Editoriale
Cappuccino & cornetto. Un Oscar meritato
Il regista americano Robert Altman riceverà l'Oscar alla carriera
dall'Academy of Motion Picture Arts Sciences il 5 marzo prossimo a Los Angeles.
Ottanta anni, Altman che ha diretto 86 film, prodotti 39 e scritti 37, ha finora
ricevuto cinque nomination agli Oscar, ma mai nessuna statuetta. Nelle
motivazioni dell'Academy il fatto che "la sua opera abbia ripetutamente
rinnovato la settima arte, ispirando altri film-makers e il pubblico".
Tra i titoli del regista-produttore che gli sono valsi una nomination troviamo 'America Oggi', 'Gosford Park', 'I protagonisti', 'Mash' e 'Nashville'. Il presidente dell'Academy Sid Ganis ha parlato di Altman come un "superbo regista che merita questo onore" e del fatto che i membri dell'Academy "sono stati conquistati dalle sue innovazioni, dalla ridefinizione dei generi, dalle invenzioni applicate alla tecnica cinematografica e dal rinvigorimento dei vecchi canoni".
Una volta venne in Italia e visitò gli studi di Cinecittà, per capire se poteva ambientarvi uno dei suoi film. Qualcuno molto furbo gli presentò una fanciulla dicendogli che se avesse lavorato nel suo film, molte delle pratiche burocratiche sarebbe state risolte più velocemente. Il vecchio ringraziò, tornò in albergo fece la valigia, prese il primo volo per Los Angeles, non prima di aver raccontato l'episodio a un cronista italiano. Che lo pubblicò. Ecco allora che innovazione, ridefinizione dei generi, essere diventato un punto di riferimento per i giovani registi, come recita la motivazione del premio, si sono sempre accompagnati a uno stile di vita e di lavoro che fanno di Altman una persona da imitare. Magari anche in pubblicità.
Beh, buona giornata.