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NC n.92. INCHIESTA ITALIANS DO IT BETTER. Ideal, centro di creatività permanente

Come si trasforma un pugno di outsider in un hub creativo capace di confrontarsi su scala globale? Chiedetelo a Ideal. A venticinque anni dalla sua nascita, la società che ha dato origine al gruppo This Is Ideal continua a rinnovarsi restando fedele alla sua identità, perché per continuare a essere sognatori servono coraggio, entusiasmo e determinazione.

In un mondo che cambia a velocità supersonica, reattività e capacità di adattamento sono ingredienti imprescindibili per il successo. Se a questa ricetta aggiungiamo visione, talento e resilienza otteniamo un’agenzia italiana, indipendente e internazionale sempre proiettata al futuro, capace di cogliere lo spirito del tempo e impaziente di scoprire quale sarà il prossimo step evolutivo del mercato.

“Per Ideal - spiega Stefano Capraro, founder -, italianità e indipendenza non sono una scelta, è semplicemente ciò che siamo. Più che un valore da interpretare, l’italianità è una membrana che determina il modo di assorbire le contaminazioni esterne e di regolare la creatività in uscita. Ci permette di mantenere un’identità solida senza essere impermeabili a stimoli culturali provenienti da ogni angolo del mondo. D’altronde, la pulsione di esplorare ciò che è diverso e lontano è forse uno dei tratti storicamente più riconosciuti a noi Italiani. Anche essere indipendenti è parte della nostra natura, non possiamo farne a meno. Al netto di qualche incertezza in più, l’idea di perdere elasticità nei confronti del cambiamento e di irrigidirci sulle competenze acquisite non ci tocca neanche lontanamente. Certamente questo modello è anche premiato da un mercato in cui fluidità e reattività diventano ogni giorno più determinanti, ma in Ideal è prima di tutto un mindset condiviso tra tutte le risorse. Italianità e indipendenza sono le nostre armi per competere in un contesto internazionale sempre più globalizzato. Oggi parliamo di una comunicazione culturally agnostic, in grado di superare le barriere nazionali per dialogare con un’audience estremamente allargata. Per farlo troppo spesso sacrifichiamo la biodiversità culturale di cui una marca può farsi portavoce. Questa consapevolezza ci pone davanti a una grande sfida: fare comunicazione elevando stilemi propri di una cultura o una nicchia affinché siano rilevanti su scala globale”.
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Omnicanalità next normal
Grazie all’eterogeneità dei clienti e partner Ideal è in grado di osservare come il next normal si stia sviluppando nelle diverse industry, imparando a riconoscere pattern significativi e modelli di business vincenti. Questo permette di offrire soluzioni sempre più integrate e consapevoli della realtà che si sta formando. E se si parla di comunicazione integrata Ideal è la vera e propria star del Gruppo, con un approccio che rifiuta progressivamente il concetto di declinazione per abbracciare quello di piattaforma creativa omnicanale fin dalle fasi embrionali del processo di costruzione dell’idea.

“A gennaio - racconta Capraro - il progetto Ideal ha compiuto 25 anni e questo dato, nella nostra industry e da indipendenti, è quasi eccezionale. Per celebrare questo importante risultato alla nostra maniera, l’agenzia si rilancia con il progetto ‘Ideal 2022’. Alla guida di questa nuova stagione del progetto Ideal è stata chiamata Giorgia Tosato, appena nominata ceo. Giorgia interpreta alla perfezione il nostro dna con un instancabile spirito di rinnovamento. A lei onere e onore di guidare Ideal verso i nuovi successi”.

Emanuele Bertazzoni, managing director, racconta così la sua visione sul ruolo di Ideal all’interno del Gruppo: “La nostra mentalità è quella del playmaker nel basket. Sappiamo incidere con il nostro talento, ma la nostra vera forza è creare gioco, esaltare le specificità di tutte le società del Gruppo e valorizzare le individualità di chi è coinvolto nel processo. Per farlo è necessario creare un clima di fiducia e di accrescimento reciproco. È questo che ci permette di dare un contributo extra, anche nei momenti più impegnativi.” Ecco spiegato il know-how trasversale che contraddistingue l’ecosistema Ideal. Una caratteristica che consente di processare gli stimoli ambientali, generare l’impulso creativo e tradurlo in azione in tempi lampo Un modello pensato per la reattività, da sempre parte del suo dna.
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Cosa sognano i ‘daring dreamers’
Così come la reattività, anche l’audacia caratterizza Ideal da sempre. L’audacia di non porsi limiti e fare tutto ciò che serve per dare forma ai propri sogni, così come testimonia il payoff scelto dall’agenzia: ‘daring dreamers’. Ma quali sono questi sogni? A questa domanda risponde Giorgia Tosato, ceo di fresca nomina, già chief vision officer del Gruppo This Is Ideal. “Uno su tutti, essere migliori. Per i nostri clienti e per noi. Dare continuità a un percorso di crescita cominciato 25 anni fa che ci ha portati a creare una realtà unica nel suo genere, capace di attirare menti brillanti e grandi brand. Questo vuol dire continuare ad alzare l’asticella offrendo sempre maggiore profondità strategica e concettuale, condensate in proposte creative visivamente outstanding. Nel corso del 2021 abbiamo aggiornato i nostri mercati obiettivo, per ampliare ulteriormente le opportunità di contaminazione offerte dalle collabs, per esplorare le opportunità offerte dallo sviluppo tecnologico e affiancare brand iconici che necessitano di un cambio di passo. Nel mirino i mercati del lusso e della moda, in forte evoluzione, in cui sentiamo di poter portare una prospettiva diversa sia nell’utilizzo dei nuovi media che nello sviluppo di un messaggio davvero contemporaneo”.
 

di Francesca Fiorentino

Rivista NC n. 92 Dic-Gen 2022
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