagio: l'affissione infatti è dotata di un trasmettitore blue tooth in grado di trasmettere materiale multimediale firmato Flux in un raggio di 150 metri.

Stesso meccanismo interattivo per gli spazi nelle stazioni di Milano Bovisa, Roma Trastevere e Napoli Mergellina che sono state "contagiate" in maniera massiccia dalla stessa grafica a macchie e da altri messaggi: "I am aninfective area" e "I am transmittable". Da maggio infine la campagna verrà declinata sulla carta stampata: mutamento e metamorfosi saranno i temi utilizzati anche in questa occasione.
"I am paper but I want to be money" è il titolo di uno dei futuri soggetti. A parlare è la stessa pagina che si è infatti trasformata in banconote giapponesi ritagliabili.