Editoriale

Più rispetto per la verdura

Marco Ferri riflette sulla teoria secondo cui anche le piante 'ragionano'. "Forse dovremmo imparare ad essere politicamente corretti con le piante: meglio abituarci, per esempio a eliminare dal nostro gergo comune frasi tipo 'spirito di patata'...".

 

 

 

 

di Marco Ferri

''Ormai è chiaro che anche le piante ragionano - ha detto Stefano Mancuso, associato di fisiologia delle specie arboree alla facoltà di agraria di Firenze, che dirigerà il costruendo Laboratorio internazionale di neurobiologia vegetale -. In sostanza si arrovellano per risolvere lo stesso identico problema di tutti gli esseri viventi, quello di sopravvivere. Per questo, benchè non si veda, si muovono molto con le estremità delle radici perennemente alla ricerca di cibo. Ora abbiamo anche capito che dormono, allevano i figli, comunicano, imparano''.

Tutto questo grazie alla zona 'di transizione', che si trova all' estremità delle radici, spessa non più di un millimetro, che possiede cellule con caratteristiche neuronali capaci di trasmissioni sinaptiche analoghe a quelle del cervello di un animale inferiore, insetto o celenterato che sia.

Pare che le piante, proprio come gli esseri umani, sanno difendersi, difendere il proprio territorio e le proprie fonti di sostentamento, minacciare, aggredire. Non è bella notizia per i Verdi, soprattutto in campagna elettorale: il Verde e la Pace sembrerebbero non andare d'accordo. Da questo punto di vista, non è neppure una bella notizia per l'Ulivo, la Quercia, la Margherita, il Garofano e tutta la simbologia vegetale che da qualche anno rappresenta le formazioni della sinistra in Italia.

Tuttavia, secondo la teoria di Mancuso, le piante ''riescono a risolvere un problema in modo sempre più efficiente e sono capaci perfino di autocoscienza." La cosa appare tranquillizzante.

Da parte nostra, come esseri umani, forse dovremmo imparare ad essere politicamente corretti con le piante: meglio abituarci, per esempio a eliminare dal nostro gergo comune frasi tipo "spirito di patata", o "testa di rapa", o "zuccone" o, peggio, "brutto finocchio". Metti che le teorie del dott. Mancuso siano fondate, sono "cavoli amari". Beh, buona giornata.