Inchieste

#BrandToBe con Simona Zanette (HEARST). “Innovazione, approccio onlife e positivity per amplificare il potere del brand, renderlo riconoscibile e connesso al pubblico nella quotidianità. Open lab per le potenzialità del virtuale”

Torna su ADVexpress #BrandToBe, la rubrica a cura di OBE con ADVexpress dedicata ad approfondire le leve di successo del Branded Entertainment ma anche la sua evoluzione e le nuove frontiere attraverso gli interventi delle aziende associate all' Osservatorio. La prima puntata ha come protagonista Simona Zanette, CEO Hearst Digital SA e Content Studio & Hearst Live Director, che spiega il modello editoriale innovativo con cui il Gruppo informa, intrattiene e migliora la percezione di brand e prodotti dei partner.

HEARST, editore globale presente in Italia con brand come Cosmopolitan, Elle, Elle Décor, Esquire, Gente, Harper’s Bazaar, Men’s Health, Marie Claire, Marie Claire Maison e Runner’s World, si impegna quotidianamente nella creazione di contenuti di valore sulle proprie testate, con l’obiettivo di consentire ai lettori di avere accesso a un sistema di informazione verificato e a un intrattenimento di qualità, una overview con particolare riferimento alle tendenze della moda e del costume e agli approfondimenti sull’attualità
 

Qual è l’impegno di HEARST, le principali applicazioni e i progetti nell’ambito del Branded Entertainment (BE)?
Il nostro lavoro quotidiano è fatto di curiosità e ricerca verso nuove soluzioni per rendere più performanti campagne e progetti. Cerchiamo strade innovative per informare, intrattenere e migliorare la percezione di brand e prodotti dei nostri partner, raggiungendo un pubblico di potenziali consumatori in target grazie a un approccio analitico e a un data studio che supporta e integra le nostre capacità creative e di produzione. A tale scopo, utilizziamo come canali di
amplificazione i nostri brand
(Cosmopolitan, Elle, Elle Décor, Esquire, Gente, Harper’s Bazaar, Men’s Health, Marie Claire, Marie Claire Maison, Runner’s World), mentre magazine, siti, profili social, eventi sul territorio, influencer, Metaverso, vengono gestiti in maniera coordinata e continuativa per fornire sempre un approccio a 360 gradi o, come piace dire a noi, onlife.

 

Come sta cambiando il ruolo dell’editoria nel connettere i brand alle proprie audience?
L’approccio onlife ha proprio l’obiettivo di gestire i nostri brand con un unico team editoriale che si occupa di definire il DNA del marchio e di fare in modo che, attraverso i team di specialisti verticali (visual hub, marketing, sales, content studio, live ecc.), venga trasmesso agli utenti finali con un’unica voce. In questo modo il potere del brand risulta amplificato e sempre più riconoscibile presso l’audience di riferimento. Siamo convinti che la connessione con il pubblico debba avvenire attraverso ogni espressione del brand.

 

Le barriere tra fisico e digitale si assottigliano sempre di più e aumenta l’interesse sia degli utenti che delle aziende nei confronti di tecnologie come la Realtà Aumentata e Virtuale. Dal tuo punto di vista, quale sarà l’impatto di questa tendenza sull’evoluzione del BE e quali opportunità intravedi per Hearst e per i clienti che si affidano a voi?
Web 3.0, VR, AR, Metaverso sono parte del presente e del futuro della comunicazione. Probabilmente non si tratta di un futuro immediato e forse, come è accaduto per la tecnologia IOT (Internet of Things), il loro successo dipenderà dalla capacità delle aziende, indipendentemente dal settore, di utilizzarli in modo graduale e strategico, accompagnando l’utenza in questa nuova evoluzione tecnologica. Al momento, il gruppo Hearst sta sperimentando le potenzialità del virtuale, potendo già contare su una serie di case di successo anche in riferimento a temi quali NFT, Virtual Influencer ecc. Proprio a tale scopo abbiamo da poco lanciato HearstX a Londra, oltre ad aver aperto uno spazio Hearst Digital nel metaverso svizzero (Swiss Virtual Expo) che stiamo impiegando come laboratorio per testare le opportunità attualmente disponibili in termini di comunicazione. Diciamo che siamo molto attivi, come sempre molto cauti, ma decisi a esplorare a fondo questi territori.

 

Realizzare contenuti che aiutino le persone a vivere meglio rappresenta uno dei punti cruciali della vostra mission. Come pensi che il BE possa concorrere al raggiungimento di tale obiettivo e come può contribuire a creare una società più consapevole e attenta al benessere del pianeta e del prossimo?
‘Vivere meglio’ è il motto che ormai da qualche anno indica il nostro posizionamento e comprende diverse aree quali Body positivity, Sostenibilità, Financial Consciousness, Diversity&Inclusion, tutti temi che affrontiamo con un approccio a 360 gradi; lo facciamo internamente all’azienda, attraverso l’identificazione con i nostri brand, editorialmente, per informare e formare la nostra audience, e attraverso le attività di BE che produciamo per e con i nostri partner commerciali. Per noi di Hearst è uno stile di vita, un esempio costante che portiamo avanti quotidianamente per condividere elementi che possano aiutare ad affrontare la vita con maggiore consapevolezza, ma sempre con un sorriso. Per questo ci impegniamo con tenacia e dedizione a creare contenuti multimediali, attività ed eventi che attraverso il BE rendano più semplice e interessante la quotidianità.