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WebTrends: anche il web 2.0 è misurabile

Nel corso dell’incontro che ha avuto luogo oggi, 17 luglio, a Milano, si è parlato delle soluzioni di WebTrends per la misurazione dei risultati della comunicazione online, alla presenza di Tracie Caroopen, territory manager, e di Giovanni Vernia, consultant.

Se Internet evolve sempre più verso il web 2.0, è importante trovare nuove vie che anche in uno scenario mutato, consentano di analizzare e misurare il ritorno delle azioni di comunicazione. Una soluzione è quella fornita da WebTrends, con il suo WebTrends Marketing Lab. L'argomento è stato al centro della presentazione che ha avuto luogo oggi, 17 luglio, a Milano, alla presenza di Tracie Caroopen, territory manager (nella foto), e di Giovanni Vernia, consultant.

"Oggi i consumatori prendono parte alla costruzione dei messaggi dei marchi, vogliono partecipare e costruire relazioni – ha detto Caroopen – Per trasformare i visitatori occasionali di un sito, o gli utenti di una campagna online, in consumatori fedeli, è importante stabilire da subito i KPI – Key Performance Indicator, che permettono di misurare gli effettivi ritorni di una campagna online e di ottimizzarla, anche in corso d'opera. Per un'azienda questi possono essere, ad esempio, il fatturato, o il numero di visitatori che ritornano su un sito. Averli chiaramente presenti è utile per poter misurare il ritorno di ogni singola iniziativa". "In un'ottica web 2.0 – ha proseguito Caroopen – anche le metriche usate per valutare le performance dei siti cambiano: le page views in primo luogo non hanno più lo stesso significato di prima, perché su una stessa pagina si possono compiere azioni diverse, come uploadare contenuti, o scrivere un commento. Un indicatore più attendibile è il numero di visitatori unici. Da qui si può partire per segmentare gli utenti in base ai comportamenti dei singoli utenti".

Per poter identificare in maniera accurata i visitatori unici, la soluzione WebTrends si basa su un "first party cookie", che dal sito dell'azienda, visitato dal consumatore, viene rinviato al browser dello stesso visitatore. "I risultati prodotti con questo tipo di cookie sono di circa il 20% più accurati di quelli prodotti da 'third party cookie', che prevedono passaggio attraverso un fornitore terzo e sono utilizzati in altri prodotti di web analytics" ha detto Giovanni Vernia.

Conoscere con esattezza quanti sono i visitatori unici consente di misurare correttamente il tasso di conversione, che dà la misura di quanti visitatori sono stati convinti a effettuare una determinata azione. Grazie al'analisi delle azioni compiute su un sito, poi, si possono segmentare i visitatori in base ai loro interessi, per poter poi indirizzare loro proposte mirate. Per rispondere a tutte le esigenze di marketing intelligence, anche nei siti costruiti secondo i dettami del web 2.0, WebTrends ha messo a punto WebTrends Marketing Lab, un sistema di 'Marketing Performance Management', che consente la gesitone globale dei risultati delle azioni di marketing. WebTrends Marketing Lab si compone di tre soluzioni: WebTrends Analytics 8, strumento per l'ottimizzazione delle campagne online; WebTrends Marketing Warehouse, che ad agosto evolverà in Visitor Intelligence, e offre funzioni per l'esplorazione dei dati in tempo reale a supporto di attività di marketing relazionale; WebTrends Dynamic, Search, soluzione per l'ottimizzazione automatica del search advertising a pagamento, per massimizzare il ritorno sugli investimenti.

Alle soluzioni di WebTrends si affidano clienti di vari settori, come e-commerce, motori, finanza, tlc, travel. In Italia alcuni nomi sono quelli di Ansa, Alitalia, Ducati, Sisal, a livello globale Microsoft. L'obiettivo per l'anno cominciato nel mese di luglio è di una crescita del 35%.

Claudia Albertoni