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Saatchi & Saatchi firma l'area experience del sito di Armani
L'idea creativa è di Alessandro Orlandi, interactive creative director e art director del progetto, Matteo Giuricin (design director), Antonio Di Battista (copywriter). La regia dei video è stata curata da Paolo Gandola per la casa di produzione Buddy Film.
Sensuale e fatta di sguardi da una parte, trascinante e passionale
dall'altra. Visioni diverse, per raccontare tutte le nuances di una dimensione
unica: la seduzione. E' questo il motivo dominante della video experience on
line realizzata da Saatchi & Saatchi per il nuovo sito di
Emporio Armani.
L'experience, un'esclusiva di Emporio Armani per il web, si snoda su due livelli narrativi, espressioni di due modi di intendere la seduzione. Nel primo, i due protagonisti, maschile e femminile, si scrutano e si attraggono in una dimensione romantica di indossare l'abito. Il secondo livello scaturirà grazie all'interazione dell'utente e la seduzione si fa più intensa, in una dimensione passionale di vivere vestiti e accessori, che cambiano sulla base dei click. La video experience va ad inserirsi all'interno del nuovo restyle estetico e funzionale di www.emporioarmani.com , dove per gli utenti degli Stati Uniti sarà anche possibile acquistare capi e accessori direttamente on line.
L'idea creativa è di Alessandro Orlandi
(nella foto in alto), interactive
creative director e art director del progetto, Matteo Giuricin
(design director), Antonio Di Battista (copywriter). La regia
dei video è stata curata da Paolo Gandola per la casa di
produzione Buddy Film.
Fabrizio Caprara e Jonathan Grundy -
amministratori delegati di Saatchi & Saatchi - hanno dichiarato: "Siamo
molto orgogliosi di questo lavoro. E' frutto della contaminazione e integrazione
di competenze diverse all'interno dell'agenzia. La passione e la professionalità
di Alessandro Orlandi - interactive creative
director, Giuseppe Mayer
- interactive director e Carlo Noseda (nella foto in
basso)- vice-direttore generale della sede milanese". "Il compito di Carlo -
proseguono Caprara e Grundy - è di creare emotional connections con il
consumatore. Crediamo che questo sia un esempio felicemente riuscito e ci
auguriamo che sia il primo
di
tanti".