Gare
Possibile gara per il media Vodafone
Interpellato da Advexpress a
latere della presentazione della nuova strategia di comunicazione, oggi a Milano
presso il Luminal, Gianfranco Piccolo, direttore pubblicità e brand Vodafone
Italia, big spender da 100 milioni netti l'anno, non ha escluso l'ipotesi di
avviare una gara per la gestione delle attività media, attualmente affidate a
MindShare.
Così risponde alla domanda che ADVexpress gli ha rivolto in
merito: "Non è escluso, ma se dovessimo decidere di aprire una consultazione sul
media non sarà certo per via delle vicende in corso tra Wpp e Marco Benatti,
quanto per il ruolo che i Gruppi internazionali decidono di avere sul mercato
dei media. Certamente l'acquisizione da parte di Wpp (Maxus Bbs, ndr) di un
cliente come Telecom Italia ci ha fatto pensare. Ripeto, questo nulla ha a che
fare con la querelle in corso. Come pure, l'ipotesi di gare e più in generale la
verifica delle nostre agenzie di riferimento, sia creative che media, non è
certo una novità, e sarà uno dei prossimi argomenti in agenda. Anche ritengo che
ci saranno più conferme che cambiamenti sostanziali nell'assetto delle strutture
di comunicazione che collaborano con il Gruppo".
Di un'eventuale
consultazione per il media se ne dovrebbe riparlare tra una decina di giorni,
mentre il contratto con MindShare è valido fino a giugno.
Impossibile non chiedere una riflessione e tornare sulla vicenda che più sta appassionando il mondo della comunicazione, il caso Wpp/Benatti. Vodafone, come noto affida a due sigle Wpp parte della creatività e il media, rispettivamente con Jwt che cura la comunicazione rivolta al mondo business e il beyond the line, e MindShare che, abbiamo appena detto, segue le attività media - una riflessione sulle vicende in corso tra la holding della comunicazione Wpp e l'ex country manager Marco Benatti. "La questione in corso tra Benatti e Wpp – afferma Piccolo - rappresenta sicuramente l'argomento dell'anno ed è al centro dell'attenzione di tutta la comunità della comunicazione, così come è sempre alto l'interesse per le operazioni e gli intrecci di potere, di cariche, di uomini e di strategie che avvengono tra le più grandi strutture. Da uomo che ha un passato nei media, a partire dal Gruppo Saiwa, ho sempre seguito con passione, a volte anche con apprensione, gli accorpamenti e i diversi movimenti in corso tra le grandi holding. Come pure assai complesse e delicate sono le problematiche connesse all'aspetto del media. Quello che sta accadendo dovrebbe fare capire che tutto il sistema andrebbe organizzato meglio".