Editoriale
Cappuccino & Cornetto. Sant'Oro per la pubblicità
Nella sua rubrica, Marco Ferri riflette sul successo dell'esperimento mediatico Servizio Pubblico. "Il marketing ha avuto la prova provata che può evadere dal recinto dell'Auditel, che si può scavalcare il filo spinato dell'andare sempre sul sicuro, si può eludere la sorveglianza delle torrette di guardia di Mediaset e Sipra."
Quello che colpisce del successo di Servizio Pubblico è innanzi tutto che l'intuizione di Santoro si sia avverata: portarsi dietro contemporaneamente audience e share non era scontato.
Quando Baudo mandò a quel paese in diretta Enrico Manca, allora presidente della Rai e se ne andò a lavorare per le tv di Berlusconi fece un tale flop che ritornò a Canossa, rimettendoci anche un bel po' di soldi per la rottura del contratto.
Quando Funari sbattè la porta della Rai e andò a Italia 1, al suo posto fu programmata la serie Wonder Woman, che fece esattamente i due milioni di ascolti che faceva Funari.
Stavolta no, il conduttore s'è portato via il programma e il suo pubblico. Infatti, Servizio Pubblico sembrava proprio Anno Zero, ed è forse questo il segreto del successo della prima puntata; quello che il pubblico voleva se lo è andato a cercare per trovarlo addirittura nelle tv locali.
Ma l'aspetto quantitativo non è il solo aspetto, per certi versi sensazionale. È successo che si è creata una piattaforma integrata tra tv satellitare, tv locale, streaming, radio, un paio di social network, utilizzati da un giornale quotidiano. Un esperimento unico.
E poi la raccolta pubblicitaria: grandi marchi hanno investito su questa esperienza innovativa e corsara. Qualcosa, dunque si è rotto: la supremazia pubblicitaria della tv in chiaro è crollata.
Il marketing ha avuto la prova provata che può evadere dal recinto dell'Auditel, che si può scavalcare il filo spinato dell'andare sempre sul sicuro, si può eludere la sorveglianza delle torrette di guardia di Mediaset e Sipra. Una ventata di novità forse superiore alla stessa formula televisiva del programma. Beh, buona giornata.
Quando Baudo mandò a quel paese in diretta Enrico Manca, allora presidente della Rai e se ne andò a lavorare per le tv di Berlusconi fece un tale flop che ritornò a Canossa, rimettendoci anche un bel po' di soldi per la rottura del contratto.
Quando Funari sbattè la porta della Rai e andò a Italia 1, al suo posto fu programmata la serie Wonder Woman, che fece esattamente i due milioni di ascolti che faceva Funari.
Stavolta no, il conduttore s'è portato via il programma e il suo pubblico. Infatti, Servizio Pubblico sembrava proprio Anno Zero, ed è forse questo il segreto del successo della prima puntata; quello che il pubblico voleva se lo è andato a cercare per trovarlo addirittura nelle tv locali.
Ma l'aspetto quantitativo non è il solo aspetto, per certi versi sensazionale. È successo che si è creata una piattaforma integrata tra tv satellitare, tv locale, streaming, radio, un paio di social network, utilizzati da un giornale quotidiano. Un esperimento unico.
E poi la raccolta pubblicitaria: grandi marchi hanno investito su questa esperienza innovativa e corsara. Qualcosa, dunque si è rotto: la supremazia pubblicitaria della tv in chiaro è crollata.
Il marketing ha avuto la prova provata che può evadere dal recinto dell'Auditel, che si può scavalcare il filo spinato dell'andare sempre sul sicuro, si può eludere la sorveglianza delle torrette di guardia di Mediaset e Sipra. Una ventata di novità forse superiore alla stessa formula televisiva del programma. Beh, buona giornata.